E finalmente si avvicina il giorno del Palio…cavalli impazziti, sventolio di bandiere, colori, passione, urla e pianto, delusione ed esaltazione, sventola il cencio, il Drappellone del Palio dell’Assunta, il premio ambito dalle 10 contrade, la gente grida, si butta sotto gli zoccoli dei cavalli, si abbraccia ma anche piange, è Siena e la sua gente e il Palio appartiene a Siena e ai Senesi ma soprattutto al mondo.
Da tradizione viene scelto un artista internazionale e quest’anno è la terra, come dice il Sindaco Valentini, l’immagine canonica nell’anno dell’Expo, ed è stata scelta una artista che della terra ha fatto la sua poesia, del vino, dei frutti, materna e nobile, Elisabetta Rogai che, allo svelare del Drappellone nel Palazzo Comunale, il 10 agosto, alla presenza del Sindaco Valentini e di tutte le autorità.
Nasce una Linea disegnata dall’orafo Simone Mencherini, la linea Elisabetta Rogai by Simone Mencherini, e, in cantiere, la seconda, la “Linea Vite”, dal vino, rosso e sanguigno, “poesia della terra”, EnoArte…..l’arte di dipingere con il vino, la seconda linea che sarà presentata alla festa dell’Uva all’Impruneta il 26 settembre alla Fornace Mital della Famiglia Mariani.
Incontro d’arte, creatività pura ma anche artigianato, lavoro di mani, le mani artigiane che tutto il mondo ci invidia, le Botteghe, i maestri d’arte di Firenze…
Simone Mencherini, cosa vuol dire artigiano ai giorni d’oggi?
Artigiano vuol dire mani e cervello, la tecnica viene dopo, ma prima di tutto far fare alle mani quello che il cervello pensa, crea, decide, sogna…E poi, successivamente, si pensa alla ricerca del materiale migliore, le pietre, tutto il mondo del materiale che ruota intorno al gioiello finito.
Parlare dei maestri artigiani e delle Botteghe vuol dire parlare di Firenze che è da sempre la scuola di pensiero dei maestri d’arte, che sono nati qui, in tutti i settori: dall’arte, nascevano le “botteghe” del Rinascimento, fucine
inesauribili di genio, Verrocchio, Botticelli, Ghirlandaio, Leonardo, Cellini – botteghe di tutti i settori, oreficeria, argentieri, l’arte del restauro, i corniciai, gli impagliatori, la pelletteria, questa arte risalente addirittura al ‘300, e oggi finalmente abbiamo le scuole di formazione, i vecchi artigiani, I maestri d’arte che insegnano ai giovani, è tutto un mondo di “cultura” del lavoro, il nostro artigianato unico ed esclusivo, l’alta qualità che tutto il mondo ci invidia; anzi, le scuole di formazione che diventano attualmente centri dove si preserva e si rinnova
la cultura legata al mondo dell’artigianato, che oggi suscita paradossalmente molta più attenzione all’estero piuttosto che in Italia. Il lavoro fatto fino ad oggi non potrebbe sopravvivere senza dei giovani capaci di interpretare e rinnovare questa filosofia del Made in Italy. Mentre all’estero è considerato sempre più un onore imparare a realizzare un oggetto destinato a durare nel tempo, in Italia il “glamour” dell’artigianato è ancora tutto da riscoprire.
Parlare dei maestri artigiani e delle Botteghe vuol dire parlare di Firenze che è da sempre la scuola di pensiero dei maestri d’arte, che sono nati qui, in tutti i settori: dall’arte, nascevano le “botteghe” del Rinascimento, fucine
inesauribili di genio, Verrocchio, Botticelli, Ghirlandaio, Leonardo, Cellini – botteghe di tutti i settori, oreficeria, argentieri, l’arte del restauro, i corniciai, gli impagliatori, la pelletteria, questa arte risalente addirittura al ‘300, e oggi finalmente abbiamo le scuole di formazione, i vecchi artigiani, I maestri d’arte che insegnano ai giovani, è tutto un mondo di “cultura” del lavoro, il nostro artigianato unico ed esclusivo, l’alta qualità che tutto il mondo ci invidia; anzi, le scuole di formazione che diventano attualmente centri dove si preserva e si rinnova
la cultura legata al mondo dell’artigianato, che oggi suscita paradossalmente molta più attenzione all’estero piuttosto che in Italia. Il lavoro fatto fino ad oggi non potrebbe sopravvivere senza dei giovani capaci di interpretare e rinnovare questa filosofia del Made in Italy. Mentre all’estero è considerato sempre più un onore imparare a realizzare un oggetto destinato a durare nel tempo, in Italia il “glamour” dell’artigianato è ancora tutto da riscoprire.
E l’incontro con Elisabetta Rogai?
Mi è sembrato un incontro magico con questa artista fiorentina ed internazionale, impegnata nel Palio di Siena, che mi ha chiamato per il suo evento nel Cortile di Michelozzo, il saluto della Città di Firenze all’artista che ha avuto l’incarico di dipingere il Drappellone del Palio dell’Assunta; è una grande artista e donna eccezionale che mi ha ispirato fortemente, abbiamo creato una sorta di partnership, l’emozione di lavorare insieme, nasce la linea
Elisabetta Rogai by Simone Mencherini…..due artigiani di lusso, il prodigio delle nostre mani insieme….
Elisabetta Rogai by Simone Mencherini…..due artigiani di lusso, il prodigio delle nostre mani insieme….