Come sapete sono tornata da poco dal mio ultimo viaggio in Tunisia: 4 giorni a Djerba in un bellissimo villaggio 4 stelle dal quale mi sono allungata fino a Sud nel deserto del Sahara passando per Matmata e Medenine ed ho trascorso un giorno a Tunisi tra i meravigliosi colori della Medina. Non è il primo viaggio che faccio in Tunisia nell’ultimo anno, ma ci sono stata due volte anche nei mesi di marzo ed aprile dell’anno scorso girando Tunisi ed i suoi dintorni (Sidi Bou Said, Cartagine ed Hammamet) e partecipando al pellegrinaggio della Ghriba a Djerba.
Ciò che però mi sento chiedere sempre più spesso è: “Ma la Tunisia non è pericolosa?”, “Non hai paura di andarci?”.
Ho deciso quindi di scrivere questo post per rispondere a tutte le vostre domande, sempre le stesse.
No, non penso che la Tunisia sia al momento pericolosa. O perlomeno, né più né meno di qualsiasi altro paese al mondo. Ho avuto modo di girarla, viverla, confrontarmi e stare a contatto con i tunisini ed in nessun momento ho avvertito un senso di pericolo.
Certo, visitare il Museo del Bardo e vedere i segni dei proiettili sui vetri infrangibili mi ha suscitato un certo effetto, ma poi ho avuto modo di girarla e viverla in totale tranquillità. Ho bevuto il the alla menta nella Medina di Tunisi con amici, sono andata a ballare in taxi al Sinbad in pieno centro di Tunisi con altri amici e devo dire che ho trovato la situazione abbastanza sicura. Anzi, al ritorno in hotel dalla discoteca, in piena mattinata (erano circa le 4,30 del mattino) il concierge dell’hotel, prima di farci entrare, ha controllato bagagliaio del taxi e fatto dei controlli magnetici tutto intorno all’auto, a dimostrazione di quanto ci tengono alla sicurezza.
Lo stesso ho avvertito a Djerba.
Come vi ho detto ci sono stata due volte nell’ultimo anno: ad aprile 2016 ed ad aprile 2017 ed in entrambe le situazioni ho notato numerosi ed accurati controlli, cosa che, ahimè, non avviene sempre nei paesi europei. C’erano posti di blocco in quasi ogni piazza principale e per entrare in ogni chiesa, museo o luogo d’interesse, esattamente come in Egitto, bisogna far passare borse e zaini sotto i metal detector. Anche a Djerba, al ritorno in hotel con il taxi, ci sono stati dei controlli ai bagagliai e sotto l’auto per verificare eventuali anomalie, indipendentemente dal se sia giorno o notte.
Da Djerba sono partita in jeep 4×4 per il deserto ed in ogni tappa ho riscontrato affetto e calore nei confronti di noi italiani. Sia nella medina di Houmt Souk che sulla spiaggia di Djerba che nei paesini berberi di Matmata e Medenine non facevano altro che ripeterci che sono 4 anni che non vedono gli Italiani a Djerba e che loro vogliono molto bene a noi italiani perché abbiamo sempre adottato una politica di accoglienza nei confronti degli emigranti tunisini e ci considerano quasi come fratelli.
E poi, una cosa che ho riscontrato, è che erroneamente noi italiani tendiamo a pensare alla Tunisia come un paese esclusivamente musulmano. Invece, la Tunisia è un paese laico e molto simile al nostro (almeno al sud Italia: per intenderci, la Medina di Tunisi non è molto diversa dalla Pignasecca a Napoli). Lì convivono in modo pacifico cristiani, ebrei e musulmani.
A Djerba c’è poi la più grande comunità Ebraica e la seconda sinagoga del mondo dopo Gerusalemme, meta di pellegrinaggio annuale da parte degli ebrei di tutto il mondo.
Inoltre, parlando sia con la direttrice dell’Ente del Turismo del Sud della Tunisia che con le guide che ci hanno accompagnato nel tour nel deserto, ho avuto modo di scoprire che Djerba è un’isola che vive quasi a sé rispetto al resto della Tunisia. Mi hanno detto, per esempio, che gli Djerbini si definiscono Djerbini e non Tunisini e che restano fuori da quasi tutte le problematiche politiche del paese. Anche durante il periodo della primavera araba, mi hanno detto che loro l’hanno vista solo in televisione (esattamente come noi in Italia) e che a Djerba non c’è stato nessuno scontro, ma al contrario la vita ha continuato a scorrere come se nulla fosse.
Purtroppo, dopo gli attentati al Bardo e sulla spiaggia di Sousse (dove sono stata in vacanza nel lontano 2005) il turismo è drasticamente calato. La Medina di Tunisi era semi deserta, molti negozi avevano le saracinesche abbassate e tutto ciò mi ha fatto grande tristezza. Di turisti a Tunisi nemmeno l’ombra. a Djerba, invece, solo russi.
Parlando con la direttrice del turismo del sud della Tunisia, mi ha detto che questo è dovuto anche al fatto che sono diminuiti i collegamenti dall’Italia con la Tunisia.
Situazione che, per fortuna, quest’anno sta cambiando.
Quest’anno si aspettano un incremento di arrivi internazionali di almeno 30% rispetto al 2016 come ha affermato il Ministro del Turismo Selma Elloumi Rekik in occasione della TTG e della BIT dichiarando che dopo un 2015 e una prima parte del 2016 sicuramente difficili da giugno 2016 si è registrata una ripresa, confermata nei primi tre mesi del 2017, con un aumento superiore al 30% degli ingressi turistici, grazie in particolare alle positive performance di mercati tradizionali come Francia e Spagna. Per l’anno in corso le previsioni indicano un numero di turisti pari a 6,5 milioni.
Souheil Chaabani, direttore per l’Italia dell’Ente nazionale tunisino per il turismo, in occasione della BMT di Napoli affermando che la Tunisia «vanta un prezioso legame con il mercato turistico italiano. La Tunisia è una destinazione perfetta per le vacanze estive per le sue spiagge e il suo sole; tuttavia, grazie al clima mite e alla vicinanza con l’Italia, vanta un prodotto eccezionale per tutto l’anno. In questa stagione in Tunisia è possibile scoprire ancora un deserto unico al mondo e un panorama eccezionale fatto di dune e oasi, senza dimenticare la talassoterapia, per la quale la Tunisia è classificata seconda al mondo, e la ricchezza culturale del Paese. E’ tuttavia il momento per pregustare una vacanza balneare lasciandosi accarezzare dal sole primaverile e godersi passeggiate lungo le spiagge bianche e sabbiose.
Molti sono i festival culturali che arricchiranno la stagione in Tunisia a partire dal festival internazionale del Jazz che si terrà a Cartagine dal 31 marzo al 9 aprile, e diversi festival musicali estivi tra cui il classico appuntamento con il Festival del Jazz a Tabarka. A questo si aggiunge un’offerta alberghiera di altissimo livello, con un ottimo rapporto qualità/prezzo, da sempre uno dei punti di forza dell’offerta turistica del Paese».
La Tunisia sta investendo davvero tanto nella sicurezza del Paese e si vede. Al ritorno da Djerba nello scalo a Tunisi ho aspettato quasi un’ora che uscissero le valigie e, quando sono tornata in Italia, ho notato che la mia valigia era stata aperta: tutti i borselli avevano le cerniere aperte ed i vestiti non erano nell’ordine maniacale in cui li avevo posizionati. Eppure non mancava nulla, nemmeno la borsa firmata da € 500,00 che avevo in valigia. L’avevano aperta per controlli di sicurezza senza toccare nulla.
Ovviamente, prima di partire per un qualsiasi viaggio, il mio consiglio è di iscrivervi sempre sul sito “Viaggiare Sicuri” e “Dove siamo nel mondo” indipendentemente dalla destinazione, in modo tale da poter ricevere eventuali breaking news ed essere informati e rintracciati in caso di pericolo o difficoltà. Io lo faccio sempre, anche quando mi muovo per l’Europa.
Come ripeto sempre, ormai al giorno non c’è un solo posto al mondo dove possiamo ritenerci completamente al sicuro, ma ciò non vuole dire smettere di viaggiare. Ma vuol dire essere consapevoli del contesto che si va ad affrontare.
Non dimenticatevi, poi, di stipulare sempre un’assicurazione da viaggio prima di partire. Io, per ogni viaggio ho l’assicurazione “Viaggi Nostop Vacanza” di Europ Assistance che mi garantisce ovunque nel mondo assistenza sanitaria in viaggio 24 ore su 24 con copertura integrale di tutti i costi senza limiti di massimali, copertura spese mediche, ospedaliere e farmaceutiche in caso di malattia o infortunio, protezione del bagaglio e degli effetti personali, in caso di furto e incendio o disguidi con il vettore.
A Tunisi, vi consiglio di pernottare all’Hotel Regency nel quartiere Gammarth.