Essere un’influencer ha i suoi pro ed i suoi contro. La visibilità di avere un blog e dei canali social seguiti da migliaia di persone, inevitabilmente puntano i riflettori anche sulla tua vita privata!
Ogni giorno mi arrivano una marea di email e messaggi privati di apprezzamenti da tutto il mondo! Alcuni sono simpatici ed anche gratificanti, perchè apprezzano il tuo lavoro, il tuo modo di scrivere, il tuo modo di vestire e chiedono consigli su viaggi ed abbigliamento da indossare. Altri, invece, sono piuttosto invadenti e fastidiosi: avances, provocazioni ed alcuni arrivano addirittura a livelli di stalking con messaggi quotidiani continui ed insistenti! E’ il prezzo della notorietà, mi dico spesso…ma poi basta accendere la TV ed ascoltare i numerosi casi di stalking e violenza sulle donne e ti rendi conto che nonostante la parità dei sessi, nonostante l’emancipazione femminile, nonostante siamo già nel 2015, ci sono ancora tanti, troppi uomini, che continuano a pensare che le donne siano solo un oggetto!

Secondo i dati trasmessi prima dell’estate dal Ministero dell’Interno, sono mediamente 30.000, in Italia, le donne che annualmente denunciano un uomo per soprusi di vario tipo: violenza, stalking, maltrattamenti psicologici ed economici. Un numero impressionante se si considera il sommerso.
Proprio quest’ultimo risulta il più inquietante, un po’ perché lascia intravedere una cultura maschile della prevaricazione che a dispetto dell’evoluzione sociale e tecnologica sembra inossidabile, ma anche perché denuncia ancora una forte componente di ignoranza, nel senso buono del termine. Donne che non sanno come difendersi e soprattutto non considerano che la Legge, lo Stato e una serie di organismi del mondo civile sono dalla loro parte, pronti ad aiutarle. A questo scopo, un gruppo di professioniste  impegnate nella lotta alla violenza subita da donne e minori – grazie a un’idea di Alessia Sorgato, la penalista vittimologa autrice di “Giù le mani dalle Donne” – ha recentemente aperto una pagina Facebook opportunamente denominata Donne che imparano a difendersi”. Una porta aperta per tutte coloro che, vivendo una situazione drammatica di sistematici soprusi, vogliono capire come uscirne, in modo  legale.

 

“Dopo un ventennio di esperienza professionale – dichiara Alessia Sorgato –  “insieme ad alcune amiche, psicologhe e assistenti sociali, ho deciso di fondare questa ‘comunità’, con l’intenzione di diffondere una cultura della dignità, del diritto e dell’affrancamento da qualsiasi tipo di prevaricazione. Il più grande nemico di una donna che subisce in silenzio è la paura di parlarne e di riconoscere che questo tipo di problema non si risolve mai da solo. Questo è lo spirito della nostra comunità: infondere sapere e coraggio. Chiunque voglia avere un consiglio o sapere come difendersi, producendo prove oggettive a dispetto del classico ‘La mia parola contro la tua’, può scriverci senza nessun obbligo. Solo per iniziare a ragionare sulla base di un’informazione qualificata. Risponderemo a tutte, utilizzando il vasto Know-how che abbiamo accumulato affrontando le situazioni più disparate.
Chiedere può essere l’inizio di un percorso che porta alla liberta e alla riconquista di quella dignità e di quei valori che dovrebbero essere alla base della vita di ogni essere umano”.