Con i tempi che corrono e la paura di viaggiare, gli stati esteri che stanno chiudendo le frontiere all’Italia ed i voli annullati, che ne dite di dedicarvi alla scoperta della nostra bella Italia?

Sarò di parte, ma vi invito vivamente ad andare alla scoperta di tutte le bellezze di Napoli, una città che ha tanto da scoprire e di cui vi ho parlato tantissimo.

Oggi però voglio portarvi alla scoperta di un tour insolito, diverso dai soliti giri turistici, voglio portarvi alla scoperta delle fermate della metro d’arte, la linea 2 della metropolitana di Napoli che è considerata la più bella al mondo.

In tanti conoscono grazie ad instagram la bellissima fermata di Toledo, ma è solo una delle tante fermate di una metro che è tutta da scoprire.

Vediamola insieme.

Toledo

Non possiamo avventurarci in un tour della metro d’arte di Napoli senza dare priorità a Toledo, che è divenuta grazie alla sua bellezza una delle stazioni più popolari d’Europa e del mondo.

Scendendo a questa fermata – che per inciso segue quella di Dante – vi sembrerà di essere finiti in una Napoli parallela, dove il progressismo si fa spazio scrollando via ogni sorta di timidezza.

Che cosa rende tanto speciale Toledo? Progettata da Tosques Basqua, questa stazione sembra voler rendere la Napoli underground un’opera d’arte immergente e surreale.

Basqua ha dichiarato di aver tratto proprio dalla città – e dalla sua incredibile energia – l’ispirazione utile alla realizzazione del progetto. Non appena approdati a Toledo verrete stupiti dai mosaici bianchi e dai i mosaici bianchi d blu: un chiaro richiamo ai colori mediterranei della città costiera. La vera perla della stazione di Toledo resta però il Crater de Luz, un immenso cavità cerulea che domina il soffitto della metropolitana.

Chiaia

La nuova fermata della metropolitana di Chiaia è molto più di un semplice punto di snodo. Progettata dall’architetto napoletano Umberto Siola e con gli interventi artistici di Peter Greenaway, narratore, artista e regista britannico, si distingue non solo per la sua funzionalità ma anche per la bellezza estetica che l’ha resa un punto di interesse a livello internazionale. Infatti, è stata classificata tra le sei stazioni più belle al mondo dal Prix Versailles, un prestigioso premio che celebra le eccellenze architettoniche globali.

L’ingresso principale si trova su Piazza Santa Maria degli Angeli. La fermata collega strategicamente il centro città con due quartieri iconici: Fuorigrotta e Mergellina, migliorando notevolmente la mobilità cittadina. Tuttavia, la vera sorpresa è che non si tratta solo di un’infrastruttura moderna, ma di una vera e propria opera d’arte. Gli interni sono caratterizzati da giochi di luci e superfici che evocano l’ambiente marino circostante, rendendo ogni viaggio un’esperienza sensoriale. Per chi è appassionato di architettura, questa fermata è una tappa imperdibile per ammirare il dialogo perfetto tra design contemporaneo e funzionalità urbana.

L’artista Peter Greenaway ha ideato questo luogo come un viaggio onirico e mitologico. La discesa si articola attraverso tre livelli ipogei, ognuno con una funzione specifica e una rappresentazione simbolica diversa. A dare il benvenuto ai viaggiatori c’è una grande statua di Giove, in metallo e dipinta di blu, con ventiquattro braccia rivolte verso l’alto.

Proseguendo, si scende lungo una scenografica scala bianca a spirale. Il parapetto esterno della rampa è decorato con la frase “Est in aqua dulci non invidiosa voluptas”, un verso di Ovidio che richiama il regno di Nettuno e il piacere dell’acqua dolce.

La luce che filtra dalla cupola di vetro accompagna la discesa verso il piano inferiore, concepito come una vera e propria galleria espositiva. Qui sono esposte riproduzioni delle statue classiche della Collezione Farnese del MANN, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Man mano che si scende, la scala cambia forma, diventando quadrata, e i toni virano verso il verde, evocando il regno di Cerere, la dea dell’agricoltura.

Si arriva poi in una sala ottagonale dai toni ocra, dove Greenaway ha raffigurato Proserpina attraverso sei melograni. Infine, si raggiunge la banchina, dominata dal colore rosso, che simboleggia il regno di Ade. Qui, trecento occhi dipinti osservano i passanti, creando un’atmosfera misteriosa e affascinante.

Università

Altra fermata molto interessante è quella di Università, impreziosita da nuance allegre e da un design moderno e avanguardistico. La stazione è un lavoro di Karim Rashid e si distingue per una serie di curiose installazioni che accompagna il cammino dei pendolari: la più suggestiva tra queste è Synapsi e intende riprodurre la struttura del cervello umano.

Aperta il 26 marzo 2011, Università prende il nome dalle principali strade a cui dà accesso, come ad esempio via Marina e Corso Umberto I, che ospitano i maggiori poli universitari della città.

 

Quattro Giornate

La stazione Quattro Giornate è un chiaro rimando ad uno degli eventi più rilevanti per la storia della città: la vicenda, che ha ispirato anche un famoso film, si lega ai fatti del secondo conflitto mondiale, quando il popolo partenopeo insorse contro le forze armate fasciste. Diverse sono le opere da poter ammirare qui, come ad esempio i “Guerrieri”, “Amore contro Natura” di Maurizio Cannavacciuolo e le Combattenti, un’opera che omaggia la resistenza femminile.

 

Vanvitelli

La stazione di Vanvitelli è interessante per l’impiego dei colori, che rendono la fermata un posto allegro e di grande energia. Rimodernata nel 2004, essa vanta opere d’arte contemporanea molto affascinanti, come ad esempio le stelle d’acciaio realizzate da Gilberto Zorio.

 

Dante

La stazione Dante venne realizzata da Gae Aulenti. L’arte – in questa Napoli underground e bellissima – incontra la letteratura, grazie ad un’installazione che riporta i versi del Convivio di Dante. L’opera, realizzata da Joseph Joseph Kosuth, è stata accolta con grande entusiasmo dai napoletani.

Salvator Rosa

Quella di Salvator Rosa è una stazione peculiare, perché fonde tra loro diverse correnti artistiche.In essa possiamo trovare le rovine di un ponte romano ma anche opere più moderne e vistose, realizzate con l’impiego di marmo dorato.

 

Museo

Da non perdere la bellissima stazione Museo, impreziosita da un’arte più classica e tradizionalista. Qui troviamo la bellissima collezione di fotografie di Mimmo Jodice e un calco realizzato dall’Accademia delle Belle Arti di Napoli.

 

Garibaldi

Infine, Garibaldi. Una stazione realizzata grazie al talento di Dominique Perrault, famoso architetto francese. La metropolitana qui gioca con luci ed ombre, realizzando un percorso suggestivo e affascinante.