Terzo ed ultimo paesino della Valle D’Itria visitato prima di spostarci ad Ostuni, ma non certo per bellezza, è il paesino di Cisternino, in provincia di Brindisi, dove abbiamo pernottato all’Hotel Lo Smeraldo, con una veduta panoramica su tutta la Valle D’Itria!
Cisternino è il paese più piccolo dei tre, ma a mio avviso il più carino. Insomma una piccola bomboniera! L’abbiamo visitata al crepuscolo e le sue luci sono state davvero molto suggestive. Sua caratteristica principale è l’avere le insegne in dialetto pugliese ed è nella lista di uno dei borghi più belli d’Italia, proprio come Locorotondo.
Anche qui c’è un forte legame orientale e ci sono tante chiese e piazze dedicate alla Madonna di Costantinopoli.
Il nome Cisternino deriverebbe dall’eroe eponimo Sturnoi, compagno di Diomede, che dopo la Guerra di Troia avrebbe fondato una città vicina che, in seguito, occupata dai Romani, fu chiamata Sturninum, l’attuale Ostuni .
L’attuale centro storico di Cisternino sarebbe rinato grazie ai monaci basiliani che nel Medioevo, lo chiamarono Cis-sturnium (al di qua di Sturnium (Ostuni). La prima testimonianza sul Casale di Cisternino è data dalla scoperta, al di sotto della chiesa romanica di S. Nicola, dei resti di un piccolo tempio cristiano, edificato realisticamente intorno all’anno 1000. Papa Alessandro III, con una bolla pontificia del 26 febbraio 1180 assegnava questa chiesa ed il Casale di Cisternino al Vescovo di Monopoli.
Il centro storico è un esempio di “architettura spontanea”, dove si trovano numerosi palazzi storici (palazzo del Governatore, palazzo Vescovile, palazzo Amati, palazzo Lagravinese, palazzo Devitofranceschi, torre Capece), tante viuzze piccole e strette, molte scale, archi e porticati.
Anche qui ho avuto quasi l’impressione di essere tornata in Grecia. Infatti, per molti aspetti, Cisternino mi ha ricordato la bellissima Mykonos Town, ma per altri, il tocco pugliese, le fioriere, le frasi filosofiche sulle pareti ed i nomi delle strade in dialetto pugliese mi hanno riportato con la mente alla Puglia!
La si visita in meno di un’ora, ma vi assicuro che ne vale la pena!
Io purtroppo non ho avuto il piacere di pernottare nel centro storico, ma all’Hotel Lo Smeraldo, a pochi km dal centro del paese. Un hotel quattro stelle immerso nel verde, con una bellissima vista panoramica di tutta la Valle D’Itria ed a pochi passi a piedi dai percorsi naturalistici adatti sia per il trekking che per la mountain bike, organizzati dal GAL Valle D’Itria. Le camere sono pulite ed accoglienti e la colazione internazionale è con prodotti a km zero pugliese!
Io mi sono orientata, come da tradizione italiana, sulla colazione dolce, scegliendo il pasticciotto pugliese a crema e cioccolata e cappuccino con latte di soia!
Del resto, la Puglia è famosa proprio per la sua cucina, che durante il mio tour in Valle D’Itria ho avuto occasione di provare ampiamente!
In particolare, a Cisternino, ho cenato alla Locanda di Zia Rosa, nel centro storico.
Un delizioso localino in stile rustico dove ho potuto degustare tutte le prelibatezze locali.
Siamo partiti dagli antipasti con affettati locali, mozzarella, burrata e crema di fave (molto simile alla crema di ceci greca), melanzane ripiene per poi proseguire con una buonissima pasta fatta in casa con i funghi e l’arrosto locale con salsicce e bombette, un secondo piatto tipico della cucina pugliese a base di involtini di carne sottilissima ripieni di formaggio.
Il tutto accompagnato da vino locale per una cena davvero luculliana! Impossibile non tornare con qualche chilo in più dalla Puglia! Gentilezza ed ospitalità, come sempre, l’hanno fatta da padrone!
Se vi trovate in zona Lecce, potete prenotare un tour della Valle D’Itria su Civitatis.