Quando si pensa a Ravenna, vengono subito in mente i bellissimi mosaici bizantini custoditi nella maggior parte delle chiese della città e che in tanti abbiamo studiato sui libri di scuola. Ma Ravenna è inevitabilmente legata anche alla figura di Dante Alighieri.
E’ qui infatti che il poeta ha vissuto gli ultimi anni della sua vita, è qui che ha completato la Divina commedia ed è proprio qui, a Ravenna, che è stato seppellito ed ancora oggi è possibile visitare la sua tomba.
Cosa fare quindi a Ravenna per un itinerario culturale alla scoperta sia dei mosaici bizantini che della vita di Dante Alighieri?
Io ci sono stata di recente in occasione di un blog tour organizzato da Viral Passport incentrato proprio sulle Vie di Dante ed ho scoperto una città incredibilmente bella, ricca di storia cultura, ma anche tanta arte e bellezza, che mi ha davvero affascinata.
In Italia ci sono così tanti posti intrisi di cultura che a volte si tende a non prenderli in considerazione, ed è davvero un peccato, perché si scoprono delle cose davvero incredibili.
Ammetto che non ero mai stata a Ravenna prima e di essermene un pò pentita, ma meno male che sono riuscita a rimediare alla mia lacuna con una full immersion in tutta la bellezza del luogo.
Vediamo quindi insieme tutte le cose assolutamente da non perdere.
Vi ho diviso l’itinerario in due tappe: uno attraverso i luoghi di Dante Alighieri per rivivere gli ultimi anni del Poeta e delle sue ispirazioni, l’altro attraverso i siti Patrimonio Unesco ricchi di mosaici bizantini.
I luoghi di Dante:
Silent Play
Vi consiglio di iniziare ad esplorare la città con il tour Silent Play, una visita immersiva riservata che vi permetterà di fare subito una full immersion nei luoghi di Dante con una guida eccezionale! VI faranno indossare delle cuffie futuristiche con le lucine verdi che man mano che passeggerete per la città accompagnati da una guida, vi racconteranno passo passo il legame con Dante Alighieri con Ravenna e le particolarità di ogni luogo.
Si chiama Silent Play perché la guida non parlerà ma vi indicherà solo la strada, e saranno le cuffie con una voce narrante a raccontarvi tutti gli aneddoti di ogni luogo.
La visita Silent Play parte da Piazza San Francesco al civico 7 davanti all’Ufficio Informazioni e cultura e da lì avrete modo di scoprire subito:
Museo TAMO:
Prima tappa il Museo Tamo, un museo dedicato al mosaico, antico e contemporaneo, che ha sede nello splendido complesso monumentale di San Nicolò.
La chiesa trecentesca propone un affascinante percorso museale attraverso reperti eccellenti, molti dei quali inediti. Non solo mosaici antichi, ma anche una mostra con i mosaici dedicati alla Divina Commedia. Nei chiostri, infatti, è presente la sezione dal nome “Mosaici tra Inferno e Paradiso” dedicata a 21 opere a soggetto dantesco commissionate a grandi artisti italiani del ‘900, davvero molto belli.
Biblioteca Classense:
La Biblioteca Classense, situata all’interno di un grande monastero camaldolese del XVI secolo, è un vero e proprio gioiello architettonico e artistico che custodisce, nel suo vasto e prezioso patrimonio librario, la Raccolta Dantesca Olschki. Tra le opere più significative è da ricordare il dipinto che raffigura Le nozze di Cana di Luca Longhi (1507-1580), realizzato nel 1580 su committenza dell’abate Pietro Bagnoli, vero gioiello della quadreria classense.
Basilica di San Francesco:
Ritornando in Piazza San Francesco, è da non perdere la Chiesa di San Francesco, fondata nel V secolo, che venne spesso visitata da Dante Alighieri e dove, nel 1321, furono celebrati i suoi funerali. Particolarità di questa basilica, però è la sua cripta, che è possibile vedere solo dall’alto perché allagata. Nella cripta infatti c’è acqua e pesci rossi, perché si trova sotto il livello del mare.
Tomba di Dante:
Alle spalle della Basilica di San Francesco si trova la tomba di Dante, dove non fu seppellito subito, ma che fu realizzata alla fine del 1700 su volere del Cardinale Luigi Valenti e su progetto di Camillo Morigia.
Cripta Rasponi e Giardini Pensili:
La cripta dei conti Rasponi, insieme al giardino pensile che gli sale attorno, è tutto ciò che resta del palazzo edificato nel 1600 per l’omonima famiglia patrizia di ravennati che vi abitò fino alla fine dell’800. Successivamente fu venduto come albergo, ma l’edificio andò distrutto in un incendio nel 1922. Vi si accede dal giardino ed è composta da un primo vano su cui si innesta verso l’alto una torre neogotica di fine ‘800 dalla funzione squisitamente decorativa e che indubbiamente dà il tocco di atmosfera al giardino pensile; quindi, si passa in una seconda stanza in cui una nicchia ospita una sfera di pietra su cui si legge la scritta “Sic vita pendet ab alto” (“Così la vita scende dall’alto”), e infine si apre a sinistra un piccolo presbiterio pensato per le celebrazioni liturgiche.
Museo Dante
Finito il Silent Play, vi consiglio di visitare il Museo Dante, un museo interattivo che vi porterà tra giochi di luci e ombre dall’Inferno al Paradiso e vi farà scoprire aneddoti e curiosità sul personaggio Dante Alighieri, come ad esempio la forma del suo naso, che non si sa se fosse realmente così o se è stato poi stilizzato negli anni o ancora che al momento della morte del poeta mancavano gli ultimi versi della Divina Commedia e che furono recuperati in un secondo momento dal figlio del Poeta, grazie ad un sogno nel quale il Padre gli comunicava dove fossero nascosti.
Murales di Kobra
Ma Dante è anche in tanti angoli della città in tanti micro murales sparsi per Ravenna.
Il più bello e grande in assoluto è quello del writer brasiliano Kobra in Via Mordani. Un’opera coloratissima realizzata nel 2016 in occasione del Festival Subsidenze e che è un bellissimo omaggio al poeta italiano.
Se passate da Ravenna, non perdetevelo!
Museo Mar e mostra “Dante. Un’epopea pop”
Il personaggio Dante negli anni è diventato un’icona popolare ed a lui è stata dedicata une bellissima mostra temporanea (attiva dal 25 settembre 2021 al 9 gennaio 2022) che ha raccolto tutte le pubblicità, le icone ed i disegni che ritraggono Dante Alighieri: da Carosello all’olio Dante, dai fumetti alle icone popolari.
Una mostra bellissima che ho avuto l’opportunità di vedere in anteprima.
I Mosaici Patrimonio Unesco e il loro legame con Dante:
Ma Ravenna è anche la città dei mosaici bizantini. Ce ne sono di bellissimi e tra i più famosi al monto in diversi angoli della città. Ecco quelli assolutamente da non perdere.
Museo Nazionale di Ravenna
Il Museo Nazionale di Ravenna, situato nel complesso monumentale di San Vitale, è uno dei musei più importanti di Ravenna e raccoglie importanti reperti archeologici, tra cui stele sepolcrali, epigrafi romane e collezioni di arti minori. Il nucleo primitivo del patrimonio museale fu realizzato nel Settecento, con paziente ricerca e cura, dagli eruditi monaci delle grandi abbazie cittadine. Molto bello anche il chiostro, dove ci siamo fermati per fare un aperitivo organizzato apposta per noi.
Basilica di San Vitale
La Basilica di San Vitale è uno dei luoghi più belli e magici di Ravenna e noi abbiamo avuto il privilegio di visitarla in notturna e senza turisti con la basilica aperta solo per noi. Costruita nella prima metà del VI secolo, è uno scrigno che racchiude architetture e mosaici frutto di influenze orientali e occidentali. Il suo interno è molto simile alla Moschea Aya Sofia di Istanbul ed è uno dei capolavori dell’arte paleocristiana e bizantina, che nel tempo ha ispirato poeti e viaggiatori. Impossibile non restare affascinati dalla sua bellezza.
Mausoleo di Galla Placidia
Se la Basilica di San Vitale vi lascerà a bocca aperta, il Mausoleo di Galla Placidia lo farà ancora di più. Dalla bellezza disarmante, è un autentico scrigno di meraviglie del V secolo. Nascosto tra le fronde di un grande platano a conclusine di una delle vie più suggestive della città, racchiude al suo interno un cuore fatto di mosaici, tra cui il cielo ricoperto di stelle della cupola, che lo hanno reso celebre in tutto il mondo.
Basilica di Sant’Apollinare in Classe
A pochi km dal centro storico di Ravenna si trova la Basilica di Sant’Apollinare in classe, il più perfetto esempio di architettura cristiana a pianta basilicare del VI secolo d.C.
Sorta per celebrare il Santo Patrono della città, del quale custodiva la tomba, conserva oltre alla bellezza della struttura originaria, gli splendidi mosaici policromi absidali, che la proclamano Patrimonio dell’Umanità. Vi consiglio di osservare i mosaici sull’altare dal fondo della chiesa, vi sembreranno dalla forma di un occhio che vi osserva.
Basilica di Sant’Apollinare Nuovo
La Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, invece, è il più significativo esempio di edificio ariano dell’epoca di Teodorico, poi riconvertito al culto ortodosso. Costruita dal sovrano nel VI sec. A.C. accanto al suo palazzo, permette di osservare l’evoluzione dell’arte del mosaico dall’età teodoriciana a quella bizantina. Bellissimi i mosaici sopra le colonne laterali, che sembrano quasi dei capolavori di Klimt.
Laboratorio Koko mosaico
Per completare il tour dei mosaici di Ravenna e capire come viene realizzato un mosaico, dal taglio alla realizzazione del disegno, vi consiglio di visitare il laboratorio di Koko Mosaico.
Dove mangiare
A Ravenna si mangia benissimo e vi consiglio 4 posticini in cui mi sono fermata per pranzo e cena mangiando divinamente.
Ca’ de Ven, via Corrado Ricci 24 – una tipica osteria in pieno centro dove è possibile ammirare non solo la bellezza del posto, ma mangiare anche molto bene.
Osteria del Tempo perso, via Gamba 12 – qui ho mangiato degli ottimi piatti a base di pescato fresco.
Mercato Coperto, P.zza Andrea Costa – ex mercato del pesce di Ravenna ora trasformato in un luogo di design dove gli arredi sono recuperati da oggetti di antiquariato e ci sono dei negozi che vendono prodotti a km 0 ed una zona ristorante.
Pranzo in Darsena presso Akamì, Via d’Alaggio, 11 – anche Ravenna ha la sua Darsena che è stat rivalutata di recente in un bellissimo progetto di riqualificazione urbana. Qui vi consiglio di fermarvi a magiare da Akamì con vista Darsena.
Dove dormire
Io ho pernottato nel bellissimo B&B Casa Gugu in Via Paolo Costa 6 in pieno centro. Un B&B a gestione familiare molto carino e moderno, super tecnologico e con le stanze a tema. La mia era la camera green con le pareti verdi che richiamavano un giardino, ma altre camere erano ispirate a librerie e altri temi legati alla sostenibilità e alla cultura. La colazione buonissima: con crostate con la crema e la marmellata fatte in casa, croissant fumanti e vasto assortimento di colazione dolce e salata.
E voi, siete mai stati a Ravenna?
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*Il tour è stato organizzato da @viralpassport in collaborazione con @ravennatourism, @visitcomacchio.it, @visitcervia e @visitmilanomarittima
**Ringraziamo @visitromagna e @inemiliaromagna