L’Abruzzo è un territorio sorprendentemente vario di ambienti e luoghi.
È possibile trovare calde spiagge ma anche alte vette innevate. Ció che accomuna però tutti i luoghi di questa terra è il forte spirito di appartenenza della popolazione, che ama la propria terra e le rende omaggio ogni giorno sin dall’antichità.
Oggi andremo alla scoperta di alcuni dei borghi abruzzesi, dove più che mai restano vive le tradizioni e lo spirito di appartenenza.
Vediamo subito allora quali borghi visitare in Abruzzo!
Santo Stefano di Sessanio
Santo Stefano di Sessanio è un meraviglioso borgo che si trova in provincia dell’Aquila, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, ai piedi dell’altipiano di Campo Imperatore, e rappresenta per l’Abruzzo un vero e proprio gioiello perché ricco di storia e tradizione.
È possibile raggiungere il borgo per mezzo di una stupenda strada panoramica.
Santo Stefano di Sessanio rappresentò per molti anni in tutta Italia anche il centro del commercio della lana “carfagna”, il business del commercio della lana era in mano alle più grandi e potenti famiglie dell’epoca, come la famiglia dei Medici e quella dei Piccolomini.
Il suo simbolo e ciò che la contraddistingue da tutti gli altri borghi senza dubbio è la Torre medicea, che risale al ‘300 circa, da cui si può godere di un panorama davvero mozzafiato, con vista sulle valli del Tirino e dell’Aterno.
Un’altra caratteristica di questo borgo è il fatto che sia costruito interamente con una roccia di tipo calcareo, bianca.
Ovviamente è d’obbligo visitare questo suggestivo luogo a piedi, camminando per le tortuose e strette viette, e per le case quattrocentesche e rinascimentali, tra cui spicca la Casa del Capitano.
Imperdibile recarsi a Santo Stefano e non comprare o assaggiare le famosissime lenticchie, frutti di questa meravigliosa terra, che è un tipo di lenticchia autoctona, inoltre tutelata da un Presidio Slow Food.
Pietracamela
Pietracamela è un altro borgo e una cittadina davvero splendida.
Si trova nella provincia di Teramo, sui versanti del Gran Sasso, e ai piedi di Corno Piccolo, ha origini davvero molto antiche e per questo offre un magnifico centro storico, ricco di elementi appartenenti all’antichità e a civiltà passate.
È composto da una manciata di piccole case circondate dalla natura, un paese povero ma allo stesso tempo bellissimo ed affascinante. Visitate la Casa de Li Signuritte, che possiede un bellissimo crocifisso in maiolica!
Ciò che di più bello e puro ha da offrire questo borgo è l’aria pulita e fresca, oltre che a panorami unici nel loro genere che vi emozioneranno con la loro bellezza e semplicità.
Gli edifici che troverete passeggiando per il borgo risalgono al quindicesimo/sedicesimo secolo, oltre che alle antiche fontane, alle chiese romaniche e ai caratteristici vicoletti.
Per quanto riguarda le chiese il consiglio è di visitare assolutamente la Chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di San Rocco, costruita in occasione dello scoppio della peste, la Chiesa di San Leucio,
Negli anni sessanta in questo luogo, ricordiamo l’arrivo di un frate, frate Paolino, che fece costruire la nota Casa della Congregazione.
Ciò che non potete perdervi nella zona di Pietracarmela è anche il Rifugio Franchetti, per i più appassionati e amanti del trekking oltre che delle passeggiate in montagna è possibile raggiungerlo in due ore circa partendo dai Prati di Tivo.
Prati di Tivo è una piccola frazione di Pietracamela che ospita un impianto sciistico molto rinomato in tutta Italia, che offre oltre 6 chilometri di piste per la discesa e lo sci di fondo.
Navelli è situato in provincia dell’Aquila, al termine di un altopiano chiamato “valle dei castelli”, per le numerose fortificazioni presenti.
Navelli fu uno dei borghi che contribuì alla fondazione della Città dell’Aquila.
È caratterizzato da una vasta rete di scale, vicoli molto belli e affascinanti e da uno dei simboli di Navelli, l’antico palazzo baronale, imponente edificio del ‘700 soprastante alle rovine di una fortezza medioevale
Le sue origini sono davvero antichissime, il primo insediamento a Navelli risale intorno al sesto secolo a.C.
Visitate anche la magnifica Chiesa di S. Sebastiano, che custodisce un portale rinascimentale oltre a una croce processionale che risale al 300 e la Chiesa di S. Maria in Cerulis, dove troverete degli stupefacenti affreschi absidali.
Ma ciò che c’è di più famoso in questo luogo è senza dubbio la produzione di una delle spezie più conosciute e usate al mondo: lo Zafferano.
Nei mesi di ottobre e novembre la valle di questa località si ricopre di fiorellini di colore viola.
Per salvaguardare e proteggere la produzione locale dello zafferano è stato denominato dall’Unione Europea il sigillo di prodotto DOP, cioè prodotto di origine protetta.
Se vi recate nel suggestivo borgo è interessante partecipare alla Sagra dei Ceci e dello Zafferano e del Tratturo Magno, antica tradizione della Transumanza L’Aquila-Foggia.
Abbateggio
Abbateggio è in provincia di Pescara oltre che trovarsi nel Parco Nazionale della Maiella, su una collina da cui si gode di una vista pazzesca dei monti del Gran Sasso e del Morrone.
Passeggiando per il centro storico di Abbateggio si incontrano delle suggestive casette fatte in pietra, caratteristiche viette, piccole strade e scalinate.
C’è anche una parte più recente nel borgo che risale al ‘900.
Anticamente era presenta anche il castello di Abbateggio.
L’origine di Abbateggio è datata circa a quanto ci fu la fondazione del Monastero di San Clemente a Casauria nell’anno 866 per mano dell’imperatore Ludovico II.
Ciò che più caratterizza questo borgo ed è interessante visitare è sicuramente il Santuario della Madonna dell’Elcina, che si trova in cima a una collina, poi, la Chiesa di San Lorenzo Martire, la Chiesa della Madonna del Carmine oltre che il sito archeologico di Valle Giumentina che racconta e testimonia la traccia e la presenza del paleolitico in Abruzzo.
Assaggiate il farro di Abbateggio, È davvero gustoso!
A questo prodotto è dedicata anche una sorta di festa nel mese di Agosto.
Castelli
Castelli si trova in provincia di Teramo ed è la base di partenza per le scalate al Gran Sasso, è ai piedi del Monte Camicia, nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Ciò che caratterizza e contraddistingue Castelli è la produzione di maioliche dipinte che iniziò grazie ai monaci benedettini, all’inizio del Rinascimento.
Per quanto riguarda queste opere d’arte ricordiamo le note famiglie dei Grue, dei Gentile e dei Cappelletti.
Nella piazza principale di questo paesino troviamo il Comune, e la chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista, che possiede una scalinata in pietra bianca e due grandi colonne ai lati, oltre che un altare in ceramica realizzato nel 1647.
Altrettanto importante e interessante da visitare è la Chiesa di San Donato, che possiede un’impressionante Cappella con un soffitto davvero meraviglioso, decorato a maiolica, grazie a ceramisti castellani.
Di vitale importanza per rimembrare e rendere onore a questa tradizione è il Museo della Ceramica, nel convento francescano dei Frati Minori Osservanti.
Se vi recate in questo suggestivo borgo vale la pena assaggiare un bel piatto di maltagliati con le voliche, una pietanza tipica del posto, che contiene una verdura che cresce ad alta quota, assaggiate se potete anche le fregnacce e le mazzarelle una sorta di bocconcini d’agnello ricoperti con foglie di lattuga.
Per i più golosi ci sono anche da assaggiare e gustare i dolci tradizionali come ad esempio li cellitte de Sant’Andonie, che sono dei deliziosi biscotti con marmellata e mandorle che si fanno di solito in onore della festa di Sant’Antonio Abate e a Natale. Oppure troviamo li caggiunitte, dei ravioli fritti ripieni di mandorle e cioccolato amalgamati con farina di castagne o di ceci.
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