Se siete amanti del design, delle architetture moderne e dei caffè di classe ed alla moda, un viaggio in Olanda farà sicuramente al caso vostro.
Erroneamente si tende a identificare l’Olanda solo con Amsterdam e ad associarla esclusivamente a mulini a vento, biciclette e canali, ma in realtà, a soli 50 minuti di treno dall’aeroporto di Amsterdam Schiphol, ci sono cittadine olandesi come Rotterdam, Utrecht e Amersfoort che vi lasceranno sicuramente senza fiato e che vi faranno innamorare a prima vista per il loro contrasto tra il patrimonio culturale e le architetture moderne, che le rendono così affascinanti.
Io ci sono stata a metà ottobre con volo diretto da Milano Malpensa ad Amsterdam Schiphol volando con la compagnia aerea Level, la nuova compagnia del gruppo Vueling che permette di raggiungere l’Olanda con sole 3 ore di volo.
Appena arrivata all’aeroporto di Schiphol, è stato davvero semplicissimo raggiungere Rotterdam. Ho preso un treno intercity diretto nella stazione interna all’aeroporto. Una volta arrivata in città, è iniziato subito il mio tour alla scoperta delle meraviglie della bellissima Rotterdam.
Rotterdam
Il mio itinerario è infatti iniziato proprio da Rotterdam, la città più moderna d’Olanda, dove ero già stata di passaggio nel mese di giugno, ma che ora ho avuto modo di scoprire nel dettaglio ed apprezzare per la sua bellezza e modernità, che a tratti la rendono simile a New York.
Eh già, siamo convinti che per seguire le tendenze di arte e design dobbiamo volare oltreoceano, quando invece basterebbe recarsi a Rotterdam.
Ho soggiornato al Room Mate Bruno Hotel, nei pressi della fermata della metro Wilhelminaplein a nord dell’Erasmus Bridge, il ponte di 800 metri simbolo della città realizzato in acciaio azzurro, con un singolo pilone proteso verso il cielo e una fila di 40 cavi di sospensione in acciaio che si stagliano sull’acqua formando quasi delle ali.
L’hotel mi ha dato subito l’impatto con una città moderna e di design: interamente realizzato in stile costellazioni celesti, ha una hall con divani e cuscini colorati, caminetti alogeni e fiori stilizzati giganti che fanno da contorno al parquet sul quale sono illustrate le costellazioni. Anche i corridoi e le camere hanno questo leit motiv rendendo il soggiorno davvero unico.
La zona in cui si trova è la più moderna della città, caratterizzata da alti grattacieli ed hotel di lusso: dal Nhow Hotel, dalla cui terrazza c’è una veduta privilegiata sull’Erasmus Bridge, all’Hotel New York, fino al De Rotterdam, un edificio di 150 metri composto da tre torri collegate che formano una “città verticale” di appartamenti di alta classe, un hotel a 4 stelle, uffici, negozi, ristoranti, strutture per il fitness e persino un parcheggio.
A di là dell’Erasmus Bridge, gli edifici sono più bassi, ma non per questo meno iconici.
E’ proprio sulle sponde del fiume che si trovano le famose Cube House, il complesso residenziale disegnato dall’architetto Piet Blom nel 1984, caratterizzato da case di colore giallo a forma di cubi inclinati di 45 gradi, ottimizzati per sfruttare al meglio lo spazio disponibile. Nonostante siano passati oltre 30 anni, continuano ad essere una delle architetture più strabilianti della città.
Non solo Cube House, ma a rendere davvero univa questa zona, c’è anche il Markthal, il più grande mercato coperto d’Olanda dal soffitto interamente decorato, dove i visitatori possono fare shopping, mangiare, sorseggiare un drink sulla terrazza e parcheggiare l’auto, tutto sotto i 40 metri di altezza dell’arco di cui è composto.
A pochi metri a piedi dal Markthal, non perdetevi il ponte della mela rossa, situato affianco al Kopblok, un edificio a forma di cubo alto 53 metri che ospita 79 appartamenti e uffici, negozi e ristoranti.
L’intero complesso conta su connessione con fibra ottica ed è un esempio di avanguardia architettonica di questa interessantissima città olandese.
Ma nei pressi della mela rossa è possibile osservare anche i Wikklboat, la versione galleggiante della Wikkelhouse, una mini casa galleggiante usata come bed & breakfast.
Il modo migliore per andare alla scoperta di tutte le piccole chicche di Rotterdam è visitarla con un local, ed io ho avuto l’opportunità di scoprirla insieme alla fotografa e instagramer Claire Droppert.
Altra piccola chicca da non perdere a Rotterdam, oltre a tutti i locali alla moda del centro storico, è una passeggiata in watertaxi fino a raggiungere la Floating Farm, la prima e al momento unica fattoria galleggiante di Rotterdam e dell’Olanda!
Utrecht
Non solo Rotterdam. Il tour alla scoperta dell’Olanda di design continua nella più classica ma non per questo meno bella Utrecht, a solo 1 ora di treno da Rotterdam.
La bellezza di Utrecht la si nota già dall’arrivo in stazione, dove ad attenderci c’è una tendostruttura di design a forma di nuvola che accompagna i visitatori all’estero fin ad un centro commerciale e al centro storico. Qui a farci da guida è stata un’altra local, Libby van den Besselaar, Utrecht Ambassador.
L’impatto con Utrecht è stato subito super positivo. Completamente diversa da Rotterdam, è un’antica cittadina universitaria dove è piacevole girare in bicicletta lungo i numerosi canali e andare alla scoperta dei numerosi locali e negozi di design.
Eh già, perché oltre ai numerosi canali pieni di biciclette parcheggiate che la rendono molto simile a gran parte delle città olandesi, Utrecht nasconde anch’essa numerosi elementi di design che la rendono davvero unica.
Prima tappa è stato il Karibu Cafè, un caffè interamente di design con lampadari di bambù, piante verdi e sedute comode e colorate, dove potersi rilassare lontani dallo stress della città. Questo caffè, dove ora ci sono degli open space adibiti a mostre, un tempo era la sede di una compagnia assicurativa e, scendendo al piano di sotto, è possibile ancora vedere la porta spessa che chiudeva la cella nella quale venivano conservati i documenti importanti.
Il Karibu Cafè è solo uno dei tanti localini di design del centro storico di Utrecht. Molto carino è ad esempio anche lo Streetfood Club dove abbiamo pranzato, la biblioteca comunale il cui interno è molto instagrammabile, i localini nascosti sotto i ponti o la scala interna del Centraal Museum che ricorda un po’ una “stairway to heaven”.
Ma ciò che mi ha colpito più di tutto, in perfetta antitesi con lo stile classico di Utrecht, è stato il ristorante Fico, dove abbiamo cenato. Un edificio dll’architettura unica composto da due cubi trasparenti sovrapposti dove è possibile cenare con piatti moderni ed una vista privilegiata sui canali e sullo skyline della città.
A Utrecht ho pernottato all’hotel Beijers in pieno centro. Un hotel classico e molto romantico nella cui hall c’è una bellissima casa delle bambole, come quella dei miei ogni, e le cui camere sono perfettamente arredate sena tralasciare nessun dettaglio. Qui la mattina ti fanno trovare un cestino con la colazione fuori dalla porta, per poter fare colazione direttamente in camera osservando dalla finestra i colori autunnali della bellissima Utrecht.
Amersfoort
Terza e ultima tappa del mio tour alla scoperta dell’Urban Holland è stata Amersfoort, una cittadina medievale che sembra uscita dai libri delle fiabe.
Purtroppo ho avuto poco tempo per visitarla perché il mio volo per Milano era alle 13:30 da Schiphol (e Schiphol è ad 1 ora di treno da Amersfoort) ma quel poco che ho visto mi è bastato per farmene innamorare e farmi venire voglia di ritornarci per apprezzarla meglio.
Amersfoort è la seconda città più popolosa della provincia di Utrecht e prende il suo nome da una pietra di 7157 kg, la Amersfoortse Kei, che secondo la leggenda fu trascinata in città nel 1661 da alcuni cittadini per una scommessa e da allora è diventata il simbolo della città. L’episodio mise in ridicolo gli abitanti della città che iniziarono a essere chiamati “keientrekkers”(trascinamassi), i quali decisero di seppellire l’enorme masso sotto terra. Nel 1903, la pietra fu dissepolta ed esposta come monumento e da allora Amersfoort iniziò a collezionare sassi, regali provenienti da vicine località, che oggi sono visibili nella circonvallazione interna, lungo la linea delle mura della città vecchia.
Il centro della città ha carattere medievale e si accede tramite una splendida porta medievale sul fiume Eem, la Koppelpoort.
Amerfoort è stata una vera è propria sorpresa perché, nonostante il suo carattere medievale, pullula di una vita moderna e locali alla moda e di design. Ha infatti un meraviglioso shopping centre, molti caffè, bar e ristoranti.
Tra i monumenti da non perdere ad Amersfoort per scoprirla da local (grazie alla guida della fotografa e influencer Christina Kooiker) annoveriamo:
Havik House, che era un porto medievale sin dal 1390; White House dove si trovano le prime mura della città; la vista dalla chiesa in Muurhuizen 125; Monnikendam, i resti delle seconde cinta murarie della città che ad oggi sono ancora intatte; The Mondriaan House, la casa natale del famoso artista Piet Mondrian; Kerkgang dove c’è una bellissima vista della città e Corner House in Breestraat 53.
Scoprirete così che c’è un’Olanda di design tutta da scoprire e che può essere visitata con sole tre ore di volo dall’Italia con la compagnia aerea Level!
Articolo scritto in collaborazione con Visit Holland.