Dopo aver partecipato alla Milano Fashion Week, quando ho saputo che a Napoli si sarebbe tenuta la prima edizione della Naples Fashion Week (anche se solo di 2 giorni), non stavo più nella pelle e non potevo non prenderne parte!
A differenza di Milano, la location è stata unica, la bellissima Villa D’Oria D’Angri a Posillipo, sullo stile dell sfilate newyorkesi che si tengono in un’unica struttura.
I brand in passerella giovani artigiani del napoletano fautori del Made in Italy che hanno mostrato le loro creazioni originali, di una tradizione artigiana che troppo spesso viene sopraffatta dalle grandi firme con produzioni all’estero.
Io ho partecipato solo alla giornata di domenica ed ho assistito alle performance di:
Bikiniword, il brand di beachwear originario di Pompei che ha proposto bikini, trikini e costumi interi dalle forme e colori molto estivi;
Sara Lubrano Gioielli con negozio a Vicoletto Belledonne a Chiaia, che realizza dei bellissimi gioielli Artigianali realizzati con l’antica lavorazione della cera persa in cui ogni gioello è unico, ogni forma è nuova ed ogni modello originale;
Tony’s Fur Sposa di Caserta che ha iniziato la sua attività con la vendita di pellicce per poi spostarsi al mondo della moda sposa con modelli pomposi e luccicanti come piacciono qui al Sud;
Pellicceria Grilli con le sue bellissime pellicce colorate;
You are u magentic di Salvatore Fonzo che ha ideato delle camicie senza bottoni ma con chiusura magnetica. La domanda che tutti ci siamo posti è stata: si mantengono? Lui ce l’ha dimostrato con un’esibizione di hip hop durante la quale i modelli hanno ballato, saltato e fatto capriole…senza mai far aprire le loro camicie!
L’idea è stata davvero molto bella e si spera che possa diventare un appuntamento annuale legato al mondo del fashion style italiano ed internazionale con l’ausilio di una fitta rete di operatori del settore, ovviamente con alcuni miglioramenti.
Infatti, non ho particolarmente gradito l’organizzazione dell’evento. Un ufficio stampa assente che non rispondeva alle email e che prima mi ha confermato l’accredito stampa per poi inviarmi il giorno prima dell’evento un comunicato con la dicitura “NO BLOGGER” informando che per le blogger sarebbero stati allestiti dei maxischermi all’esterno dai quali poter vedere le sfilate. Alle mie richieste di conferma accredito, il vuoto totale!
Beh, molto spesso si dimentica che i blogger non sono tutti uguali e non sono solo le ragazzine quindicenni che si scattano selfie, ma spesso sono appassionati del settore che hanno studiato moda, che scrivono per il proprio blog con la stessa dedizione con cui i giornalisti scrivono per le testate e che partecipano a molte sfilate per vedere i capi dal vivo e poterli così descrivere in modo accurato! Da un maxischermo non sarebbe certo stata la stessa cosa! Per fortuna ci hanno pensato i brand che sfilavano ad invitarci.
E, devo dire, che anche lì in loco si è confermata la pessima organizzazione!
Sedie disposte lungo la passerella tutte rivolte verso uno schermo e non nella classica disposizione da sfilata per vedere la passerella, nessuno ad accoglierci all’ingresso per comunicarci dove sederci e poi…. non hanno voluto le blogger ma hanno preferito sfilare con 3 file di sedie vuote, per giunta quelle centrali, le uniche in cui si vedeva la scalinata dal vivo e non da un monitor (e che potete vedere anche nelle mie foto)!
Beh, dopo aver visto ciò, da napoletana che ha sempre difeso Napoli e parlato bene di Napoli, questa volta posso solo dire che la Kyra Entertainment (gli organizzatori della fashion week) e Napoli, non erano ancora pronti per la Fashion Week!