Il Giappone ha finalmente riaperto i confini nazionali e, in attesa di programmare il tuo prossimo viaggio in Giappone, e in previsione dell’imminente Halloween, vi consiglio una visita alla mostra “Fantasmi e Spiriti del
La mostra a Milano
Un viaggio denso di folklore nipponico ispirato alle leggende della tradizione trascritte da Lafcadio Hearn e raccontate visivamente da Benjamin Lacombe, le cui illustrazioni trasporteranno gli avventori al di là del ponte rosso che unisce il mondo mortale a quello ultraterreno.
L’inconfondibile tratto dell’artista dà vita ai celebri yokai, creature sovrannaturali che possono assumere le sembianze e i caratteri più diversi, dal kappa alla donna senza faccia, passando per le kitsune e i kodama. Espressione dell’animismo giapponese, in Occidente vengono identificati come “mostri” o “fantasmi”, ma sfuggono in realtà a qualsiasi definizione.
Chi visita la mostra e oltrepassa il “ponte rosso” può immergersi in un percorso multisensoriale in cui potrà vedere gli spiriti e le creature del Giappone prendere vita.
I visitatori sono invitati ad andare al di là del ponte rosso che unisce il mondo mortale a quello ultraterreno per iniziare un viaggio nel mondo degli spiriti.
Si ritira il proprio tegata (il pass per accedere al mondo dei morti), si esprime un desiderio e gli si attacca un cordoncino vicino.
Ora si è pronti ad attraversare il ponte rosso ed entrare nel regno dell’ignoto!
Ed è proprio lì che in stanze immersive e tematiche si incontreranno uno per volta gli spiriti e fantasmi del Giappone, vivendo l’esperienza come se fosse reale!
Le leggende Giapponesi
Appena si varca l’ingresso delle voci diffuse suggeriscono all’ospite di non attraversare il ponte rosso, il ponte che rappresenta il passaggio tra la dimensione umana e quella soprannaturale, dove bene e male s’intrecciano e si confondono.
Ma noi siamo coraggiosi e non esitiamo a varcarlo. Ed entriamo quasi subito in una dimensione soprannaturale. Il primo spirito che incontriamo è «Yuk Onna» o donna delle nevi, con la sua romantica e infelice storia d’amore. Segue poi guerriero che si suicida facendo harakiri per far rifiorire il suo albero di ciliegio: una katana in un giardino ne ricorda il gesto ed il ragazzo che disegnava gatti in un tempio abbandonato, che di notte prendevano vita seminando sangue.
L’amore in altri casi vince invece la morte, come narra la storia di Ito Norisuke e della sua languida sposa fantasma, ambientata in una laguna colma di fior di loto. Mentre oscilla tra l’orrido e il buffo il mostriciattolo acquatico Kappa Yokai, che alla fine tuttavia fa la pace con gli abitanti del villaggio. C’è poi la storta del pescatore Urashima Taro, che porta sempre con se una scatola misteriosa e per il quale il tempo sembra essersi fermato.., sl punto da far trascorrere 400 anni senza che se ne accorgesse. Non mancano teste mozzate e animali incantati, il tutto in scenari davvero ben fatto che ricordano la dimensione onirica.
Quali di queste storie già conoscevi?
La mostra si ispira a due libri: Storie di fantasmi del Giappone e Spiriti e creature del Giappone ed è aperta tutti i giorni fino al 15 gennaio. Il ticket di ingresso costa € 16,00.