Avete mai assistito al vero carnevale tirolese in Tirolo? Se la risposta è negativa, vi consiglio assolutamente di farlo perché è uno spettacolo del tutto particolare che si svolge solo ogni 4 anni ed è sicuramente uno dei tanti motivi per visitare il Tirolo in inverno. La sua rappresentazione, del tutto simbolica, prevede la presentazione di maschere particolari che simboleggiano la fine dell’inverno.
Gli Spiegeltuxer, i Melcher e i Weißer come simboli della primavera ed estate, e gli Zottler, gli Zaggler, i Klötzler e le streghe come rappresentanti dell’autunno e dell’inverno sono le figure principali dei Muller e Matschgerer nei cinque paesi di Mühlau, Arzl, Rum, Thaur e Absam intorno a Innsbruck. Feroci e furiosi passano per le strade e i locali, tutti con i passi, le danze e le figure severamente prescritti. Un colpo sulla spalle dai Muller o Matschger significa felicità e fertilità.
Il carnevale viene anticipato con una serata gioiosa a numero chiuso, dove sia accede solo su prenotazione, durante la quale vengono presentate le varie maschere che iniziano a girare tra i tavoli e tra la gente facendo “scherzetti”: le streghe tirano i capelli, i Muller danno colpetti sulla spalla e poi ti invitano a bere del whisky (e se non bevi porta sfiga), mentre tutto intorno si alternano danze, balli e risate a crepapelle.
Il giorno dopo, le maschere sfilano per il centro città in un corteo visibile a tutti.
Noi abbiamo partecipato alla serata inaugurale ed è stato davvero “particolare”, divertente ed inquietante allo stesso tempo, ammetto che alcune maschere erano davvero terrificanti, ma molto divertenti.
Ma quali sono le maschere del carnevale tirolese? Ve le presento.
Il Flecker: il cui costume è costituito da ritagli di stoffa colorati, da un cappello a punta e un rametto di salice che serve a catturare la gente. Il Flecker ricorda i tempi in cui le persone semplici andavano vestite con ritagli di tessuti cuciti insieme;
Il Kraneter, il cui termine proviene da Kranewitterstauden (arbusti di ginepro), che indossa una maschera severa e porta un bastone. Il costume pesa circa 40-45 kg ed è decorato con molti rami di ginepro. I Kraneter sono sempre accompagnati da una strega e raffigurano l’inverno.
Gli Zottler rappresentano la durezza e il freddo dell’inverno. La sua ferocia i manifesta attraverso movimenti impetuosi, pestando i piedi in terra e ballando sfrenatamente. A ogni movimento si alzano le coloratissime frange di iuta del travestimento. L’ornamento del capo è composto da piume di pavone e pelliccia.
Le streghe, insieme agli Zottler, fanno parte delle maschere più antiche tra le figure carnevalesche tipiche dei paesini di Muhlau, Arzl, Rum, Thaur e Absam.
I Tuxer, accompagnati dalla musica della fisarmonica, portano il sole e l’allegra atmosfera carnevalesca dopo i rudi e diabolici Zottler. Gli allegri e giovani Tuxer, ricordano la festa della transumanza in autunno.
Gli Spiegeltuxer che portano sul capo un alto ornamento, dal peso di circa 12 kg, arricchito da piume e fiori, con al centro un grande specchio. Queste figure incarnano la primavera e l’arrivo dell’estate. Lo specchio serve a scacciare gli spiriti cattivi dell’inverno.
L’Orso, anch’esso una figura simbolo dell’inverno e causa non poche difficoltà al guardiano che lo accompagna e cerca di domarlo. Alla fine però il guardiano sconfigge l’orso, scacciando così l’inverno.
Gli Zaggeler (o Tschaggeler) impersonano l’autunno. Grazie ai loro costumi sgargianti con i colori pompon ed i campanellini devono impedire all’inverno di arrivare. L’ornamento del capo è composto da un cappello rivestito di piume nere di giallo e dalla pelliccia di una volpe o di una lepre.
I Klotzler sono tra le figure più recenti tra i Matschgerer. Si possono considerare come una variazione degli Zottler. Tuttavia il costume del Klotzler presenta, al posto delle frange, tanti pezzettini di legno, cuciti al vestito, che ad ogni salto producono un gran fragore. Anche i Klotzer, proprio come i Tschaggeler, portano un rametto di salice.