viaggiare all'estero
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Oggi vorrei parlarvi di viaggi all’estero in questo particolare periodo di Covid che ci vede coinvolti ormai da quasi due anni. Ho notato che c’è molta confusione a riguardo, e dato che ho continuato a viaggiare in tutto il periodo e sono appena rientrata dall’estero, vorrei fare un pò di chiarezza cercando di fornirvi tutte le informazioni in merito ai  Paesi nei quali è possibile viaggiare e con quali condizioni.

Divisione dei Paesi in aree

Innanzitutto i Paesi esteri sono classificati in aree in base ai diversi livelli di rischio.

Paesi area C

Nei Paesi dell’Area C rientrano quasi tutti i Paesi Europei (con esclusione della Gran Bretagna e dell’Irlanda del Nord), comprese le Colonie francesi Oltreoceano quali Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte; i territori spagnoli nel continente africano, quali isole Canarie; Azzorre e Madeira per il Portogallo e isole Faer Oer e Groenlandia per la Danimarca.

In base alla normativa italiana, gli spostamenti da/per questi Paesi sono consentiti senza necessità di motivazione.

Per entrare in questi paesi è necessario avere il Green Pass, ossia aver completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni  oppure aver effettuato un tampone PCR in lingua inglese con esito negativo entro 48 ore prima dell’atterraggio o ancora essere guariti da COVID-19 (la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo).

In alcuni Paesi (come Spagna o Grecia), inoltre, è necessario compilare il QR code prima dell’ingresso del Paese.

Per essere sicuri di aver compilato tutti i documenti di ingresso al Paese, è consigliabile compilare il questionario sul sito viaggiare sicuri, nel quale si può indicare in modo del tutto anonimo paese di partenza, paese di arrivo e verranno fornite tutte le informazioni necessario per partire per quella destinazione.

La stessa procedura serve per rientrare in Italia: tampone rapido effettuato entro 48 ore dall’arrivo oppure aver effettuato 2 dosi vaccinali da almeno 14 giorni o essere guariti dal Covid da 180 giorni. Inoltre, per rientrare in Italia è obbligatorio compilare il PLF (Passenger Locator Form) nel quale si indica in quale paese estero si è stati, per quanto tempo, se si è entrati in contatto con positivi, se si è effettuato il tampone, indirizzo per eventuale quarantena.

E’ molto importante compilare correttamente tutti i documenti e che l’esito del tampone sia in lingua inglese, altrimenti molte compagnie aeree potrebbero decidere di non imbarcarvi, nonostante abbiate già fatto il check in online.

Gran Bretagna e Irlanda del Nord

A tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei 14 giorni antecedenti al\l’ingresso in Italia nel Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (compresi Gibilterra, Isola di Man, Isole del Canale e basi britanniche nell’isola di Cipro) è fatto obbligo di:

  • sottoporsi a test molecolare o antigenico nelle 48 ore antecedenti all’ingresso in Italia
  • sottoporsi alla sorveglianza sanitaria e a un periodo di cinque giorni di isolamento fiduciario presso l’abitazione o la dimora indicata nella PLF (EU Digital Passenger Locator Form)
  • effettuare un ulteriore test molecolare o antigenico al termine dei cinque giorni di isolamento fiduciario.
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Paesi dell’Area D

In questi paesi rientrano quasi tutti i Paesi extra europei con eccezione di Giappone, Canada, Stati Uniti ed i Paesi indicati nell’Area E.

L’ingresso in questi paesi non è vietato dal Governo Italiano, ma le misure di ingresso e di rientro in Italia sono molto più rigide, dato che il livello di rischio è più alto.

Chiunque sia stato o abbia transitato nei 14 giorni precedenti all’ingresso in Italia in uno dei paesi in elenco D, deve sottostare ai seguenti obblighi:

  • sottoporsi a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo
  • compilare il Passenger Locator Form – Modulo di localizzazione digitale – prima dell’ingresso in Italia.  Il modulo sostituisce l’autodichiarazione resa al vettore 
  • comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio. Consulta la pagina: COVID-19 Numeri verdi e informazioni regionali
  • raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato
  • sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 10 giorni
  • sottoporsi al termine dell’isolamento di 10 giorni ad un ulteriore tampone molecolare o antigenico

 

Giappone, Canada e Stati Uniti

In base alla normativa italiana, sono consentiti gli spostamenti da/per questi Paesi senza necessità di motivazione (fatte salve le limitazioni disposte in Italia a livello regionale).

Per tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in Canada, Giappone e Stati Uniti, la normativa prevede che al rientro in Italia sia obbligatorio:

  • presentare la certificazione verde COVID-19 rilasciata ai sensi del decreto-legge 22 aprile 2021, n.52,  e dei Regolamenti UE 2021/953 e 2021/954 (Regolamenti in materia di EU Digital Covid Certificate) da cui risulti una delle tre condizioni:
    • aver completato il ciclo vaccinale prescritto anti-SARS-CoV-2 da almeno 14 giorni
      oppure 
    • esser guariti da COVID-19 (la validità del certificato di guarigione è pari a 180 giorni dalla data del primo tampone positivo)
      oppure 
    • essersi sottoposti a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 48 ore prima dell’ingresso in Italia con esito negativo. I minori al di sotto dei 6 anni sono esentati dall’effettuare il tampone pre-partenza.
  • compilare il Passenger Locator Form – Modulo di localizzazione digitale – prima dell’ingresso in Italia.  Il modulo sostituisce l’autodichiarazione resa al vettore.

 

Paesi area E

In quest’area ad alto rischio rientrano Brasile, India, Sri Lanka e Bangladesh.

L’ingresso in Italia da questi paesi è consentito solo per specifici motivi di:

  • lavoro
  • salute
  • studio
  • assoluta urgenza
  • rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Il rientro/l’ingresso in Italia, in caso di soggiorno/transito nei 14 giorni precedenti da questo gruppo di Paesi, è comunque consentito:

  • ai cittadini italiani/UE/Schengen e loro familiari, nonché ai titolari dello status di soggiornanti di lungo periodo e loro familiari (Direttiva 2004/38/CE).
  • Resta confermata inoltre la possibilità di ingresso in Italia, dai Paesi dell’elenco E, per le persone che hanno una relazione affettiva comprovata e stabile (anche se non conviventi) con cittadini italiani/UE/Schengen o con persone fisiche che siano legalmente

Da questi Paesi non è possibile entrare in Italia per motivi di turismo.

Al rientro in Italia, se nei 14 giorni precedenti si è soggiornato/transitato dai questi Paesi è necessario:

  • sottoporsi a tampone molecolare o antigenico effettuato nelle 72 ore prima dell’ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo
  • compilare il Passenger Locator Form – Modulo di localizzazione digitale – prima dell’ingresso in Italia. Il modulo sostituisce l’autodichiarazione resa al vettore 
  • sottoporsi ad isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria per 10 giorni. Tale disposizione si applica solo agli ingressi in Italia successivi all’entrata in vigore dell’Ordinanza 16 aprile 2021 
  • sottoporsi al termine dell’isolamento di 10 giorni ad un ulteriore tampone molecolare o antigenico. Coloro che abbiano fatto ingresso in Italia prima del 18 aprile 2021, devono completare il periodo di 14 giorni di isolamento e non devono effettuare ulteriori test
  • raggiungere la propria destinazione finale in Italia solo con mezzo privato

Vige l’obbligo, inoltre di comunicare immediatamente il proprio ingresso in Italia al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio all’azienda sanitaria locale.

 

Da consultare prima della partenza

Tutte le informazioni indicate in questo articolo sono valide fino al 30 luglio, ma potrebbero variare di giorni in giorno o settimana in settimana in base all’aumento dei contagi. Prima di partire per qualsiasi destinazione estera è quindi importante consultare il sito della Farnesina o viaggiaresicuri e compilare il questionario anonimo sulle partenze per essere certi di avere tutta la documentazione necessaria per partire o rientrare in Italia onde evitare brutte sorprese.

Non è raro, infatti, che molte compagnie aeree lascino a terra persona sprovviste di alcuni dei documenti necessari alla partenza.

Se pensate. che negli aeroporto non ci siano controlli, ahimè vi sbagliate. Io sono rientrata da poco dalla Francia e mi hanno controllato la documentazione sia alla partenza che all’arrivo.

COVID-19 QUESTIONARIO - infocovid.viaggiaresicuri.it

Assicurazione di viaggio

Prima di partire per un viaggio all’estero consiglio inoltre di stipulare un’assicurazione di viaggio che tuteli in caso di lockdown nel Paese in cui ci siamo recati, positività al Covid o eventuale quarantena obbligatoria, che ritardi il rientro in Italia.

Io ho l’assicurazione copertura mondo con Heymondo, con la quale è prevista anche un’assicurazione specifica per il Covid. Per i miei lettori è previsto uno sconto del 10% acquistando l’assicurazione viaggio per il Covid qui.

Spero di aver chiarito tanti dubbi. Se avete bisogno di maggiori informazioni non esitate a contattarmi.

 

Tutte le info sono state prese dal sito https://www.salute.gov.it/