Moda, scienza e arte: la Napoli che amo è composta da palazzi nobiliari, chiese barocche lussuose ed eventi inimitabili svolti in queste location. E quale modo migliore che scoprire chiese, musei e palazzi d’epoca se non con spettacoli teatrali o sfilate di moda?
La moda, del resto, diversamente da ciò che pensano in molti, è una forma d’arte e Napoli ne è una delle fucine migliori!
Ed è così che martedi sono andata alla scoperta del Museo Diocesano collocato nella chiesa di Donnaregina Nuova, dalla quale è possibile visitare anche la chiesa Donnaregina Vecchia per la sfilata di alta moda sartoriale made in Naples Satriano Cinque, disegnata da Gabriella de L’Ero, abbinata agli accessori di Mario Valentino.
Il complesso conventuale, già esistente nell’VIII secolo, era sin da subito dotato di una chiesa, Santa Maria Donnaregina Vecchia, costruita nel XIV secolo grazie alle donazioni della regina di Napoli Maria d’Ungheria.
Agli inizi del Seicento proprio dinanzi alla chiesa Vecchia venne costruita quella Nuova con lo scopo di riservarla alle monache clarisse costituendo in questo modo un unico grande complesso monastico di Donnaregina, formato per l’appunto dalla Vecchia e la Nuova chiesa, entrambe direttamente collegate tra loro tramite le rispettive zone absidali.
Dopo una breve ma intensa visita iniziale alle due bellissime chiese la nuova barocca e la vecchia gotica, dallo stile completamente diverso l’una dall’altra. nella vecchia chiesa Donnaregina, alla quale si accede solo passando dalla nuova, è possibile vedere un coro unico al mondo per la sua grandezza, perchè apparteneva alle suore di clausura. Inoltre, è presente il bellissimo monumento funebre di Maria d’Ungheria, ultima opera realizzata da Tino di Camaino, unico scultore che ha fatto i monumenti gotici degli Angioini.
Dopo una iniziale visit guidata per le due chiese ed il museo diocesano, che rccoglie gran parte degli ex voto, dei reperti delle chiese dismesse e della stessa chiesa Donnaregina, c’è stato un momento moda molto bello a cura del brand Satriano Cinque.
La serata è stata articolata attraverso un racconto per suggestioni cromatiche. Cinque colori diversi – dal blu all’amaranto, dal verde al giallo, fino al bianco/nero – i temi attraverso i quali si è sviluppata la sfilata che ha visto sul palco del Museo diocesano trentasette outfit, oltre all’abito da sposa.
Gabriella Fabbrocini, docente di Dermatologia alla Federico II, ha abbinato i cinque colori ad altrettanti fototipi interpretati da cinque giovani ricercatrici dando vita ad una originale narrazione scientifica intrecciata alla moda.
Il gioco di colori si è completato con la proiezione di cinque famose opere d’arte che rappresentano i colori scelti da Gabriella de L’Ero.
Donne che raccontano le donne in un magico intreccio accompagnato dalla musica della violinista Simona Sorrentino che si esibirà con un dj set.
Gli abiti della nuova collezione autunno inverno di SatrianoCinque sono impreziositi dai gioielli di Paola Grande, le calzature sono di Mario Valentino, le borse di Artemisia.