Se siete in Campania e volete concedervi una giornata o un week end di relax all’aria aperta, gustando dell’ottimo cibo e godendo di un panorama mozzafiato e diverso dai soliti che siete abituati a vedere in cartolina, vi consiglio di dirigervi verso la Costiera Sorrentina, ma di fermarvi prima, all’altezza di Gragnano e di incamminarvi lungo i Monti Lattari (di cui vi ho già parlato in occasione del trekking) e fermarvi all‘Agriturismo Villa Palmentiello di Casola, immerso nel verde, per godere di una giornata di pace e relax. Vi ritroverete davanti il Vesuvio come non l’avete mai visto, dal versante opposto!
Io ci sono stata proprio ieri a pranzo in occasione del terzo dei 6 appuntamenti de “Le Signore ai Fornelli” organizzato dalla giornalista Laura Gambacorta, che prevede una volta al mese nelle cucine dell’agriturismo una Chef donna che preparerà un pranzo a tema.
Il tema di ieri era il cinghiale, piatto tipico toscano, motivo per cui l’ospite è stata la chef Toscana Marta Guerrini, titolare de “Il Quinto gusto” di Pistoia, persona umile e modesta, che ci ha fatto degustare un pranzo incentrato sul cinghiale e sui tanti prodotti dell’orto dell’agriturismo di proprietà di Ciro Polese. Ad affiancarla ai fornelli Maria Cannavacciuolo, cuoca residente e mamma di Ciro.
L’Agriturismo Villa Palmentiello è situato in uno degli angoli più belli del golfo di Napoli ed è vicino alla Costiera Sorrentina e Amalfitana, oltre all’ottima cucina, di cui ora vi parlerò nel dettagli, prevede anche la possibilità di pernottare in una delle 9 camere della struttura, per poter vivere la costiera Sorrentina dall’alto in una tipica casa colonica risalente al ‘500 totalmente ristrutturata che consente di offrire un’ospitalità familiare ed accogliente.
Il pranzo, è stato davvero squisito e prelibato. Il tocco toscano si è sentito dall’inizio alla fine, i quanto il cinghiale è stato preparato in piatti diversi con sapori diversi dai nostri tradizionali campani, ma davvero ottimi!
Siamo partiti dagli antipasti:
Crema di zucca con pancetta croccante, dal sapore molto delicato.
Crostone di pane casareccio con salsicce di cinghiale e friarielli. Non il classico salsicce e friarielli alla napoletana, ma più gustoso, in quanto il cinghiale ha reso il sapore più intenso e genuino.
Tagliere di affettati e formaggi con sottaceti della casa
Tagliatelle fresche al cacao con stracotto di cinghiale. Il primo piatto è stato una versa sorpresa. Appena servito, sono stata inebriata dal profumo del cacao, che però poi non ho avvertito dal punto di vista gustativo, in quanto è stato completamente assorbito dal sapore forte del cinghiale, cucinato divinamente.
Gnocchi di castagne al ragù bianco di cinghiale, davvero ottimi. Sapore molto simile a quello delle castagne lesse, ma dal tratto molto delicato e gourmet!
Cinghiale in dolce e forte (ricetta Artusi) con polenta garfagnina e Patate agli aromi. Servito in una tazza ricoperta, quasi come se fosse un panettone, è stata la vera novità di tutto il pranzo. Il cinghiale è stato cotto con cioccolata fondente, canditi, uvetta e pinoli oltre che ad un tocco di peperoncino, lasciando quel retrogusto misto tra dolce e piccante davvero insolito.
In abbinamento Polenta otto file coltivata in Garfagnana con cereali antichi macinata a pietre.
Torta di mele tiepida con crema, chiacchiere e sanguinaccio con pinoli (ricetta un pò diversa dal nostro sanguinaccio napoletano)
Tutti i piatti sono stati accompagnati dai vini dell’azienda umbra Castello delle Regine:
Poggio delle Regine Sangiovese Umbria Igt 2013 Castello delle Regine
Rosso di Podernovo Umbria Igt 2011 Castello delle Regine
Merlot Umbria Igt 2005 Castello delle Regine
L’intero ciclo di appuntamenti vede come partner per la pasta il Pastificio dei Campi della vicina Gragnano e per l’olio extravergine di oliva l’azienda agricola salernitana Madonna dell’Olivo.