Metti una zattera in mezzo al lago, 6 attori della compagnia “Harold” ed ecco il Teatro alla Deriva, un format di Ernesto Colutta con il contributo del drammaturgo e regista Giovanni Meola, che ne firma la direzione artistica per il terzo anno, insignita del Premio A.Landieri 2013 come Miglior Rassegna Teatrale con la seguente motivazione: “Il Teatro in ogni posto: uno scenario unico, una rassegna dall’altissimo valore civile e sociale”.
L’unicità della manifestazione risiede nel fatto che gli spettacoli vengono rappresentati su di una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del lago termale delle Stufe di Nerone.
In questo scenario suggestivo, lontano dal caos e dai rumori della città, si potrà assistere anche quest’anno a quattro appuntamenti che proveranno a far ridere, far emozionare e far pensare il pubblico.
Ieri 28 Giugno alle Terme-Stufe di Nerone (Bacoli-NA) ha inaugurato ufficialmente la rassegna con una tappa dell’ImproTeatroFestival, compagnia specializzata nell’improvvisazione teatrale, un tipo particolare di spettacolarizzazione che sta prendendo molto piede negli ultimi anni.
Il format che qui si è deciso di ospitare, nel segno di un gemellaggio tra rassegne in crescita e non omologate, è comunque il più ‘teatrale’ tra quelli che questo genere mette a disposizione dei suoi affezionati spettatori.
Lo spettacolo/format in questione è stato Harold che ha richiesto un piccolo intervento diretto degli spettatori. Abbiamo dovuto, infatti, suggerire ad inizio spettacolo una frase o una parola a partire dalla quale gli attori hanno messo in scena la loro storia senza più fermarsi. Una forma “diversa” di stare in scena utilizzando diversi linguaggi teatrali, dal canto all’espressione corporea.
La parola in questione è stata “soffio”.
Da lì si sono alternate varie storie e vicende ambientate in una corsia d’ospedale, in un appartamento di una donna che soffre di solitudine, in un Atelier da sposa, su un’isola deserta ed in una navicella sullo spazio.
Filo conduttore di tutte le storie è stato sempre il “soffio”, soffio inteso come la vita, che è un soffio, appunto, può durare a lungo o essere breve. Proprio per questo motivo l’unica cosa chepossiamo fare è abbracciare, amare, stringere forte e tenersi stretti il più possibile le persone importanti, perché la vita può essere lunga o breve. È un soffio.
Anche l’improvvisazione teatrale è un soffio, un cuore che batte ed un cuore che si ferma!
E ieri sera l’ImproTeatroFestival in “Harold” con Alessandro Cassoni, Susanna Cantelmo, Eugenio Galli, Daniele Marcori, Giorgio Rosa e Chiara Vittici ha riempito il cuore di emozioni e di riflessioni per uno spettacolo davvero unico ed irripetibile!