Anche quest’anno, per il terzo anno consecutivo, ho fatto parte del social media team di BTO, la borsa del turismo online che si svolge a Firenze alla Stazione Leopolda.

BTO non è una classica fiera del turismo, ma è più un modo per aggiornarsi sul mondo del turismo, alla luce delle trasformazioni che stanno avvenendo repentinamente a causa delle nuove tecnologie e dell’intelligenza artificiale.

E’ quindi un ottimo modo per capire in che modo l’intelligenza artificiale possa essere di aiuto e supporto al mondo del turismo.

Ma perchè è importante partecipare a eventi del genere?

Sicuramente per essere sempre aggiornati sull’andamento delle nuove tecnologie e capire come sfruttarle a nostro vantaggio. In secondo luogo, per fare networking.

Ogni anno in BTO ho l’occasione per reincontare vecchi partner, conoscerne di nuovi e stringere nuovi accordi e collaborazioni.

E’ quindi un ottimo modo per essere sempre sul pezzo e migliorarsi.

Ma com’è stata questa edizione BTO 2024?

L’appuntamento ha avuto come tema centrale la ricerca dell’equilibrio tra Intelligenza Artificiale e valore umano, offrendo una panoramica unica sui trend e le innovazioni del settore. Con un programma articolato in 90 panel, distribuiti su sei hall, e la partecipazione di oltre 300 speaker internazionali, l’evento ha coinvolto esperti della travel industry, università e aziende leader, sotto la direzione scientifica di Francesco Tapinassi. L’appuntamento è già fissato per il 2025, nuovamente a Firenze.

Il boom del travel online

Durante BTO, Phocuswright ha presentato dati esclusivi che confermano la crescita costante del settore turistico online. Nel 2023, le prenotazioni globali hanno raggiunto i 722 miliardi di dollari, con un tasso di crescita previsto tra il 6% e il 9% all’anno. Questo trend è trainato dalla crescente digitalizzazione: la penetrazione del digitale, pari al 29% nel 2019, si prevede raggiungerà il 65% entro il 2026. Tuttavia, come ha sottolineato Davide Rota, CEO di Tiscali, la digitalizzazione porta con sé anche rischi legati agli attacchi informatici, che colpiscono in particolare le piccole realtà come studi professionali e strutture ricettive. Per affrontare queste sfide, è essenziale investire di più nella sicurezza informatica, spesso trascurata rispetto a quella fisica.

Sport e turismo: opportunità per il territorio

Il secondo giorno di BTO ha acceso i riflettori sull’impatto economico dei grandi eventi sportivi. Secondo i dati presentati da The Data Appeal Company, eventi come le Nitto ATP Finals a Torino e il GP di Formula 1 di Imola generano incrementi significativi nei prezzi delle strutture alberghiere e attraggono una crescente presenza internazionale. Parallelamente, il Ministero degli Affari Esteri ha lanciato la Diplomazia Sportiva, una nuova strategia per valorizzare lo sport come leva di promozione economica e culturale dell’Italia.

Enoturismo: tra sfide e innovazione

Un altro settore in evidenza è stato l’enoturismo, che nel 2023 ha registrato una crescita del 18% e prevede un incremento annuo del 12,9% nei prossimi cinque anni. Tuttavia, secondo un’indagine presentata da Wine Tourism Hub, il comparto soffre di una carenza di competenze e risorse adeguate. La digitalizzazione e l’Intelligenza Artificiale possono rappresentare una soluzione: il 40% degli enoturisti italiani desidera utilizzare l’AI per pianificare viaggi enogastronomici, mentre il 38% la considera utile per scoprire esperienze sostenibili. Inoltre, il 30% delle cantine italiane valuta l’adozione di tecnologie di AI per migliorare la sostenibilità e l’efficienza produttiva.

Turismo sostenibile: una leva per il futuro

La sostenibilità è stata un tema trasversale dell’evento. Secondo un’indagine di Booking.com, l’83% dei viaggiatori considera importante viaggiare in modo sostenibile, e il 75% prevede di adottare comportamenti green entro il 2025. App e alloggi sostenibili sono tra le soluzioni più apprezzate. Un esempio virtuoso è il Costa Rica, che sta ridefinendo il proprio modello turistico per ridurre l’impatto ambientale.

La Toscana protagonista

La Toscana ha avuto un ruolo di primo piano a BTO. Il progetto “Aromi d’Italia”, promosso dal Ministero del Turismo e dalla Regione Toscana, ha esplorato i profumi delle cucine regionali italiane come elemento di valorizzazione culturale. In parallelo, sono stati presentati casi di innovazione tecnologica nei borghi e nelle aree interne, come il piccolo smart village di Sellia in Calabria e progetti di digitalizzazione delle imprese turistiche toscane, illustrati dall’assessore regionale Stefano Ciuoffo.

Aeroporti e start-up: innovazione al servizio dei viaggiatori

Il settore dei trasporti, in particolare quello aereo, ha evidenziato l’importanza della digitalizzazione per migliorare sicurezza ed esperienza passeggeri. Floriana Chiarello di Aeroporti di Roma ha presentato sistemi innovativi basati sull’AI, come telecamere intelligenti per il controllo delle piste e strumenti avanzati per l’analisi dei bagagli.

Tra le start-up presenti, spiccano Rebyu, che utilizza l’AI per rispondere alle recensioni in modo personalizzato, e Brainy, un software di Revenue Management System che ottimizza in tempo reale i prezzi delle strutture ricettive. Interessante anche il progetto PAr-Tec, che propone un sommelier virtuale per ristoranti e cantine, capace di suggerire abbinamenti cibo-vino grazie all’AI.

Uno sguardo al futuro

La 16ª edizione di BTO ha dimostrato come Intelligenza Artificiale, sostenibilità e innovazione possano trasformare il settore turistico, offrendo opportunità inedite per aziende e territori. L’appuntamento al 2025 lascia grandi aspettative per il futuro di un’industria in continua evoluzione.

Quali nuovi insegnamenti mi ha lasciato?

Io ho seguito principalmente i panel su destination e social media, apprendendo molte nozioni interessanti.

Sicuramente l’intelligenza artificiale va usata con cautela poichè può portare ad alcuni rischi, primo tra tutti l’impatto sulla privacy, dato che la profilazione dei dati avviene in maniera automatica. Ma può rappresentare anche una grande opportunità.

Che tante strategie di comunicazione si concentrano sulle grandi città, ma invece la maggior parte degli italiani vive in piccoli paesini e spesso le due Italie non coincidono.

Che il marketing ha un impatto molto importante su una destinazione e sulla percezione della stessa al pubblico.

Che le strategie sul turismo sono strategie silenti e a lungo termine e non acquisti d’impulso, motivo per cui vanno pianificate e studiate strategicamente.

Che non si può prevedere la viralità di un contenuto, ma si può aumentare la probabilità che vengano condivisi con contenuti ben costruiti e rilevanti.

Ed anche com’è cambiato il mondo dell’influencer marketing dopo il pandoro gate.

Insomma, tanti spunti interessanti su cui riflettere.