Dal 18 settembre al 1 ottobre i negozi Lush di 14 paesi d’Europa uniranno le loro forze a quelle di War On Want, un’associazione che lotta in difesa della giustizia e dei diritti umani, e al movimento Climate Revolution di Vivienne Westwood per dire no al TTIP, Partenariato Transatlantico per il commercio e gli investimenti, ossia un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziazione tra gli Stati Uniti e l’Europa, il cui obiettivo è quello
di abbattere le barriere attualmente presenti, per favorire il vantaggio economico dei potenti, a discapito dei diritti delle persone e della salvaguardia del pianeta.
di abbattere le barriere attualmente presenti, per favorire il vantaggio economico dei potenti, a discapito dei diritti delle persone e della salvaguardia del pianeta.
Nel corso della campagna #NOTTIP, 276 negozi Lush in tutta Europa venderanno Dirty Deal Showder, un detergente da doccia in polvere in edizione limitata racchiuso in una speciale confezione disegnata in esclusiva dalla stilista Vivienne Westwood, da sempre molto attiva sulle battaglie ecologiche per denunciare gli effetti del cambiamento climatico e dell’eccessivo consumismo. Tutti i profitti raccolti dalla vendita di Dirty Deal Showder finanzieranno piccole associazioni in Europa che lottano contro il TTIP.
In concomitanza con la VFNO, martedì 22 settembre il comitato della Campagna Stop TTIP Italia è intervenuto all’evento #NoTTIP nello store Lush di via Torino per rispondere alle domande relative all’accordo. Essendo a Milano, per la Fashion week, ho potuto partecipare all’incontro, intervistare personalmente il comitato contro il TTIP e testare il nuovo detergente Lush Dirty Deal Showder disegnato da Vivienne Westwood.
Elena Mazzoni, portavoce della Campagna Stop TTIP Italia, ha dichiarato: “Accogliamo favorevolmente l’invito di Lush per questa giornata informativa. Questa sinergia ci permette di portare alla luce tematiche, spesso oscurate dagli organi di informazione, ma di vitale importanza per la vita quotidiana di tutti i cittadini italiani ed europei. Il TTIP è una minaccia concreta e pervasiva che potrebbe stravolgere l’intera architettura democratica che regge i nostri diritti.
Il trattato di libero scambio fra Stati Uniti ed Unione europea mette a rischio la salute, la sicurezza alimentare, il mondo del lavoro e la qualità dell’ambiente.”
Vivienne Westwood commenta: “Il TTIP è un accordo che darà ai potenti un potere sconfinato, persino maggiore di quello degli stessi governi. È un accordo contro le persone che mira a incrementare i profitti per pochi, senza tener conto dell’interesse comune. È una mancanza di rispetto non solo verso le persone, ma anche verso il nostro stesso pianeta.”
Il trattato di libero scambio fra Stati Uniti ed Unione europea mette a rischio la salute, la sicurezza alimentare, il mondo del lavoro e la qualità dell’ambiente.”
Vivienne Westwood commenta: “Il TTIP è un accordo che darà ai potenti un potere sconfinato, persino maggiore di quello degli stessi governi. È un accordo contro le persone che mira a incrementare i profitti per pochi, senza tener conto dell’interesse comune. È una mancanza di rispetto non solo verso le persone, ma anche verso il nostro stesso pianeta.”
John Hilary, Direttore Esecutivo di War On Want aggiunge: “Più informazioni si apprendono sul TTIP, più si rimane indignati. TTIP è una minaccia per il lavoro, i servizi pubblici, la sicurezza del cibo, gli standard ambientali e la nostra stessa democrazia. War On Want non vede l’ora di unire le proprie forze ai 276 negozi Lush in tutta Europa nella battaglia contro questo nocivo accordo commerciale. Più di 2.5 milioni di cittadini europei hanno firmato una petizione per dire no al TTIP e i prossimi mesi saranno fondamentali dal momento che i negoziatori stanno cercando di accelerare le trattative di questo pericoloso accordo che metterà i diritti delle compagnie multinazionali davanti ai diritti delle persone e del nostro pianeta. La campagna contro il TTIP è uno dei momenti più accesi che abbiamo vissuto negli ultimi anni e sono sicuro che insieme a Lush e altri gruppi, potremo sconfiggere questa minaccia.”
Che cos’è il TTIP?
Il TTIP, letteralmente Partenariato transatlantico per il commercio e gli investimenti, è un accordo commerciale di libero scambio in corso di negoziato dal 2013 tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America.
Il TTIP è un accordo strutturato dal business per il business. Questo significa che il TTIP difenderà i diritti delle compagnie multinazionali più di quelli umani e del nostro pianeta, mirando unicamente al profitto dei potenti.
In relazione alle stime ufficiali, il TTIP metterà a repentaglio almeno 1 milione di posti di lavoro e indebolirà i servizi pubblici. Minaccerà inoltre la sicurezza alimentare e influirà su una deregolamentazione relativa all’area chimica. Porterà a un aumento del consumo, della produzione e del trasferimento di merci a livello internazionale, intensificando anche la pressione nociva sull’ambiente.
Il Dirty Deal – Detergente da doccia in polvere €16.50 Una doccia fredda per i diritti
Il fresco e rivoluzionario Dirty Deal Showder è un detergente da doccia in polvere in edizione limitata alla fragranza di olii essenziali di rosa e bergamotto. L’accattivante design del packaging è stato creato da Vivienne Westwood e Climate Revolution.
Il fresco e rivoluzionario Dirty Deal Showder è un detergente da doccia in polvere in edizione limitata alla fragranza di olii essenziali di rosa e bergamotto. L’accattivante design del packaging è stato creato da Vivienne Westwood e Climate Revolution.
Come si usa: versarne una generosa dose nella mano, aggiungere acqua e osservare con stupore la schiuma densa e ricca abbastanza per pulire i loschi piani dei governi e lasciare la pelle con un fresco profumo di rivoluzione.
Vivienne Westwood – Climate Revolution
Vivienne Westwood ha sempre usato le sue collezioni e le sue sfilate come una vetrina per mostrare il suo attivismo positivo e ha trascorso numerosi anni comunicando senza sosta gli effetti del cambiamento climatico e dell’eccessivo consumismo attirando l’attenzione internazionale sulle battaglie ecologiche. Vivienne paragona questa situazione disperata a una battaglia: “E’ una guerra per l’esistenza della razza umana e del pianeta. L’arma più importante che abbiamo è l’opinione pubblica: andare nelle gallerie d’arte, iniziare a comprendere il mondo in cui viviamo. Sei un combattente per la libertà non appena inizi a farlo.”
Vivienne è membro del consiglio di amministrazione dell’associazione per i diritti umani Liberty e, più recentemente, è stata nominata Patron of Reprieve. Ha condotto numerose campagne negli anni per la liberazione di Leonard Peltier ed è attivista anche di Amnesty International. Vivienne non è appassionata solo di diritti umani, ma anche di ambiente e supporta attivamente Cool Earth, nei loro sforzi per salvare la foresta pluviale e fermare il cambiamento climatico; tra gli altri, supporta anche Justice Foundation and Friends of the Earth. Vivienne è anche ambasciatrice di Green Peace e nel 2013 ha disegnato il logo “Save the Artic”; nel 2015 ha lanciato una campagna globale per interrompere la perforazione e la pesca in quell’area.
Vivienne Westwood ha sempre usato le sue collezioni e le sue sfilate come una vetrina per mostrare il suo attivismo positivo e ha trascorso numerosi anni comunicando senza sosta gli effetti del cambiamento climatico e dell’eccessivo consumismo attirando l’attenzione internazionale sulle battaglie ecologiche. Vivienne paragona questa situazione disperata a una battaglia: “E’ una guerra per l’esistenza della razza umana e del pianeta. L’arma più importante che abbiamo è l’opinione pubblica: andare nelle gallerie d’arte, iniziare a comprendere il mondo in cui viviamo. Sei un combattente per la libertà non appena inizi a farlo.”
Vivienne è membro del consiglio di amministrazione dell’associazione per i diritti umani Liberty e, più recentemente, è stata nominata Patron of Reprieve. Ha condotto numerose campagne negli anni per la liberazione di Leonard Peltier ed è attivista anche di Amnesty International. Vivienne non è appassionata solo di diritti umani, ma anche di ambiente e supporta attivamente Cool Earth, nei loro sforzi per salvare la foresta pluviale e fermare il cambiamento climatico; tra gli altri, supporta anche Justice Foundation and Friends of the Earth. Vivienne è anche ambasciatrice di Green Peace e nel 2013 ha disegnato il logo “Save the Artic”; nel 2015 ha lanciato una campagna globale per interrompere la perforazione e la pesca in quell’area.
Questa è la seconda campagna che Vivienne Westwood conduce con Lush. Nel 2013, Vivienne Westwood ha disegnato un furoshiki in edizione limitata 100% cotone organico da vendere nei negozi Lush di tutto il mondo. I profitti ricavati sono stati devoluti a supporto di associazioni benefiche e attività anti-fracking.
Stop TTIP Italia
La Campagna Stop TTIP Italia nasce nel febbraio 2014 per coordinare organizzazioni, reti, realtà e territori che si oppongono all’approvazione del Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti (TTIP). Ad oggi, hanno aderito al network circa 300 organizzazioni, movimenti e associazioni in tutte le regioni italiane. Si sono formati 60 tra comitati e contatti locali che presidiano i territori organizzando iniziative pubbliche. La Campagna ha prodotto anche un testo di mozione presentato e approvato dai Consigli di circa 50 fra Comuni, province e Regioni. Adottando la risoluzione di Stop TTIP Italia, questi territori si sono dichiarati “TTIP Free Zones”. Nell’elenco spiccano Regioni come Lombardia e Toscana, Comuni come Milano, Ancona, Livorno, Modena e Ferrara, oltre a due municipi di Roma. Il fronte del no si estende anche tra i cittadini, che in 65 mila hanno firmato la petizione europea per fermare i negoziati sul TTIP, contribuendo alla straordinaria partecipazione in tutto il continente che ha portato a raggiungere i 2.7 milioni di adesioni.
Per dire no ad un abbassamento degli standard di qualità della vita, dal 10 al 17 ottobre avrà luogo una settimana di mobilitazione in tutta Italia ed Europa. La società civile si riunirà in centinaia di piazze del continente per chiedere uno stop ai negoziati. Decine le iniziative programmate in Italia.
Per dire no ad un abbassamento degli standard di qualità della vita, dal 10 al 17 ottobre avrà luogo una settimana di mobilitazione in tutta Italia ed Europa. La società civile si riunirà in centinaia di piazze del continente per chiedere uno stop ai negoziati. Decine le iniziative programmate in Italia.