Come sapete, quest’anno ricorre il 500enario dalla morte del grande genio Leonardo Da Vinci.
Sono tanti gli eventi organizzati per ricordare il grande genio italiano ma, sapete che Leonardo ha vissuto tanti anni a Milano ed è proprio a Milano che è possibile fare un tour tra i luoghi più emblematici di Leonardo Da Vinci?
Uno di questi è la vigna di Leonardo, alla quale si accede dalla quattrocentesca Casa degli Atellani in Corso Magenta.
Questa vigna, vinificata in Malvasia bianca, fu regalata a Leonardo Da Vinci da Ludovico il Moro, duca di Milano nel 1498, quando Leonardo, all’età di 30 anni raggiunse Milano alla corte di Ludovico Maria Sforza detto il Moro, con l’incarico di dipingere un’Ultima Cena nel refettorio di Santa Maria delle Grazie. Nel 1498 Ludovico concede a Leonardo la proprietà di una vigna di circa 16 pertiche.
Intorno ad essa corrono numerose leggende che coinvolgono il genio, le sue opere ed i suoi seguaci.
Infatti, anche se Leonardo lasció Milano solo due anni dopo, nel 1500, non smise mai di occuparsi della sua vigna: la riconquistó quando i Francesi gliela confischeranno e in punto di morte, nel 1519, la citó nel testamento, lasciandone una parte a un servitore e un’altra parte proprio al Salaì.
La vigna di Leonardo, rimasta abbandonata per anni, è rinata a nuova vita nel 2015 con Expo 2015, per volontà della Fondazione Portaluppi e degli attuali proprietari di casa degli Atellani, grazie agli studi dell’enologo Luca Maroni e al contributo decisivo dell’Università degli Studi di Milano, riportandola agli antichi albori, nel rispetto dei filari e del vitigno originari.
Oggi è possibile visitarla insieme alla bellissima casa degli Atellani, nella quale ci sono ancora gli arredi originali e le pareti affrescate.
Io l’ho visitata a giugno con le guide turistiche di eGuideXperience e mi è piaciuta davvero molto.
Se siete a Milano, approfittare del 500enario dalla morte di Leonardo per andare a visitarla!
Potete prenotare anche voi la visita con eGuideXperience ed ascoltare gli interessanti aneddoti che sapranno raccontarvi.