Per gli amanti del fine settimana in montagna, delle passeggiate ad alta quota e delle atmosfere outdoor l’abbigliamento da trekking invernale, rappresenta un punto focale su cui concentrare l’attenzione.
L’outfit da adottare per il trekking
La base di partenza del proprio look si concentra in capi caldi e avvolgenti, ma dotati di una certa versatilità. Punto cardine per l’abbigliamento montagna per l’inverno è l’ormai noto “segreto di pulcinella”: vestirsi a cipolla. I tre strati della cipolla che non devono mai mancare sono lo strato primario, o in inglese base layer, lo strato intermedio, o mid layer, e infine lo strato esterno, o outer layer.
La testa
Ma prima di vedere nel dettaglio i tre strati della cipolla, è importante non tralasciare una delle parti del corpo più esposte agli agenti atmosferici e tra l’altro quella che disperde più calore: la testa. Delle possibili soluzioni da adottare per il proprio capo potrebbero essere rappresentate da cuffie tecniche oppure da passamontagna che proteggono anche bocca e guance, o ancora per coloro che non amano le cuffie un modo potrebbe essere rappresentato dal classico cappello da baseball, oppure il cappello a falda, naturalmente in tessuto waterproof.
Il base Layer
Una volta coperta per bene la testa, torniamo alla nostra cipolla; il base layer rappresenta lo strato a contatto con la pelle e quindi dovrà essere formato da capi che mantengo il caldo prodotto dal proprio corpo ma che allo stesso tempo consentono di smaltire il sudore prodotto durante l’attività fisica. Il consiglio principale è quello di non utilizzare mai il cotone in quanto inadatto al freddo della montagna. Le due possibili scelte da adottare sull’abbigliamento intimo sono rappresentate o dalla lana merinos o dai tessuti sintetici moderni, in particolare il capilene. Il consiglio è quello di non sottovalutare la lana merinos e, presi dalla foga dell’utilizzo di tutti questi tessuti sintetici, scegliere subito quest’ultimi. Entrambi i tessuti presentano sia vantaggi che svantaggi.
La lana Merinos è un tessuto naturale ottenuto tramite le fibre della pecora merino la cui principale caratteristica è quella di tenere caldo e di essere anti odore; l’unico svantaggio è che impiega tempo ad asciugarsi dal sudore.
Il capilene, invece, è un filato in poliestere con proprietà di rapida asciugatura e isolamento termico anche se bagnato, ma a discapito di cattivi odori causati dalla sudorazione (anche se grazie all’utilizzo di fibre d’argento inserite all’interno del tessuto si è riusciti ad ovviare un po’ al problema).
Il consiglio è quello di scegliere la base layer anche in funzione del percorso che si andrà a effettuare; se vi è la possibilità di effettuare un cambio ad esempio a metà percorso dopo aver sudato e cosi poter tornare senza avere addosso il bagnato prodotto dal sudore la soluzione migliore è rappresentata dalla lana in quanto più calda; se invece il cambio non è possibile la migliore soluzione è il capilene. Le magliette esistono sia a manica lunga che a manica corta, a voi la scelta, ma un’altra cosa fondamentale è rappresentata dall’utilizzo di una calzamaglia, sempre con i tessuti citati in precedenza.
Mid Layer
Dopo aver analizzato la base layer passiamo allo strato intermedio che è lo strato che ha il compito di non far fuoriuscire il caldo prodotto dal corpo e protetto con il base layer. Lo strato intermedio può essere costituito da un caldo maglione dolcevita in lana oppure da pile e felpe in tessuto sintetico.
I pantaloni
I pantaloni da trekking invernali rappresentano il capo d’abbigliamento che deve coniugare confort e morbidezza con traspirabilità e resistenza agli urti. I modelli principali sono rappresentati dai pantaloni cargo, per intenderci quelli con delle grandi tasche laterali. Un dettaglio interessante e molto utile è rappresentato dal tessuto di rinforzo posto in fondo ai pantaloni che protegge le gambe dell’escursionista da possibili strappi o ferite causate ad esempio dall’utilizzo di ramponi. Il tessuto raccomandato è sempre rappresentato da materiale water – proof e breathable, ovvero traspirante e idrorepellente.
Outer Layer
Per l’outer layer si raccomanda l’utilizzo di un guscio montagna o una giacca trekking invernale sempre in tessuto resistente e traspirante.
Da non dimenticare
A volte ci si diventa di alcuni accessori fondamentali: i guanti per le mani e le calze. I guanti in tessuto tecnico sono molto utili in quanto le mani sono la parte del corpo, insieme al viso, più esposto alle basse temperature. Per quanto riguarda le calze non sono da sottovalutare in quanto proteggono maggiormente gli arti inferiori, dettaglio importante per le calze da trekking è l’imbottitura extra su tallone, pianta e dita dei piedi. Da non sottovalutare anche le scarpe che devono essere adatte per praticare il trekking e uno zaino capiente per contenere l’attrezzatura adatta alle escursioni e vivere di prima necessità.
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