Come vi ho accennato ieri, la valle del Simeto attraversa 14 comuni della provincia di Catania ed Enna, in un viaggio attraverso dei paesaggi davvero mozzafiato.
Lungo questa valle, ci sono numerose aziende agrituristiche che meritano attenzione.

La prima che abbiamo visitato è la fattoria didattica dell’Azienda Agricola Agorà a Paternò.
Azienda in affitto e non di proprietà, in un’antico casale dell’800, luogo dove stanno cercando di attivare iniziative di tutti i tipi. Agricoltura sociale: attività che utilizzano l’ambito rurale ed agricolo per fare iniziative sociali.
È un incubatore di idee. L’ultima esperienza è stata una summer School con dei ragazzi di Menfis.
Il loro obiettivo è farlo diventare un luogo d’incontro. Per questo il nome Agorà. Luogo dove fare di nuovo comunità, cosa che si è persa. Luogo immaginato non come l’agriturismo dove si va per consumare ma luogo dove si va per passare il proprio tempo libero.
Hanno fatto per 30 anni associazionismo con l’Arci.
L’idea é di riuscire a massimizzare questa struttura attivando percorsi formativi la mattina con le scuole ed il pomeriggio attività con altre associazioni: teatro, yoga, cineforum, cavalli per l’ippoterapia, attività con persone disagiate, ecc.
Uno dei loro obiettivi è far conoscere questo territorio. La vera ricchezza della provincia di Catania viene da questi territori.
Vogliono anche creare un marchio dei prodotti della valle del Simeto, che sono unici nelle loro specificità che è solo di quest’area situata alle pendici dell’Etna.
Siamo, infatti, nella capitale dell’arancia rossa, le olive dell’Etna, il fico d’India.
In quest’azienda, con un tramonto mozzafiato ed il bacio di Giove e Venere in cielo, abbiamo gustato piatti tipici agrari sul terrazzo al chiar di luna!
Fattoria didattica Agorà

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La seconda azienda agricola che abbiamo visitato è l’Azienda Agricola Stingi, che si trova sulle colline di Troina in provincia di Enna. Qui il paesaggio cambia radicalmente rispetto all’azienda agricola di Paternò! Fondata nel 1947 da Carmelo Agliozzo, prosegue da allora l’attività realizzando continue e dinamiche trasformazioni. Nel corso degli anni l’azienda è stata trasformata da cerealicolo-zootecnica, in arboricolo-cerealicolo, apportando un miglioramento ambientale e rendendola suggestiva e rappresentativa dell’ambiente circostante. L’attuale ordinamento colturale vede oliveti per 12 ettari, pistacchieti per 3 ettari (siamo a pochi km da Bronte e posso asscurarvi che i pistacchi sono davvero buonissimi!), mandorleti per ulteriori 3 ettari e vigneti per poco meno di un ettaro. La restante superficie è destinata a colture occasionali. Sin dal 1997 l’azienda rispetta i canoni dell’agricoltura biologica, secondo l’ordinamento Comunitario. fanno mangiare anche il suino biologico a Catania.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E’ stata poi la volta dell’Azienda Agricola Vino di Cana, una nuova struttura situata a Biancavilla, in un’atmosfera surreale tra le colline e i più suggestivi vigneti di Sicilia, all’interno del Parco dell’ Etna e a pochi chilometri dalla Riserva Naturale Orientata del Simeto.
Hanno acquistato una vecchia masseria e, anno dopo anno, l’hanno rimessa in piedi ricavandone quindici posti letto e adattando il palmento a ristorante.
Hanno cercato in ogni fase della ristrutturazione di utilizzare prodotti con il più basso impatto ambientale con l’obbiettivo di rinnovare lo spazio senza stravolgere minimamente il paesaggio e l’ambiente circostante, cercando di rendere questo luogo semplice e ospitale, ricreando l’antico spirito dei casali siciliani, sempre ricchi di vita ed operosità.
Un’altra iniziativa, sono i laboratori d’artigianato che hanno iniziato ad organizzare proprio per inserirli in un apposito “pacchetto” da offrire ai loro ospiti, che possono così usufruire di un soggiorno stimolante e volto sia al relax che all’interazione con la natura che ci circonda.
Tra le altre cose, propongonoescursioni guidate sull’Etna, escursioni a cavallo e in bici pensate proprio per conoscere e toccare con mano quello che il nostro vulcano ed suoi boschi sanno offrire e la onoterapia con gli asini. Il turismo rurale “Vino di Cana”, offre ai propri visitatori la possibilità di acquistare vino, olio, miele, frutta ortaggi vari e altri prodotti locali, rigorosamente di produzione biologica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Abbiamo poi cenato all’Agriturismo Masseria Carminello a Valverde, che nasce dalla ristrutturazione dell’omonima azienda agricola, di proprietà della stessa famiglia dall’inizio del secolo scorso, posta sulla collina del Carminello a Valverde (Catania), attualmente gestita da Giovanni Samperi e Antonio Rosano.
La struttura della Masseria è una tipica declinazione dell’architettura spontanea nell’area ionico-etnea e l’ubicazione collinare dell’immobile, in posizione panoramicissima, permette un affaccio mozzafiato sulle campagne dei dintorni.
L’obiettivo aziendale è di diffondere la cultura siciliana  ed i piatti tipici siciliani, di cui abbiamo potuto degustarne una vasta scelta, tutti rigorosamente di qualità, con i prodotti dell’Azienda Agricola Buddu Viddi, della stessa proprietà.
Dopo una grande vastità di antipasti titpici locali, tra cui la buonissima caponata di melanzane, abbinate al buonissimo vino Nerello Mascalese BedduViddi, lo chef Fabio Leocata ci ha fatto degustare due primi piatti davvero eccezionali:
  1. Risotto agrumi speck e rosmarino – nato dall’unione di un secondo piatto fatto per san Valentino
  2. Tagliatelle paglia fieno ciliegino porro e peperoni – ispirato da Gennaro Esposito

Una piacevole serata per concludere davvero in bellezza il soggiorno siciliano!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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