Milano, un pò come New York, è una città piuttosto cosmopolita e non è difficile trovare cucine tipiche di diversi paesi o regioni d’Italia. Dai ristoranti giappo a quelli regionali, la scelta enogastronomica è davvero notevole. E, visto che considerato che a Milano ci vivono tanti fiori sede del sud Italia, come me, che spesso hanno nostalgia della cucina di casa, riuscire a trovare un ottimo ristorant con piatti tipici del sud anche a Milano, è davvero meraviglioso.
Di recente ho scoperto SlowSud, che come dice stesso il nome, è un ristorante che propone cucina tipica del sud Italia: siciliana, pugliese e persino campana.
Io ho partecipato ad una serata di degustazione di piatti tipici siciliani e… mi è sembrato quasi di essere in Sicilia!
Presente sia in Duomo che e Brera con tre format di successo incentrati sui sapori del Sud Italia, SlowSud nasce nel 2015 dall’idea di Luca Rudilosso, Anthony Tata, Alessandra D’Errico, Umberto Pavano e Andrea Fassari: i cinque trentenni imprenditori fuorisede puntano sull’autentica tradizione gastronomica del Sud riproponendola a nostalgici e buongustai che, pertanto, si troveranno immersi in un’atmosfera meridionale, protetta e lenta: il progetto SlowSud è un posto dell’anima in cui è vietato avere fretta.
Tre sono le realtà di SlowSud: SlowSud Duomo, ristorante bistrot nel pieno centro milanese che rivisita in chiave gourmet i sapori del Meridione; SlowSud Brera, votato all’aperitivo “slow” basato sulle tapas che ai proprietari piace chiamare alla siciliana “muciulerie”, stuzzicherie golose da abbinare a cocktail inediti; e il neonato di casa, Putìa, bottega inaugurata il 31 maggio scorso.
Il protagonista? Il panino (super imbottito) “di giù”.
A due passi dal Duomo si può optare così per una full immersion nei sapori del Sud, regalata a colpi di panelle, pasta con le sarde, l’immancabile “Norma” e ovviamente stracciatella e tonno fresco in quantità. Materie prime d’eccellenza e fornitori selezionati, per far respirare il Meridione autentico e riportare con la memoria alle vacanze. Per concludere in bellezza, la carta offre una selezione di dolci tra cui spicca l’irrinunciabile cannolo scomposto, ossia il cannoslo siciliano ma presentato a forma di gelato: davvero da leccarsi i baffi!
In Brera invece si propone una soluzione a metà tra tapas e happy hour, dove golose ricette ispirate alla cucina mediterranea si accompagnano a cocktail studiati ad hoc dal bartender.
Anche la mission di Putìa (“bottega”, in siciliano) è genuina e mirata: raccontare i colori del Meridione in un semplice panino, troppo spesso vissuto come un frenetico “mordi e fuggi”.
Si entra e si sceglie la base tra le due selezionate, la mattonella catanese tipica della rosticceria siciliana o la mafalda col sesamo; poi si passa al condimento, proposto secondo i più celebri e classici abbinamenti meridionali: caponata con basilico fresco, sgombro e insalata di arance, stracciatella pugliese e crudo dei Nebrodi. Immancabile il pane “cunzato” con primosale fresco, capperi e acciughe.
Il panino viene rigorosamente imbottito al momento, tra una chiacchiera e l’altra, e confezionato con la classica carta paglia da bottega.
Così SlowSud, con la sua triplice realtà, riempie i cuori dei nostalgici fuorisede e dona un pizzico di brio in più ai milanesi doc, che all’ombra della Madunina possono gustare tutto il bello del Sud.