Quando si pensa alla Toscana, vengono subito in mente le colline verdeggianti, i cipressi ed i paesaggi bucolici.
Ma c’è anche un’altra Toscana, quella che non ti aspetti, fatta di cave di marmo, eventi culturali e luoghi storici dalla bellezza invidiabile, come quelle della zona di Massa e Carrara.
Dopo essere già stata qualche mese fa a Carrara, la settimana scorsa sono stata per tre bellissimi giorni a Massa in occasione della prima edizione della Water + Marble Experience, l’edizione zero della kermesse volta alla scoperta degli elementi che caratterizzano l’aspetto e le tradizioni del territorio: l’acqua e il marmo.
Per me è stata la prima volta a Massa e devo ammettere che, al di là dell’evento, davvero molto carino, sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla bellezza della cittadina e del territorio circostante, dalla sua storia e dai bellissimi palazzi storici!
Ho così scoperto una bellissima città d’arte dall’alto potenziale turistico.
Marina di Massa
Il mio week end è iniziato da Marina di Massa, uno dei luoghi preferiti del turismo in Toscana, dove ho trascorso un piacevole pomeriggio a Bagno Veronica, uno dei principali lidi del lungomare della Versilia, alternandomi tra mare e piscina e pranzato divinamente a base di pesce fresco nel ristorante sulla spiaggia.
L’evento Water + Marble Experience
Mi sono poi spostata nel centro storico di Massa, dove la sera c’è stata l’inaugurazione della manifestazione “Water Marble Experience” a Palazzo Ducale, durante la quale è stata svelata l’opera “Colori del buio” realizzata in marmo fior di pesco e bianco venato dallo scultore Marco Alberti e donata dagli industriali del marmo, associati al CAM (Concessionari Agri Marmiferi di Massa), alla città di Massa.
Durante la serata, ci sono stati anche danze medievali in abiti storici molto molto belle, la presentazione del libro illustrato della storia di Massa a fumetti in tre volumi e tanti altri eventi in giro per la città, come la cena in bianco che ha visto i palazzi di Massa e tutti i suoi abitanti vestiti di bianco per l’occasione.
Per l’evento, inoltre, sono state allestite molte mostre, come ad esempio la mostra fotografica sul Laos di Alessandro Zunino nel Museo Diocesano, o quella sui supereroi realizzazati con i colori della Sicilia di Domenico Pellegrino nella bellissima grotta di Palazzo Ducale, o quella dei profumi del marmo, giusto per citarne alcune.
Ma ci sono state anche numerose aperture straordinarie, passeggiate culturali con guide esperte per ammirare le numerose opere e installazioni artistiche posizionate nel centro storico ed il format del Marble Cafè, con appuntamenti culturali con due ospiti a sera durante tutte le serate dell’evento.
Ma cosa a vedere a Massa?
Grazie al Water + Marble Experience ho avuto modo di scoprire le bellezze di Massa e sono davvero tantissime.
Forse non tutti sanno che il ducato di Massa Carrara era un feudo imperiale e che nel 1620 Massa viene dichiarata città imperiale. Si vedono ancora oggi parti delle mura fortificate e gli stemmi che la contraddistinguono.
Massa è una città stellare a forma di stella, ma è una stella a 5 punte allungata da qualcuno associata a una stella caudata legata alla natività. In realtà è una città a forma di stella antropomorfa, a forma di corpo umano, il cui ombelico si trova nel cuore di Piazza Mercurio, molto probabilmente l’unica piazza italiana dedicata al Dio Greco, sulla quale affacciano le case della nobiltà massese.
Passeggiando per le vie del centro, è impossibile non notare i bellissimi colori delle case nelle tonalità del rosso e dell’arancio.
Massa era una città colorata già sotto i Malaspina infatti il suo nome era Massa Picta.
La famiglia Cybo Malaspina, che ha fatto un pò tutta la storia della città, portò a Massa il rosso cibeo come colore principale per le abitazioni.
Palazzo Ducale
Cuore nevralgico dell città di Massa è sicuramente Palazzo Ducale, noto anche come Palazzo Rosso, che fu voluto da Alberico Cybo-Malaspina, che ne iniziò i lavori nel 1563, come sede della corte.
Palazzo Ducale è il cuore di tutto il centro storico. Visto dall’alto questo edificio è fuori scala, è una città dentro la città.
Dal palazzo si aprono tre strade che come un tridente arrivano alla porta Fiorentina, oggi porta Martana.
In tutta quest’area la dominazione Fiorentina era sporadica quindi c’è sempre una porta Fiorentina e una porta parmense.
Rispetto al panorama toscano, qui le relazioni erano con altri luoghi: Genova e Roma perché Malaspina aveva parenti nella curia romana.
La famiglia Cybo-Malaspina ha avuto 8 papi.
Qui, durante l’evento è stato possibile visitare le mostre di arte contemporanea: “Superheros”, la personale di Domenico Pellegrino, e “Sospesi” la personale di Emanuele Giannelli.
Ma merita una visita approfondita anche la sala del ninfeo della famiglia Bergamini che è la riproduzione di un ambiente naturale, sembrando quasi una grotta ricca di elementi simbolici che riprendono il legame che i Cybo-Malaspina avevano con Genova.
La Grotta Ninfeo è il contenitore di tutta la storia dei Cybo-Malaspina. Il Dio del mare racconta le origini genovesi della famiglia ed il rapporto che questa città ha con il mare, perché il mare è punto di ricchezza perché è il luogo dice si imbarcano le navi con i marmi.
Le rappresentazioni si chiamano imprese e ogni impresa è legata ad una famiglia. C’è anche il simbolo con la cicogna che rappresenta lo stemma della famiglia Malaspina. In genere un uccello bianco è sempre la rappresentazione di un uccello ermetico, spirito santo. Sembra che Alberico abbia concentrato su Massa tutta la componente simbolica. Al piano di sopra, molto bella anche la sala degli specchi in stile rinascimentale.
Piazza Aranci
Palazzo Ducale affaccia su Piazza Aranci, una delle principali piazze della città, così chiamata perché ci sono gli aranci tutto intorno.
Qui c’era una chiesa antica Pieve di San Pietro detta san Pietro in Bagnara, demolita nel 1807 dai principi Baciocchi.
Al centro della piazza ci sono invece i Leoni di marmo dello scultore Ludovico Isola del 1870.
Il Duomo di Massa
Molto bello da vedere anche il Duomo di Massa, noto come cattedrale dei Santi Pietro e Francesco, che è il più importante edificio di culto cattolico di Massa, chiesa madre della diocesi di Massa Carrara-Pontremoli.
Nel duomo di Massa c’è la cappella dei principi per contenere l’affresco della Madonna con bambino e viene dalla cappella Cibo di piazza del popolo.
Museo Diocesano
Da non perdere poi il Chiostro del Museo Diocesano nel quale è stata allestita la mostra fotografica di Alessandro Zunino “Laos – All’ombra delle dighe” e lo stesso museo diocesano nel Palazzo dei cadetti.
Il giardinetto del vescovato fa parte del sistema delle mura e si dice che la città di Massa sia nata proprio qui.
La fondazione della città avviene qua.
Il Museo Diocesano, in Via Alberica 26, ha sede in uno dei palazzi più prestigiosi del centro storico della città di Massa. Nato nel 2003 per volere del vescovo Eugenio Binini, che dispose di destinare a scopi museali il piano nobile dell’antica residenza vescovile, presenta “Rinascimento Inedito_ La Lunigiana tra Quattrocento e Cinquecento” un progetto espositivo molto originale grazie all’illustrazione delle tecniche della croce quattrocentesca di Francesco Marti realizzate dagli allievi del liceo artistico Felice Palma di Massa. La rassegna mira inoltre alla riscoperta della cultura del territorio risalente al Quattrocento e al Cinquecento, concentrandosi in particolare su aspetti meno noti. Punta di diamante della mostra le epistole petrarchesche rinvenute presso l’archivio parrocchiale di Soliera Apuana, oltre all’analisi del prezioso inventario che permette di ricostruire il patrimonio librario dell’antica biblioteca del convento di San Francesco di Massa.
Castello Malaspina
C’è poi il bellissimo Castello Malaspina, che domina imponente dall’alto tutta la città di Massa, sede inizialmente dei marchesi di Massa e successivamente dei Malaspina, risalente all’alto medioevo.
Il Castello ha ospitato fino al 22 luglio la Biennale di Arte Contemporanea di Massa e Montignoso. In occasione della manifestazione, grazie al Touring Club Italiano e in particolare ai Volontari Touring per il Patrimonio Culturale, apertura straordinaria per la Chiesa di Santa Chiara, o del Carmine, per ammirare una mostra di sculture in marmo di Arte Sacra.
La Chiesa fu fondata nel 1554 da Taddea Malaspina (figlia di Alberico Antonio II Malaspina) che qui venne sepolta. A navata unica, ospita al suo interno tre importanti altari in marmi policromi; l’altare maggiore, separato dalla navata tramite una balaustra in marmo bianco apuano, è finemente lavorato ed arricchito da un bel repertorio scultoreo, mentre su uno dei due altari minori, anch’esso in marmi policromi, si conserva una pregevole pala del XV secolo raffigurante la Madonna del Carmine, tradizionalmente attribuita a Bernardino Luini.
Visita alle Cave di Marmo
Oltre alla possibilità di arricchirsi culturalmente passeggiando, Water+Marble Experience ha dato anche l’opportunità di vivere un’avventura in 4×4 alla scoperta delle cave di marmo di Forno e della montagna massese, grazie a due itinerari studiati ad hoc per la scoperta del territorio dal mare ai monti. Partendo da Marina di Massa a bordo di un fuoristrada è stato possibile arrivare al suggestivo paese di Forno, visitare l’antica fabbrica della filanda su tre piani di fronte al masso definito “impronta del diavolo” per la sua forma particolare, per poi raggiungere la Cava Sotto Vettolina di Ricci Mario, unica cava al mondo in diagonale in galleria che segue la venatura de marmo. Per sicurezza mi hanno dato un caschetto, anche se la cava era chiusa, ma è stato molto emozionante trovarsi all’interno delle cave di marmo, e carpire tutti i segreti dei cavatori, le preoccupazioni quando piove e le tecniche di estrazione e lavorazione del marmo all’interno di un contesto unico.
Dopo la visita alla cava in galleria, lo stesso Mario Ricci, ci ha accompagnato a vedere le cave aperte di Giorgini, Pellerano e Nardi dove, nonostante fosse sabato, erano in piena attività lavorativa ed ho avuto l’opportunità di assistere al processo di estrazione.
La visita alle cave di marmo va fatta solo con visita guidata perché p molto pericoloso avventurarsi lì da soli.
Durante l’estate sono organizzate anche delle visite in notturna alle cave.
l’Orto Botanico delle Apuane “Pellegrini-Ansaldi”
Non può mancare in questa carrellata di luoghi davvero particolari da scoprire sul territorio massese l’Orto Botanico delle Apuane “Pellegrini-Ansaldi” situato a Pian della Fioba, un giardino alpino nel Parco Regionale delle Alpi Apuane. Istituito il 22 luglio 1966 ad opera di un gruppo di appassionati naturalisti, l’Orto Botanico venne inizialmente dedicato al medico e botanico Pietro Pellegrini (1867-1957) autore della “Flora della provincia di Apuania”. Nel 2016, in occasione del 50° anniversario della sua fondazione, l’Orto viene cointestato a Maria Ansaldi, botanica dell’Università di Pisa, già curatrice dell’Orto e profonda conoscitrice e amante delle Alpi Apuane. La gran parte delle più interessanti specie della flora apuana cresce spontaneamente nell’Orto Botanico “Pellegrino Ansaldi”. Come particolare nota di merito ricordiamo che nell’ottobre del 2003 è stato realizzato un percorso facilitato che rende possibile l’accesso di buona parte dell’Orto ad un grande numero di persone. Grazie a ciò un versante montano, che per sua natura presentava oggettive difficoltà nell’accesso, può essere visitato da gruppi scolastici con bambini portatori di handicap, da anziani e da persone non necessariamente confidenti con la montagna.
I vigneti
Ho avuto l’opportunità di visitare anche i vigneti di Massa della zona del Candia dove si trovano i vigneti tra Massa Carrara e Montignoso risalenti a prima dei romani.
Qui ci sono oltre 400 ettari di vigneti divisi tra oltre 1000 proprietari e viene prodotto il buonissimo Vermentino.
Dopo la visita ai vigneti, mi sono fermata a pranzo al Podere Scurtarola che ha una cantina scavata nella roccia ed i cui vini hanno vinto numerosi premi anche a Bordeaux.
Qui, il figlio del titolare, ci ha preparato un gustoso pranzo tutto a km zero, abbinato ai vini della tenuta.
Dove dormire
Io ho pernottato nel bellissimo B&B Il Cuore, in pieno centro a due passi da Piazza Aranci, gestito con amore e dedizione da Daniela che l’ha arredato in stile shabby chic non trascurando nessun dettaglio e che la mattina prepara delle colazioni favolose con torte appena sfornate.
*Articolo scritto in collaborazione con IMM Marmi e Macchine