Tante volte andiamo lontano alla scoperta di luoghi meravigliosi e incantati, quando spesso li abbiamo vicino casa e ne ignoriamo l’esistenza.
Mi è successo proprio con il basso Lazio che, nonostante sia solo ad 1 ora di auto da Napoli, ammetto di non averlo mai preso in considerazione. Mai fino ad una settimana fa, quando sono stata nelle zone di Formia, Gaeta e Sperlonga con Igers Latina e Vacanze Pontine e me ne sono praticamente innamorata!
Ho scoperto spiagge da sogno, ville imperiali, antiche cisterne e borghi davvero incantati.
Ecco quindi il mio itinerario alla scoperta del basso Lazio e della Riviera di Ulisse, che consiglio vivamente anche a voi.
Ponte Borbonico sul Garigliano a Minturno
Il mio tour è iniziato a Minturno, esattamente al confine tra Campania e Lazio (ed ammetto che dopo 4 mesi quasi non mi sembrava vero aver varcato i confini regionali!).
Qui, alla foce del Garigliano, si trova il Ponte Borbonico, costruito nel 1828 e terminato 1832 in onore di Ferdinando II delle Due Sicilie e sul quale è stata combattuta la battaglia del Garigliano.
Fu il primo ponte sospeso a catenaria di ferro realizzato in Italia, e secondo ponte in Europa ed oggi è possibile ammirarlo ancora con tutti i materiali originali degli anni 30.
Il ponte oggi fa parte dell’area archeologica di Minturno ed è possibile accedervi solo a piedi all’interno dell’area archeologica. Per attraversare le due regioni, c’è invece il ponte di ferro poco più avanti.
Il ponte viene aperto dal Comitato Luigi Giura la prima e la terza domenica di ogni mese dalle 10:00 alle 13:00. L’ingresso è gratuito ed è prevista anche la visita guidata.
Area archeologica di Minturno
Dopo il Pinte Borbonico, abbiamo continuato il nostro tour nell’Area Archeologica di Minturno dove sono ancora in corso gli scavi della Via Appia Antica che passava proprio di qui.
Porticciolo Romano di Gianola
Ci siamo poi spostati a Gianola, attraversando il Parco Sospeso, che è il parco avventura destinato ai più piccoli per poi dirigerci verso il bellissimo e romanticissimo Porticciolo Romano, che si trova all’interno del Parco di Gianola e Monte di Scauri, e costituiva un punto d’attracco per piccole navi romane. Il porticciolo fu realizzarlo verso il 1930 dal marchese Carlo Afan de Rivera, proprietario di una villa posta dietro l´insenatura, per consentire l’ormeggio delle piccole imbarcazioni personali e di quelle da pesca che si riparavano nel luogo.
Percorrendo il sentiero escursionistico dopo il porticciolo (che dura pochi minuti) si arriva alla grotta della Janara, il cui nome deriva dalla credenza delle “Janare”, termine con cui nell’Italia centromeridionale, in particolare nell’area sannitica-beneventana, vengono indicate le streghe. Da qui, è possibile ammirare un bellissimo tramonto sul mare con vista Gaeta.
Formia: quartiere Castellone
Il secondo giorno ci siamo diretti nel quartiere Castellone di Formia, un quartiere molto pittoresco e caratteristico con casette colorate e bianche che assomiglia molto ai borghi della Puglia. Si tratta di un borgo medievale formato nel 1862 dall’unione di questa località con Mola di Gaeta.
Molto caratteristico il teatro ora trasformato in un condominio. Qui venne a morire Sant’Erasmo di Formia ed in una delle case c’è ancora il segno della sua mano insanguinata.
Il Cisternone Romano
Nel quartiere Castellone c’è il Cisternone Romano, una cisterna romana del I sec. A.C. unica nel suo genere, costruita per raccogliere le acque portate dagli acquedotti, per poi ridistribuirle in città.
Ce ne sono soltanto tre in tutto il mondo così grandi: il Cisternone di Formia, la Cisterna Basilica di Istanbul e la Piscina Mirabilis di Baia. AQuesta di Formia è la più antica ed ha una forma irregolare e suddivisa in 4 navate da file di colonne.
Sup e windsurf sulla spiaggia di Vindicio
Ci siamo poi spostati sulla Spiaggia di Vindicio dove abbiamo preso lezioni di sup e windsurf con il Circolo Windsurf Formia. Avevo già preso lezioni di windsurf in passato quando avevo circa 15 anni, ma era da allora che non salivo su una tavola da surf e devo dire che mi è piaciuto tantissimo. Sentirsi trasportare dal vento da un senso di libertà pazzesco!
La scuola windiurf da anche lezioni ai bambini e, se non l’avete mai fatto, vi consiglio di provarlo!
Gaeta
Ci siamo poi spostati a Gaeta dove abbiamo ammirato la bellissima cappella d’oro gemellata con Lourdes, dove negli anni ’50 del diciannovesimo secolo Pio IX ebbe l’illuminazione per il dogma dell’Immacolata concezione per poi assistere allo show cooking della Tiella al ristorante il Follaro (dove poi ci siamo fermati per cena).
La Tiella è un tipico piatto di Gaeta molto simile alla pizza di scarole napoletana ma dall’impasto più morbido e realizzata con farciture diverse.
Dopo lo show cooking ci siamo diretti al Mausoleo di Lucio Munazio Planco, uno dei meglio conservati, che domina Gaeta dalla sommità del promontorio del Monte Orlando.
Da lì sopra si vedono dall’alto i due castelli di Gaeta: l’Angioino e l’Aragonese e ci siamo fermati a fare aperitivo al tramonto davanti al mausoleo.
Sperlonga
L’ultimo giorno ci siamo diretti a Sperlonga dove mi sono praticamente innamorata. Abbiamo prima percorso il sentiero che conduce alla villa ed alla grotta di Tiberio, che ahimè era chiusa e non siamo riusciti a visitare, anche se il sentiero è bellissimo ed immerso nella macchia Mediterranea. Tiberio fu uno degli imperatori romani più longevi, la cui mamma era di Fondi.
Il nome Sperlonga deriva da spelonca, ossia grotta con insenature naturali.
Dopo aver pranzato sulla spiaggia nel bellissimo ristorante “Cucino io”, ci siamo poi spostati al centro di Sperlonga che è davvero delizioso ed è stato un piacere perdersi tra i suoi vicoli di bouganville, casette bianche e scorci sul mare che ricordano Capri, la Costiera, la Puglia e tutti i posti più belòli che vi vengono in mente!
Abbiamo poi chiuso il tour a Torre Truglia, la torre eretta nel 1532 sui resti di una precedente torre d’avvistamento di età romana sulla punta del promontorio su cui sorge il borgo di Sperlonga.
Qui ci siamo fermati a fare aperitivo al tramonto (e quelli di Sperlonga sono pazzeschi) con i vini di Route of Wine (io ho bevuto solo un calice perché poi dovevo guidare).
Dove Dormire
Io ho pernottato al Kora Park di Formia, un 4 stelle molto bello con stanze vista mare, piscina e jacuzzi sul tetto. Nell’hotel c’è anche un buonissimo ristorante gourmet con chef napoletano che prepara degli ottimi piatti di pesce rivisitati.
Abbiamo cenato qui la prima sera ed ho preso tonno scottato con sesamo e verdure di campo, polpo scottato con scarola, olive e capperi e un semifreddo al caffè.