Bella, tanto bella da mozzare il fiato. Procida è un’isola d’altri tempi: senza auto, senza smog, dove la vita scorre lenta e le casette sono color pastello e dalla forma delle corti medievali con le cupole per far scorrere l’acqua piovana.
Me lo dicevano in tanti “Ma come sei di Napoli e non sei mai stata a Procida?”.
Ehm no, ammetto che nonostante si trovi solo a 50 minuti di aliscafo da casa mia non ero mai stata sull’isola del Postino. E così ho approfittato di questa mia breve “vacanza” napoletana a casa per visitare la bellissima isola di Procida. La più piccola delle isole del Golfo di Napoli, ma forse proprio la più bella. Ed è stato amore a prima vista. Stradine strette e tortuose, le casette colorate, il profumo del mare, del pesce appena pescato, della frittura di paranza ed il luccichio del sole sulle onde… quanta bellezza!
La si visita facilmente in circa due ore, ma se volete godere di tutta la sua calma, pace e tranquillità, dedicateci una giornata intera.
Come accennato, dista 50 minuti di Aliscafo dal Molo Beverello di Napoli o 1 ora di Traghetto dal molo di Porta di Massa (collegato con navetta interna gratuita al molo Beverello).
La traversata, soprattutto se fatta al tramonto, è davvero piacevole, perchè potrete godere del meraviglioso spettacolo del tramonto sul mare che man mano si nasconde dietro l’isola di Procida.
Nonostante la sua vicinanza a Napoli, ed alle vicine isole di Capri e Ischia, appena si atterra a Procida si respira un’atmosfera diversa, più rilassata.
Motivo per cui la consiglio per chi è in cerca di pace e tranquillità in un posto dove il tempo sembra quasi essersi fermato.
Casette dai colori pastello che si specchiano sul mare, barchette di pescatori ormeggiate lungo il molo, il profumo costante del pesce fresco che ti accompagna per tutto il tragitto.
Sembra quasi di ritrovarsi in una cartolina. E, per godere ancora di più della bellezza dell’isola, imboccata la stradina sulla sinistra della chiesa principale in piazza ed incamminatevi verso Terra Murata fino a giungere alla Corricella, il luogo scelto nel 1995 da Massimo Trosi per alcune scene del film “Il Postino” e dal quale potrete godere una veduta pazzesca sull’arcobaleno variopinto di case colorate a terrazze che si stagliano sul mare, alcune con i tetti a cupola.
Dopo aver scattato qualche fotografia alla Corricella, continuate la vostra salita fino a giungere a Terra Murata, la fortezza del XVI secolo costruita per proteggere l’isola dagli attacchi via mare dei saraceni, con il maestoso Palazzo D’Avalos, che rappresenta il nucleo storico di Procida e si trova al centro dell’isola, a quasi 90 metri sul livello del mare. Qui si trova ancora il forte su una scogliera a picco sul mare dove sono ancora visibili i cannoni puntati verso il nemico, i resti di un’antica prigione che ospitava ergastolani da tutta Italia e l’Abbazia di san Michele Arcangelo, dedicata al patrono dell’isola, incastonata tra le casette, deliziosa nell’esterno, ma che purtroppo ho trovato chiusa.
Proseguendo, troverete una terrazza panoramica che affaccia verso Marina Grande, il punto sul lato opposto dell’isola, con una veduta pazzesca su Napoli e sul Vesuvio.
Procida è una piccola bomboniera, dove non troverete negozi commerciali ma solo piccole botteghe artigiane, ristoranti di cucina locale ed alcuni hotel di charme e boutique hotel davvero deliziosi, che vi faranno ritrovare l’equilibrio interiore, lontani dal caos cittadino, dallo smog e dalle auto.
Se riuscite, dirigetevi al Casale Vascello, che è l’esempio meglio conservato dei casali, un insieme di abitazioni racchiuse in una corte interna creati a Procida a partire dal ‘500 al di fuori del nucleo storico, per proteggersi dalle incursioni saracene.
L’isola può essere girata a piedi, con i mini autobus, noleggiando un motorino oppure con i taxi locali.
Se è bel tempo, potete approfittarne anche per fare un bagno a mare in una delle sue bellissime spiaggette, baie e insenature di cui è ricca l’isola.
Se non ci siete mai stati e cercate un luogo romantico e instagrammabile, dovete assolutamente visitarla.
E’ meno gettonata dal turismo di massa, proprio perchè l’isola ha volutamente voluto lasciare la sua natura incontaminata e restare piccolo borgo di pescatori rispetto alle più turistiche Ischia e Capri. ma sono comunque tanti i turisti che durante il giorno, da Napoli o dalle due isole vicine, vengono a Procida per un’escursione giornaliera.
Se decidete di pernottare almeno una notte a Procida e dedicare quindi due giornate alla visita dell’isola, non dimenticate di dirigervi anche all’isolotto di Vivara, che costituisce il margine occidentale di un cratere vulcanico originatosi circa 55000 anni fa, oggi sommerso, delimitato sul lato orientale dal promontorio di Santa Margherita nell’isola di Procida.
*Foto protette da copyright Anna Pernice