Se siete in vacanza nel Nord della Tunisia, oltre ad una visita a Tunisi, la capitale, che racchiude l’essenza di un paese che ha vissuto moltissime culture diverse, una delle tappe più significative che non potete assolutamente perdervi è una giornata ai resti dell’antica Cartagine, la potente città punica fiorente nel mondo antico che fece tremare Roma.

Cartagine

Situata a soli 16 km a Nord Est di Tunisi e separata da quest’ultima soltanto dal lago di Tunisi e dall’Areoporto, per secoli è stata capitale indiscussa dei commerci marittimi nel Mediterraneo, legata alla leggenda di Didone e Enea. Ha occupato un posto importante nella storia del Mondo Antico. Conosciuta come potenza marittima, commerciale e militare, Cartagine era il fiore all’occhiello della Tunisia. Minacciata dalla sua influenza, attaccò i Romani nel 256 a.C. dando vita alle tre guerre puniche iniziate nel 264 a.C.

Nel 146 a.C., a termine delle tre guerre puniche, Cartagine fu completamente rasa al suolo e nei solchi dell’aratro passato sulle ceneri venne gettato il sale affinchè non potesse più nascerci niente, per evitare che potesse diventare una nuova minaccia per Roma.

Cartagine

Sono questi i resti che vediamo oggi? Non proprio…
Nel 29 d.C., per la sua posizione strategica nel Mediterraneo, come collegamento tra Europa ed Africa, i Romani costruirono una nuova Cartagine ai piedi della stessa collina di Byrsa in cui sorgeva la vecchia Cartagine, ma sul modello delle città romane, suddividendola quindi in cardi e decumani, che ancora oggi possiamo vedere nei resti delle fondamenta.
Cartagine
Nel periodo di massimo splendore Cartagine era popolata da 300.000 abitanti, diventando la terza città per dimensioni dell’impero romano, con una superficie di 300 ettari, subito dopo Alessandria d’Egitto e Roma. Cartagine ha avuto l’onore di essere la prima capitale romana in Africa.
Come tutte le città importanti dell’Impero Romano, aveva monumenti prestigiosi quali la Basilica del proconsole con colonne alte più di 30 metri, l’Anfiteatro che aveva una capienza di oltre 40.000 persone e le Terme di Antonino, che abbiamo visitato, le terze più grandi dell’impero romano dopo le terme di Caracalla e di Diocleziano a Roma.
Cartagine

Dell’antica Cartagine, distrutta e ricostruita dai Romani, classificata come patrimonio dell’umanità dell’UNESCO il 27 luglio 1979, attualmente rimangono solo i resti sulla collina di Byrsa, il Museo Nazionale e le Terme di Antonino.

Vicino al mare, invece, c’è la nuova Cartagine, oggi un ricco sobborgo di Tunisi, pieno di ville e palazzi maestosi, in cui si nota perfettamente che si tratta di un quartiere residenziale.

Cartagine

I resti di Cartagine, che ho avuto modo di visitare durante il mio ultimo viaggio in Tunisia, testimoniano la grandezza e la magnificenza di questa città. La Tunisia ha investito molto per salvaguardare e promuovere le bellezze archeologiche di Cartagine creando il Parco nazionale Archeologico.

In realtà, i siti da visitare sono due e non uno soltanto: uno sulla collina di Byrsa e l’altro vicino al mare.

Cartagine

Il primo sito visitato, nel quale è collocato anche il Museo Nazionale, è situato sulla collina di Byrsa, dove nell’814 a.C. i coloni fenici fondarono la potente città punica. Lì in realtà è rimasto molto poco da vedere. Si trovano soltanto le fondamenta ed il sistema di fognature dell’acropoli punica del III-II secolo a.C. portate alla luce nel Novecento; ed il Museo Archeologico, nel quale sono state raggruppate gran parte delle statue e reperti archeologici ritrovati.

Cartagine

E’ possibile immaginare quanto potesse essere magnifica l’antica Cartagine, affacciata sul Mar Mediterraneo, che dominava dall’alto tutta la costa. Resti di statue dagli occhi espressivi che sembrano parlarti, colonne spezzate ed un panorama mozzafiato… già da soli sono bastati per provare un brivido sulla schiena immaginando cosa potesse essere Cartagine all’epoca. E, un pò come mi è accaduto a Delfi, nell’aria c’era una strana energia che rende questo sito una tappa obbligata per chi và in vacanza a Tunisi.

Cartagine

Lì sulla collina, come anticipato, è stato possibile visitare anche il Museo Nazionale di Cartagine, nel quale sono raccolte statue, dipinti, mosaici, lucerne, ceramiche etrusche e reperti archeologici trovati negli scavi e risalenti al periodo punico, romano, bizantino ed arabo. Da segnalare la dama di Cartagine, meraviglioso mosaico riprendente il volto di una donna che è stata importante durante il periodo punico ed un dipinto cartina che mostra com’era Cartagine all’epoca e quanto fosse importante il commercio marittimo attraverso i suoi due porti, attualmente entrambi distrutti.

Cartagine

All’ingresso del primo sito archeologico di Cartagine, sulla collina di Byrsa, si trova anche la cattedrale di San Luigi, costruita nel 1890 dal cardinale Lavigerie, attualmente sconsacrata dal 1964 ed usata per concerti e spettacoli. E’ una strana miscela di stile bizantino e moresco. Al suo interno, è possibile vedere delle lastre dove sono incisi i nomi delle famiglie che hanno partecipato alla costruzione della chiesa.

Cartagine

Rimettendosi in auto o autobus, invece, ed attraversando i bellissimi palazzi signorili della nuova Cartagine, proprio vicino al mare ed alla collina di Bordj Djedid c’è il secondo sito archeologico: il parco archeologico delle Terme di Antonino.

Cartagine

La loro costruzione risale al regno dell’imperatore Adriano (118 d.c.), ma furono completate da Antonino Pio nel 138 d.c. e per questo portano il suo nome.

Nella parte centrale della costruzione era situato il frigidarium (cioè la “stanza fredda”) ornato di otto colonne di granito (di cui ne è rimasta una soltanto, che erge alta ed imponente vicino al mare come simbolo della maestosità di un tempo delle terme), enormi blocchi monolitici di 1,60 m di diametro e oltre 20 m di altezza. A fianco vi erano tepidarium (“stanza tiepida”) e calidarium (stanza calda).

Le Terme di Antonino sono attualmente il più grande e più bello dei siti dell’antica Cartagine e riescono a far capire perfettamente uno spaccato di vita cartaginese. Erano considerate le più importati dell’Impero Romano nonchè le più grandi terme d’Africa.

Cartagine

Le Terme di Antonino si raggiungono a piedi in pochi minuti dall’ingresso dopo aver attraversato alcuni resti di strade e abitazioni della Cartagine romana immersi nella vegetazione di palme di dattero.

Situate in riva al mare tra il verde degli alberi dei viali che si trovano intorno ed il confine con la immensa residenza ufficiale del Presidente della Repubblica di Tunisia, erano composte da decine di sale di forma esagonale o ottagonale coperte ciascuna da una cupola e furono utilizzate fino al 439, quando vennero distrutte dalle incursioni barbariche.

Nonostante ciò, ancora oggi è possibile apprezzare la grandiosità degli edifici.

Cartagine

Chi le visita cammina al pianterreno della costruzione (dove si trovavano depositi, magazzini e le caldaie a forno) in quanto le terme vere  proprie erano collocate al primo piano. Nella costruzione si entrava da porte laterale. Anche se i resti oggi visibili appartengono ad ambienti di servizio le colonne rimaste danno un’idea dell’altezza del piano nobile.

Tutto il complesso era artisticamente decorato con raffigurazioni e mosaici, i cui resti si possono ammirare tutt’oggi. Un sito imponente, bellissimo, che merita almeno una visita!

Vi informo, inoltre, che per scattare fotografie nel sito, bisogna pagare un piccolo sovrapprezzo all’acquisto del biglietto. É però possibile acquistare un biglietto integrato per visitare tutti i siti di Cartagine.

Consiglio di indossare scarpette comode o da ginnastica per immettersi nel vivo della storia dell’antica città punica!

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E per un’esperienza di Cartagine più dinamica, date un’occhiata al mio video 😉

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