Perchè i dinosauri si sono estinti? E quanto erano grandi?
Se state pensando di trascorrere una giornata immersi nella natura in provincia di Napoli, ma non avete voglia di scarpinare né fare trekking, vi consiglio la Riserva Naturale del Cratere degli Astroni, un’Oasi WWF aperta al pubblico solo nel week end ed adatta anche e soprattutto a famiglie con bambini.
La riserva è stata istituita dal Ministero per l’Ambiente nel 1987, attualmente è gestita dal WWF Italia, e quest’anno è allestito lungo il percorso una bellissima mostra sui dinosauri, motivo per cui si paga un biglietto d’ingresso ed è consigliabile la prenotazione.
La prima volta che ci sono andata è stato in gita scolastica alle scuole medie ed ammetto che già all’epoca mi piacque tantissimo.
Ci sono poi tornata altre volte negli anni, ma ci mancavo da parecchio.
E così, questo semi lockdown forzato nella propria provincia, è stato l’occasione per ritornarci.
È uno dei crateri più grandi tra i circa trenta che si trovano nella zona dei Campi Flegrei e che sono direttamente collegati al Vesuvio. Ha un’estensione di circa 250 ettari ed un perimetro di circa 6,5 km ed è attraversato da sentieri naturali ed osservatori per l’avifauna, attrezzati con pannelli esplicativi e bacheche, per un totale di 15 km di percorsi diversificati. Fino al 2005 è stato sede di un importante centro di recupero per la fauna selvatica.
Durante il regno dei Borbone è stato uno dei siti reali di caccia, dove i sovrani organizzavano battute di caccia soprattutto ai cinghiali e ai cervi. Oggi è il luogo perfetto per trascorrere una giornata immersi nella natura.
I sentieri
La Riserva Naturale Cratere degli Astroni prevede ben 6 sentieri escursionistici di difficoltà medio/facile, ma al momento, dei sei sentieri ne sono aperti soltanto due: il percorso dei dinosauri e quello naturalistico.
E’ possibile fare il percorso dei dinosauri, dove ci sono riproduzioni dei dinosauri in grandezza naturale con descrizioni lungo il sentiero, ed una parte del sentiero naturalistico. Si costeggia il cratere, dove è possibile vedere ogni tanto delle fumarole che escono, soprattutto dal laghetto centrale. Nel bel mezzo del percorso c’è la valle dei dinosauri con area pic nic dove è possibile fermarsi a mangiare pranzo al sacco portato da casa.
Itinerario dei dinosauri
E’ un itinerario prettamente naturalistico alla scoperta dell’antico Bosco degli Astroni. A partire dal piazzale d’ingresso si intraprende il ripido sentiero che, attraversando rapidamente il bosco di sclerofille per poi inserirsi in quello di caducifoglie, raggiunge lo Stradone di caccia sul fondo del Cratere. Da qui c’è poi lo sdoppiamento tra il sentiero naturalistico a destra e quello dei dinosauri a sinistra, che continua lungo tutto il fondo del cratere, lungo il quale sono state posizionate riproduzioni di dinoasuri a grandezza naturale con la loro descrizione.
Oltre 6 kilometri di percorso in una natura incontaminata per ammirare le ricostruzioni a grandezza naturale di una quarantina di animali estinti tra cui dinosauri iconici come il temibile T-rex e il gigantesco Diplodoco.
Attraverso la visita sarà possibile scoprire perché i dinosauri si sono estinti nonché comprendere la dinamica evolutiva adattamento/estinzione e la necessità di tenerne conto anche oggi nell’approccio dell’uomo verso la natura.
Un percorso che fa piacere sia a grandi che piccini e che arriva fino all’area pic nic, dove sono stati collocati numerosi dinosauri tutti intorno.
Qui ci sono dei tavoli e delle panche attrezzate per fermarsi a mangiare qualcosa portato da casa nel bel mezzo della natura.
Il consiglio è di portare il pranzo a sacco perché all’interno della Riserva Naturale non ci sono bar, e l’unica fontanella di acqua naturale è all’ingresso.
Per arrivare all’area pic nic si passa per il lago grande dove è collocato un capanno di avvistamento della flora e della fauna del bosco. Poi si costeggia dall’alto il cratere per ritornare al punto di partenza.
Itinerario naturalistico
L’itinerario naturalistico parte alla fine della discesa della prima rampa di scale appena si giunge sul fondo del cratere.
Da questo punto, anziché proseguire a sinistra verso l’area pic nic, bisogna andare a destra verso la Strada di Mezzo per imboccare dopo poco un sentiero che si apre sulla destra e che si snoda all’interno del bosco. Lungo il percorso si incontrano numerosi alberi caduti che indicano la profonda naturalità dell’area, lasciata inalterata nella sua normale evoluzione. Una volta incrociato nuovamente lo Stradone di caccia si prosegue in verso orario fino a raggiungere la radura che ospita la Vecchia Farnia (P4), albero plurisecolare, risparmiato nei passati decenni di sfruttamento forestale dell’area.
Il percorso dura circa 30 minuti ad andare e 30 a tornare.
Come arrivare
E’ possibile arrivarci in auto prendendo la tangenziale di Napoli uscita di “Agnano” (nº 11).
L’accesso alla Riserva è in via Agnano agli Astroni 468, Napoli.
Cose da sapere prima di andare
Il Cratere degli Astroni è aperto al pubblico solo nel week end e si accede su prenotazione, che può essere fatta online sul sito web ufficiale.
Infatti, per garantire il distanziamento sociale ed il rispetto delle norme anti Covid, è possibile entrare in gruppi di massimo 20 persone ogni 15 minuti.
Il percorso poi è libero e dura circa 3 ore.
Il biglietto d’ingresso costa € 10,00 e prevede l’accesso al parco per l’intera giornata.
Consiglio di portare da casa acqua e snack in quanto per tutto il percorso non ci sono bar né chioschi.