Ci sono luoghi dalla bellezza indescrivibile, che sembrano sospesi nel tempo. Dopo il profumo di libri antichi si mischia alla storia ed alle leggende che ci aleggiano tutto intorno.
Del resto, Napoli è una città ricca di leggende, di miti indiscussi e di aneddoti da sfatare.
Nel cuore pulsante della città, in Via Tribunali, a pochi passi da Piazza Garibaldi e dalle storiche pizzerie napoletane, si trova l’Archivio Storico del Banco di Napoli, nel cinquecentesco palazzo Ricca e nell’attiguo palazzo Cuomo, un luogo che racchiude tutto il fascino ed il mistero di una città ricca di storia.
330 stanze ricche di documenti bancari, libri, libroni e documenti importanti raccolti e catalogati dalla metà del 1500 ad oggi, per una full immersion nella storia partenopea, tra aneddoti, fatti realmente accaduti e rivisitazioni storiche.
Vi sono contenuti e notizie rilevanti per la storia economica, sociale ed artistica delle regioni meridionali e documenti riguardanti la struttura e l’evoluzione degli istituti di credito in esse operanti, nonché contratti commerciali con nazioni europee.
Ad esempio, è attraverso un atto trovato proprio qui dentro che si è scoperto che la bellissima opera del Cristo Velato, dalla bellezza disarmante e dal mistero irrisolto, è stata scolpita dal Sammartino Così come è qui che si sono trovati documenti di compra vendita degli schiavi nel periodo della schiavitù, o il contratto di acquisto di Maradona nel Napoli.
Insomma, anni di storia racchiusi in queste sale in cui, tra scaffali, polvere e profumo di carta antica, si respira un’aria di bellezza disarmante.
Io ho avuto l’opportunità di visitare tutto il terzo piano dell’archivio, che generalmente è chiuso al pubblico, in occasione dell’evento di NaStartup sul Women Power nel quale ero una delle relatrici e mi è piaciuto tantissimo. Se però siete interessati a visitarlo anche voi, tutti i giorni si effettuano visite guidate al primo piano, con una guida esperta che vi racconterà tutti gli aneddoti.