C’è chi dice che il blogging sta morendo, sostituito sempre di più dai social network e chi invece, che si sta semplicemente evolvendo.
Io sono della seconda idea. Sicuramente nel futuro il blog continuerà ad esistere perché l’uomo ha da sempre l’esigenza di scrivere, raccontare e raccontarsi. Dai disegni nelle caverne dell’uomo primitivo, ai diari segreti di quando eravamo bambine fino poi ad arrivare a MySpace, la prima forma di blogging ed ai blog attuali su wordpress e blogspot.
I primi blog sono nati come diari personali sul web su piattaforme come MySpace per esprimere le proprie opinioni ed inizialmente il blogger era preso poco in considerazione. Poi man mano il web è diventato sempre più importante e, di pari passo con il passaggio dei giornali dal cartaceo all’online, si è iniziato a dare sempre più peso anche ai blog come fonte di informazioni ed i blogger sono diventati sempre più rilevanti per la veicolazione dei contenuti al punto che i primi blogger sono man mano diventati dei veri e propri influencer in grado di influenzare le masse con il loro pensiero ed i loro acquisti, diventando spesso più seguiti anche degli stessi magazine.
Il blogging è diventato così un nuovo modo di comunicare, al punto che ogni azienda o libero professionista, dovrebbe avere un suo spazio online nel quale raccontarsi e far emergere la storia che c’è dietro al brand, utilizzando la tecnica dello storytelling.
Da sempre le persone amano raccontare e ascoltare storie perché attirano l’attenzione, creano empatia, permettono di coltivare rapporti. E i buoni rapporti stanno alla base di tutto.
Negli ultimi anni, però, vediamo un cambiamento in corso in cui la scrittura sta passando in secondo piano per lasciare spazio prima alle foto e le immagini, in quanto più immediate ed in grado di creare subito delle emozioni più immediate ed impattanti, per poi evolvere sempre più verso i video. Basti pensare a Snapchat, Instagram Stories e le dirette su Facebook, che sono ormai delle forme di blogging dirette ed istantanee in grado di produrre emozioni più velocemente del testo scritto. Raccontare con le immagini in movimento permette di esprimere concetti, anche molto complessi, con molta più facilità rispetto ad un blog post. Sul web, molto spesso, le persone non hanno voglia o tempo di soffermarsi nella lettura, mentre restano volentieri assorti nella visione di un buon video, anche quando questo dura molto più del tempo di lettura di un post testuale.
Io credo che nel futuro ci si orienterà sempre più in questa direzione, verso i v-log ed i video live, con la differenza che i video prodotti e pubblicati non spariranno dopo 24 ore, ma resteranno in rete proprio come gli articoli di un blog.
>