Durante il mio ultimo viaggio in Slovenia, sono stata una giornata a Radovljica, piccola città medievale situata nell’Alta Carniola, dove, nella piazza centrale, c’è un’antichissima casa di oltre 500 anni dove dal 1822 si stabilisce il museo Lectar, dove vengono prodotti gli omonimi biscotti a forma di cuore.
Entrarci è stato un pò come rivivere l’antica tradizione slovena tramandata da generazione in generazione.
Radovljica è una delle cittadine più pittoresche della Slovenia, tutelata come monumento culturale, situata su una banchina rocciosa sulla sponda sinistra della Sava, a 5 minuti dal lago di Bled. Sorse nel medioevo sulle rovine di un antico insediamento romano e appare documentata nel 1169 come ricco borgo commerciale al centro di una regione ricca di miniere e di boschi. Venne cinta di mura nel secolo XV e riconosciuta come città nel 1510 (civitas Ratmansdorff). Il terribile terremoto del 1511 la distrusse quasi completamente e risorse lentamente, assumendo l’aspetto di città rinascimentale con le case dei ricchi signori dell’epoca.
Il museo Lectar è ospitato in una caratteristica locanda del centro storico, sede nel secolo scorso di una fabbrica di candele e, qualche anno più tardi di un’antica pasticceria, famosa per i suo dolcetti a forma di cuore, chiamati appunto “lect”. Dal 1822 la famiglia Krivic ha gestito l’attività della locanda insieme a quella della pasticceria e da qui è nato il nome Lectar.
La locanda Lectar, così carina e pittoresca dall’esterno, in perfetto stile medieale dell’intero paesino, è ancora più emozionante dall’interno.
Al piano terra c’è la pensione, arredata nello stile dei tempi passati, mentre nel piano di sotto c’è il museo dove è possibile osservare dal vivo come le signore “Lectarc” creano i famosi cuoricini fatti con il “lect”, pasta di pane al miele, che viene poi modellata a mano o con degli stampini e poi colorata. Il tempo di lavorazione è abbastanza lungo: per completare tutte le fasi ci vuole circa una settimana. Eppure sono prodotti tipici che fanno parte del patrimonio culturale sloveno sin dal lontano 1766.
Tutti i cuori sono colorati di il colore rosso che rappresenta la passione, ed avvolti in un nastro giallo che rappresenta l’infinito mentre quello verde il progresso. Oltre ai biscotti a forma di cuore ci sono anche quelli a forma di cavallino, stella e a forma di cavallo.
Dopo aver visto come vengono realizzati i cuoricini Lectar, ho provato anche io a decorare il mio (saltando quindi tutta la fase di impasto e stampo dei biscotti, ma dedicandomi solo a quella creativa di decorazione). Mi sono sentita un pò una bambina ritornata a fare i lavoretti delle scuole elementari, ma il risultato è stato davvero soddisfacente ed ora ce l’ho qui con me come ricordo di questa meravigliosa terra.