Sono stata da poco sull’isola de La Palma, una delle tre più piccole delle Canarie, chiamata la Isla Bonita per la sua varietà di paesaggi che variano dal nero vulcanico al verde delle foreste a grotte e calette nascoste, come el Poris de La Candelaria!

Dopo essermi innamorata di Fuerteventura, era da tempo che volevo visitare anche le isole più piccole e… La Palma è stata una bellissima scoperta!

La Palma, conosciuta come “Isla Bonita”, è una delle gemme dell’arcipelago delle Canarie. La sua incredibile biodiversità, i paesaggi mozzafiato e l’atmosfera rilassata la rendono una destinazione ideale per chi cerca un mix di natura, cultura e buon cibo.

Se anche tu stai pianificando un viaggio su la Isla Bonita, ecco un itinerario di cinque giorni con consigli su cosa fare, dove mangiare e come arrivare.

Come Arrivare a La Palma

La Palma è facilmente raggiungibile in aereo dalle principali località spagnole oppure in traghetto da Tenerife o Gran Canaria. L’aeroporto di La Palma (SPC) si trova vicino a Santa Cruz de La Palma, la capitale. Puoi trovare voli diretti dalle principali città spagnole come Madrid o Tenerife, non ci sono invece al momento voli diretti dall’Italia. Io infatti ho preso un volo Milano – Madrid e poi Madrid – La Palma.

In alternativa, puoi arrivare in traghetto da Tenerife o Gran Canaria, una scelta perfetta se vuoi goderti il panorama e magari portare con te un’auto a noleggio per esplorare l’isola.

Itinerario di 5 Giorni a La Palma

Day 1: Esplorazione della Zona Est

Sono arrivata all’aeroporto di Santa Cruz della Palma a ora di pranzo. All’uscita c’era ad attendermi Federica, la guida italiana de “La Palma Natural” che mi ha portato in giro per l’isola per tutta la settimana facendomi scoprire tutti i luoghi più belli e nascosti.

In alternativa, consiglio di noleggiare un’auto per muovevi senza problemi per l’isola. Potete confrontare i prezzi tra le migliori compagnie di noleggio su DiscoverCars. Infatti, la Palma, nonostante sia abbastanza piccola come isola, è caratterizzata dalla catena montuosa centrale che rende lunghi e abbastanza impegnativi gli spostamenti da una zona all’altra, motivo per cui è necessario spostarsi in auto.

Pranzo al Ristorante Chipi Chipi

Prima tappa del mio viaggio a la Palma è stata una sosta culinaria al ristorante Chipi Chipi nella zona est dell’isola. Famoso tra i locali e i turisti, Chipi Chipi è un ristorante tipico situato in un ambiente accogliente all’aperto, circondato dalla vegetazione. Qui puoi assaggiare le papas arrugadas con mojo, il coniglio stufato e altri piatti della tradizione canaria, accompagnati da vini locali. E’ stato un ottimo modo per entrare subito nella cultura canaria.

Mirador de la Concepción

Dopo pranzo ci siamo spostate al Mirador de la Concepción, per ammirare Santa Cruz dall’alto e capire subito la conformazione vulcanica dell’isola. Questo punto panoramico si trova sulla sommità di una scogliera e offre una vista straordinaria sulla città di Santa Cruz de La Palma, sul cratere vulcanico di La Caldereta e sulla costa orientale. Ideale per scattare foto memorabili e osservare il contrasto tra il blu dell’oceano e il verde delle colline, ma soprattutto per capire come la stessa città di Santa Cruz de la Palma si trova all’interno di una caldera.

Infatti la Palma, esattamente come tutte le altre isole Canarie, è un’isola vulcanica. Ciò che rende i vulcani della Palma unici è che sono vulcani mono eruzione, ossia, una volta eruttati muoiono.

Santuario de la Virgen de las Nieves

Poco più avanti abbiamo visitato il Santuario de la Virgen de las Nieves. Questo piccolo santuario, dedicato alla patrona dell’isola, è immerso in un’atmosfera di tranquillità. All’interno, si trova la statua della Vergine, uno dei tesori religiosi più venerati delle Canarie, e la raffinata decorazione barocca. Alle spalle del Santurario, invece, c’è un altro punto panoramico molto bello e interessante.

Playa Los Cancajos

Prima di dirigermi in hotel, l’Hotel H10 Taburiente Playa, dove avevo la mezza pensione ed ho cenato tutte le sere, abbiamo fatto una tappa alla Playa Los Cancajos, proprio davanti al mio hotel. Questa spiaggia, caratterizzata da sabbia vulcanica e acque tranquille, è perfetta per una pausa rilassante. Le sue piscine naturali protette dalle rocce la rendono ideale per lo snorkeling, dove potrai osservare la colorata fauna marina dell’Atlantico.

Day 2: Alla Scoperta della Zona Ovest e Tijarafe

La mattina seguente mi sono svegliata all’alba per ammirare il sole sorgere direttamente dal mare proprio di fronte al mio hotel.

Lungo tutta la costa che parte da Santa Cruz de la Palma, c’è il Paseo del Litoral, una passeggia lungo sentieri che si snodano tra scogliere a picco sull’oceano, con viste che ti lasceranno senza fiato.

Sono poi ritornata sulla Playa de Los Cancajos dove mi sono fermata a fare il bagno nell’oceano: che meraviglia, prima di iniziare il tour giornaliero.

Questa volta ci siamo dirette nella zona Ovest per raggiungere il Poris de Candelaria, uno dei luoghi più belli, magici e nascosti dell’isola. Per raggiungerlo, la strada è piuttosto tortuosa e piena di curve, motivo per cui è consigliabile solo a guidatori esperti o di percorrerla con un local.

Tunnel del Tempo sulla Strada della Cumbre

Per raggiungere l’altro lato dell’isola, abbiamo attraversato la Strada della Cumbre e il cosiddetto Tunnel del Tempo, così chiamato perchè attraversare questo tunnel è come viaggiare attraverso due climi diversi: dal versante umido e verdeggiante dell’est, al lato secco e arido dell’ovest. Un’esperienza curiosa e affascinante che ti farà entrare nel tunnel con le nuvole da un lato dell’isola e uscire con il sole dall’altro lato (provare per credere). Questo fenomeno ha una spiegazione scientifica (no, non è una magia) e avviene perchè generalmente le nuvole vengono bloccate dalle montagne e quindi non attraversano l’altro lato dell’isola, generando anche un altro fenomeno curioso molto affascinante chiamato Cascada de Nubes (Effetto Föen).
Questo fenomeno meteorologico crea una cascata di nuvole che scivolano lungo i pendii montuosi. È un spettacolo ipnotico che puoi ammirare da diversi punti panoramici lungo la strada.

Porís de Candelaria (Proís de Tijarafe)

Dopo circa 3 ore di tragitto e numerose curve, siamo finalmente arrivate al Poris de Candelaria, noto anche come Proís de Tijarafe, uno dei luoghi nascosti più belli e magici dell’isola, che mi ha lasciato letteralmente senza parole!

Eh si, bisogna sapere che, nonostante l’isola de La Palma sia più piccola rispetto a Tenerife, Lanzarote, Gran Canaria e Fuerteventura, è caratterizzata da una catena montuosa centrale e poche strade e quindi, tutti gli spostamenti da una zona all’altra dell’isola risultano molto più lunghi e impegnativi.

Ma perchè consiglio di visitare il Poris de Candelaria?

Si tratta di un villaggio di pescatori con diverse casette color bianco e azzurro che si sviluppano all’interno della scogliera alta circa 200 metri, nascoste dentro una grotta naturale, rendendolo uno dei luoghi più suggestivi di La Palma. Le casette bianche costruite tra le rocce vulcaniche offrono uno scenario unico, perfetto per gli amanti della fotografia. Dopo aver percorso una lunga strada tortuosa (a doppio senso) con l’auto, ed una mezz’oretta di discesa a piedi lungo la costa, ti ritroverai davanti ad un borgo di pescatori interamente incastonato in una grotta, dall’effetto davvero wow! La strada per arrivarci non è per niente facile, stretta, tortuosa e piena di curve (consigliata a guidatori esperti), ma una volta giunti lì… è pura magia! 😍

Io e la mia guida Federica ci siamo fermate lì qualche ora. Abbiamo mangiato un tramezzino che avevamo acquistato lungo la strada mentre osservavamo la bellezza del paesaggio circostante e lo scrosciare delle onde lungo gli scogli. C’era poi un gruppo di ragazzi locali giunto per fare dei tuffi dalla parte più alta della grotta, mentre un gruppetto di turisti si accingeva a fare il bagno.

Beh, del resto, dopo tutta la fatica per arrivarci, perchè non fermarsi a godere un pò della bellezza del luogo?

Se lo visitate in inverno o nei giorni feriali, il Porís de Candelaria vi apparirà come un luogo abbandonato, quasi sospeso nel tempo: le case saranno chiuse e sbarrate, le barche messe al riparo, e l’unico suono che vi accompagnerà sarà quello delle onde dell’oceano che si infrangono sugli scogli, interrotto solo, di tanto in tanto, da qualche miagolio solitario.

Tutto cambia con l’arrivo dell’estate, quando gli abitanti di Tijarafe si trasferiscono qui per la bella stagione, trasformando il piccolo porticciolo in un vivace rifugio sul mare. Le barche tornano a solcare le acque, il borgo si anima e i bambini giocano tra le pozze naturali create dalle maree, mentre i più audaci si tuffano dagli scogli, approfittando delle condizioni favorevoli del mare.

Come raggiungerlo?

Per raggiungere il Porís de Candelaria è necessario dirigersi verso il comune di Tijarafe, situato nella zona nord-occidentale di La Palma. Una volta giunti in paese, dovrete imboccare la strada che parte nei pressi del chiosco El Kiosko de El Diablo e scende fino alla costa. Il tragitto è sicuro, ma la discesa è ripida e regala un pizzico di adrenalina!

In alternativa, se amate il trekking e avete un buon livello di allenamento, potete raggiungere il Porís a piedi. Il percorso è lungo circa 10 km tra andata e ritorno, con un dislivello di 850 metri, e richiede all’incirca 4 ore di cammino. Un’opzione perfetta per chi desidera godersi il paesaggio in modo più immersivo!

Mirador El Time

Dopo un pò ci siamo rimesse in cammino. Lungo la strada ci siamo fermate al Mirador El Time per ammirare il paesaggio dell’isola dall’alto. Questo mirador (punto panoramico) è situato a 594 metri sul livello del mare e regala una vista straordinaria su Los Llanos de Aridane e sulla valle di Aridane. Fermati per un caffè e goditi l’incredibile panorama.

Playa Puerto Naos e Ecofinca Platano Lógico

Ci siamo poi diretti verso Playa Puerto Naos, giusto in tempo per il tramonto sil mare. Questa spiaggia di sabbia nera vulcanica, tra le più famose dell’isola, è ideale per rilassarsi e godere il tramonto. E’ attrezzata con lettini e ombrelloni e un chiringuito dove la sera c’è anche un pò di musica.

Ma proprio di fronte alla spiaggia c’è una finca bellissima dove è possibile scoprire tutto sulla coltivazione dei platani, che è uno dei prodotti dell’agricoltura del luogo. Attraversando l’isola della Palma da una zona all’altra ti capiterà spesso di vedere piantagioni di platani e banane lungo la costa, se però vuoi scoprire come avviene la coltivazione, ti consiglio di visitare l’Ecofinca Platano Lógico, che effettua anche visite guidate della durata di 2 ore.

Una visita qui ti permetterà di conoscere la sua coltivazione e importanza per l’economia locale, con degustazioni incluse.

Day 3: Nord-Est, il Cuore Verde di La Palma

Playa Nogales a Punta Llana

Il terzo giorno ci siamo dirette nella zona Nord-Est dove c’è una delle spiagge più belle e suggestive dell’isola, che ricorda Cofete a Fuerteventura e Famara a Lanzarote, ma dalla sabbia nera vulcanica. Sto parlando di Playa Nogales, una spiaggia remota e selvaggia circondata da imponenti scogliere nella località settentrionale di Puntallana. La sua bellezza naturale la rende un luogo ideale per lunghe passeggiate o semplicemente per ammirare le onde. Non è facilmente raggiungibile a piedi, ma una volta parcheggiata l’auto nello spiazzale più vicino, per arrivarci bisogna percorrere un sentiero di circa 500 metri lungo la scogliera prima di arrivare a tutto il suo splendore.

Questa spiaggia è un connubio perfetto di tutto ciò che offre l’isola de La Palma: scogliera lavica con stratificazioni delle varie eruzioni e sabbia nera vulcanica bagnata dall’oceano.

E’ un luogo frequentato anche dai surfisti, ma è consigliabile solo a surfisti esperti a causa delle rocce sott’acqua che la rendono piuttosto pericolosa per i principianti. E’ consigliabile visitarla al mattino data da sua orientazione ad est, il sole infatti si ritira verso le 14:00/15:00 dietro la scogliera.

Piscina Naturale del Charco Azul

Ma a La Palma, esattamente come nelle altre isole Canarie, non ci sono solo spiagge e scogliere, ma anche numerose piscine naturali. Una delle più belle è il Charco Azul, una piscina naturale, protetta dalle rocce, perfetta per una nuotata sicura e rilassante. I colori dell’acqua, che variano dal blu al verde smeraldo, sono spettacolari.

Le piscine naturali del Charco Azul sono state premiate tra le dieci più belle di tutta la Spagna! Raggiungerle è semplice: basta lasciare l’auto in un parcheggio nelle vicinanze e percorrere un breve tratto a piedi di pochi minuti. Grazie alla presenza di una piscina dedicata ai più piccoli, questo luogo è perfetto anche per le famiglie con bambini.

I visitatori possono usufruire gratuitamente di ombrelloni, oltre a servizi come bagni e spogliatoi per un maggiore comfort. Nelle immediate vicinanze si trova anche un accogliente ristorante dove gustare pesce fresco e specialità locali con una splendida vista sul mare.

Piscine naturali della Fajana a Barlovento

Altre piscine naturali sono quelle della Fajana, situate a Barlovento. Queste piscine naturali sono un vero paradiso per chi ama il contatto diretto con la natura, circondate da paesaggi mozzafiato e con accesso facile per tutta la famiglia.

Offrono un luogo sicuro e rilassante per nuotare in compagnia di piccoli pesci, mentre le onde dell’oceano si infrangono sugli scogli circostanti. L’area comprende tre piscine, di cui una particolarmente ampia, ideale per chi desidera nuotare in tutta comodità. Durante i mesi estivi, la zona è attrezzata con servizi igienici, mentre in inverno le piscine possono essere temporaneamente chiuse a causa delle forti mareggiate.

Se viaggiate in camper o van, nei pressi delle piscine è disponibile un’area di sosta autorizzata, perfetta per una pausa immersa nella natura.

Pranzo al Ristorante La Gaviota

Ci siamo poi fermate per pranzo al ristorante la Gaviota, uno dei ristoranti più rinomati dell’isola, celebre per la qualità e la freschezza del pesce servito in modo creativo. La sua terrazza panoramica regala una vista mozzafiato sulle piscine e sulla spettacolare costa di Barlovento, offrendo un’esperienza culinaria unica. Situato in posizione strategica vicino alla costa e alle piscine naturali de la Fajana, La Gaviota offre piatti freschi a base di pesce, come calamari, polpo e pesci del giorno, accompagnati da verdure locali.

Io ho preso un polpo a la Gallega come antipasto e un tonno fresco del girono come piatto principale ed è stato tutto ottimo.

La Mimbrera

Dopo pranzo, cambio outfit e direzione montagna, verso uno dei punti più alti dell’isola. per arrivarci, abbiamo percorso la Mimbrera, un tratto di strada che attraversa una delle aree più verdi e rigogliose di La Palma, con alberi imponenti e una vegetazione unica che ti immergerà in un’atmosfera fiabesca.

Garafía e Roque de Los Muchachos

Ma la nostra destinazione finale è stata Roque de Los Muchachos, il punto più alto dell’isola (2.426 metri). Qui si trova uno degli osservatori astronomici più importanti del mondo, dove il cielo limpido offre condizioni ideali per l’osservazione delle stelle.

Molti non lo sanno, ma la Palma è la terza isola più alta al mondo in relazione alla sua superficie e Roque de Los Muchachos è il punto più alto dell’isola.

Potete raggiungere la zona in auto, parcheggiando a pochi metri dall’inizio del sentiero panoramico (un percorso andata e ritorno di circa 40 minuti), oppure optare per un’escursione più lunga partendo dal Pico de Las Nieves. Quest’ultimo itinerario è lungo 12 km e di difficoltà media, ma essendo un sentiero lineare, per il rientro sarà necessario prendere un taxi o dedicare l’intera giornata all’escursione tornando sullo stesso percorso. Se scegliete questa opzione, vi consigliamo di partire presto al mattino per godervi al meglio l’esperienza. Il consiglio è di farlo mai da soli ma sempre con una guida esperta.

Sul Roque del Los Muchachos, inoltre, si trova un complesso di telescopi, dove spesso la sera organizzano escursioni per ammirare le stelle. Avrei dovuto farla anche io, ma ahimè me l’hanno annullata all’ultimo perchè il cielo non era limpido e non si sarebbe visto niente!

Day 4: Santa Cruz e i Vulcani

Santa Cruz de La Palma, la capitale

La quarta mattinata sull’isola, l’ho iniziata con una visita a Santa Cruz de la Palma, la capitale.

Santa Cruz de la Palma, è una città affascinante e ricca di storia, caratterizzata da un’architettura coloniale ben conservata, strade lastricate e una vivace atmosfera marittima. Situata sulla costa orientale dell’isola, è il principale porto commerciale e turistico, nonché il centro culturale e amministrativo di La Palma.

Fondata nel 1493 dallo spagnolo Alonso Fernández de Lugo, divenne rapidamente un punto strategico per il commercio tra l’Europa e le Americhe. Durante il periodo coloniale, la città prosperò grazie all’esportazione di zucchero e vino, attirando mercanti da tutta Europa. Ancora oggi, passeggiando per le sue strade, si respira un’atmosfera che richiama il suo glorioso passato marittimo.

Cosa Vedere a Santa Cruz de La Palma

🔹 Plaza de España
È il cuore della città, circondato da edifici rinascimentali come il Municipio e la Iglesia de El Salvador, la chiesa principale della città con il suo imponente campanile e un magnifico soffitto in stile mudéjar.

🔹 Los Balcones de la Avenida Marítima
Una delle immagini più iconiche di Santa Cruz de La Palma è la fila di balconi in legno decorati con fiori colorati, affacciati sull’oceano. Questi balconi tradizionali, risalenti al XVII secolo, erano originariamente utilizzati come magazzini e sbocchi d’aria per le case coloniali.

🔹 Mercado de La Recova
Un piccolo mercato locale dove è possibile acquistare frutta tropicale, formaggi, dolci tipici e prodotti artigianali. Qui si può assaggiare il famoso guarapo, una bevanda rinfrescante a base di succo di canna da zucchero, che ho trovato davvero molto buono.

🔹 Barco de la Virgen
Una fedele riproduzione di una caravella, simbolo del legame marittimo della città. Ogni cinque anni, qui si celebra la famosa Bajada de la Virgen de las Nieves, una delle feste più importanti di La Palma.

🔹 Castillo de Santa Catalina
Una delle antiche fortificazioni costruite per difendere la città dagli attacchi dei pirati. Oggi è uno dei luoghi migliori per ammirare la costa e il tramonto.

Da non perdere poi un caffè da El Cafè de Don Manuel, in una tipica casa coloniale molto suggestiva.

Tubo Vulcanico del Vulcano San Juan

A pochi km di distanza da Santa Cruz, si trova il Tubo Vulcanico del Vulcano San Juan, un’esperienza adrenalinica assolutamente da fare!

Sono entrata nel tubo vulcanico del Vulcano San Juan con la sola luce delle torce, percorrendo per 750 metri il percorso in cui è passata la lava rovente durante l’eruzione del 1949!
Si tratta del tubo vulcano più giovane delle Isole Canarie ed è stato riaperto al pubblico solo nel gennaio del 2024 a causa della presenza dei gas al suo interno!
L’escursione dura circa 2 ore (1 ora sulla passerella esterna ed 1 ora all’interno del tubo) e va fatta con la presenza di una guida ed è molto molto interessante e suggestiva. Ero già stata in un tubo vulcanico a Tenerife e Lanzarote, ma qui è stato davvero molto più intenso.

Saline di Fuencaliente

A sud dell’isola, nella zona di Fuencaliente, si trovano le spettacolari Salinas de Fuencaliente, un luogo unico dove il bianco del sale crea un suggestivo contrasto con il nero della terra vulcanica e l’azzurro dell’oceano. Queste saline, ancora in funzione, sono un’importante riserva naturale e rappresentano una delle produzioni di sale marino più affascinanti delle Canarie.

Qui, il sale viene raccolto artigianalmente attraverso un processo ecologico che sfrutta l’evaporazione dell’acqua marina, lasciando dietro di sé cristalli purissimi. La zona è anche un rifugio per gli uccelli migratori, rendendola un luogo ideale per il birdwatching.

Visitare le Salinas de Fuencaliente significa immergersi in un paesaggio lunare e scoprire uno degli angoli più suggestivi e autentici di La Palma.

Accanto alle saline si trova un ristorante panoramico, dove è possibile assaporare piatti a base di pesce fresco accompagnati dal famoso “Flor de Sal”, il sale gourmet estratto proprio qui. Il consiglio è di prenotare un tavolo con largo anticipo, perchè è sempre pieno e il servizio anche piuttosto lento.

Vulcano Tajogaite a Cumbre Vieja

Non potevamo concludere la giornata visitando il Vulcano Tajogaite, il vulcano più giovane delle isole Canarie, nato dall’imponente eruzione avvenuta tra settembre e dicembre 2021. Situato nella zona di Cumbre Vieja, questo vulcano ha trasformato radicalmente il paesaggio di La Palma, coprendo con lava e cenere un’ampia area dell’isola e creando nuove terre che oggi stanno lentamente iniziando a riprendersi.

L’eruzione del Tajogaite è iniziata il 19 settembre 2021 e si è protratta per 85 giorni, terminando il 13 dicembre 2021. Si tratta della più lunga eruzione storica di La Palma, con un impatto significativo:

  • Ha emesso oltre 200 milioni di metri cubi di lava, creando una nuova colata che ha raggiunto l’oceano.
  • Ha distrutto più di 3.000 edifici e interrotto la viabilità in molte zone dell’isola.
  • Ha lasciato un cratere di 1.200 metri di lunghezza e 200 metri di profondità.
  • Ha modificato la geografia dell’isola, creando una nuova penisola vulcanica che si è estesa nell’oceano.

Nonostante l’impatto devastante sull’economia locale, soprattutto per l’agricoltura e il turismo, oggi il vulcano rappresenta una nuova attrazione geologica e paesaggistica, attirando studiosi e viaggiatori da tutto il mondo.

Come Visitare il Vulcano Tajogaite

Il Vulcano Tajogaite è una testimonianza vivente della forza della natura e del continuo mutamento del paesaggio di La Palma. Visitare questa area permette di osservare da vicino il risultato di un’eruzione recente e di comprendere meglio l’origine vulcanica delle Canarie. Un’esperienza unica per chi ama la geologia, l’escursionismo e i panorami mozzafiato! Dal 2023 è possibile visitare il vulcano attraverso percorsi escursionistici guidati. L’accesso è regolamentato per motivi di sicurezza, dato che alcune aree continuano a emettere gas vulcanici e il terreno è ancora instabile in alcuni punti.

🔹 Escursioni con guida
L’opzione migliore per esplorare il Tajogaite è partecipare a un’escursione guidata organizzata da esperti locali. Il percorso attraversa la Colada de Lava (la colata lavica) e permette di osservare da vicino la potenza della natura che ha scolpito il territorio.

🔹 Mirador de Tajuya
Se preferite un punto panoramico senza dover camminare troppo, il Mirador de Tajuya offre una vista incredibile sul vulcano e sulla colata lavica, rendendolo uno dei migliori punti di osservazione dell’area.

🔹 Centro Visitatori di Caños de Fuego
Per approfondire la conoscenza dell’eruzione, questo centro offre esposizioni interattive sulla geologia di La Palma, oltre alla possibilità di visitare un tunnel lavico formatosi durante l’eruzione del vulcano San Juan nel 1949.

Day 5: Escursione nel Cubo de la Galga

L’ultimo giorno sull’isola, ho concluso il mio itinerario con un’escursione nel Cubo de la Galga, un affascinante bosco di laurisilva unico al mondo.

Il Cubo de la Galga è uno dei percorsi escursionistici più spettacolari di La Palma, situato nella zona nord-orientale dell’isola, all’interno del Parco Naturale di Las Nieves. Questo sentiero attraversa un’antica foresta di laurisilva, una vegetazione subtropicale tipica dell’epoca preistorica, che oggi sopravvive solo in alcune isole dell’Atlantico, tra cui le Canarie.

Grazie alla sua bellezza e accessibilità, è considerato uno dei migliori trekking dell’isola, perfetto per chi vuole scoprire il lato più verde e lussureggiante di La Palma.

Visitare il Cubo de la Galga significa immergersi in un paesaggio che sembra appartenere a un’altra epoca. La foresta di laurisilva, con i suoi alberi secolari ricoperti di muschio, le felci giganti e le liane, crea un’atmosfera quasi fiabesca, offrendo un’esperienza unica a chiunque ami la natura. Questo luogo è anche un santuario per numerose specie di uccelli endemici, tra cui il picchio delle Canarie e il raro colombaccio di Bolle, che vive esclusivamente in queste foreste umide. L’alto tasso di umidità e la frequente presenza di nebbia contribuiscono a rendere la vegetazione ancora più rigogliosa, trasformando il bosco in un vero e proprio giardino incantato. Durante l’escursione, non mancano punti panoramici spettacolari, dai quali è possibile ammirare la costa orientale di La Palma e il suggestivo mare di nuvole che spesso avvolge l’isola.

Il percorso escursionistico inizia presso il Centro Visitatori del Cubo de la Galga, facilmente raggiungibile in auto. Il sentiero è ben segnalato e ha un livello di difficoltà che varia da facile a medio, rendendolo accessibile a tutti, anche se alcuni tratti presentano leggere salite. La durata complessiva dell’escursione varia tra le due e le tre ore, con un dislivello che si aggira intorno ai 1.000 metri. Esistono due opzioni per esplorare la foresta: un percorso breve, ideale per famiglie e principianti, che permette di scoprire la parte più affascinante della foresta in circa un’ora, oppure un tragitto più lungo, un anello di sei chilometri che conduce fino al Mirador de la Somada Alta, da cui si può godere di una vista mozzafiato sulla fitta vegetazione e sull’oceano.

Dove Mangiare a La Palma

  • Chipi Chipi: Cucina tradizionale delle Canarie.
  • Ristorante La Gaviota: Ottimo pesce fresco con vista sull’oceano.
  • Don Manuel: Perfetto per un caffè o una pausa dolce.
  • Mercado La Recova: Scopri i sapori locali tra i banchi del mercato.

 

Dove dormire

Io ho pernottato all’Hotel H10 Taburiente Playa, a Brena Baja, a pochi passi da Santa Cruz de La Palma, direttamente sul Paseo del Litoral e la Plaja Los Cancajos. Avevo un vero e proprio mini appartamentino con cucina, salottino e camera da letto e terrazzino con affaccio diretto su una delle due piscine.

Qui avevo la formula della mezza pensione e quindi tutte le cene le ho fatte in hotel, dove spesso la sera c’era intrattenimento musicale.

Consigli Finali

  • Clima: Porta abbigliamento a strati, poiché il clima può variare molto tra le diverse zone dell’isola.
  • Escursioni: Calzature comode sono essenziali, soprattutto per i sentieri come il Cubo de la Galga.
  • Auto a Noleggio: Il modo migliore per esplorare La Palma è noleggiare un’auto per muoverti in autonomia.

Insomma, che dire? Quest’isola mi ha davvero sorpresa e mi è piaciuta tantissimo, entrando nella mia top 3 delle preferite delle Isole Canarie.

Qui il mio reel: