Dopo il successo dell’articolo su Chernobyl, oggi ospitiamo un nuovo articolo di Francesca Gorzanelli, che questa volta ci porta a Kiev.
Kiev è la capitale dell’Ucraina e vanta quasi tre milioni di abitanti. Geograficamente è collocata a nord del paese, quasi sul confine con la Bielorussia. E’ attraversata dal fiume Dnepr, che in passato rappresentò un’importante via di comunicazione verso il Mar Baltico ed il Mar Nero. Ancora oggi ricopre un ruolo di protagonista per i cittadini che godono delle sue acque navigabili per crociere di piacere, organizzano pic-nic estivi sulle sue rive e d’inverno, quando risulta totalmente ghiacciato, c’è chi pesca rilassandosi sulle sue acque e chi si fa il tipico bagno rigenerante alla russa.
Kiev è una meravigliosa città ricca di musei e di cattedrali ortodosse di una bellezza disarmante. E’ ancora visibile il suo passato sovietico, ma allo stesso tempo è una città moderna che di anno in anno si sta aprendo sempre più al mondo occidentale. Questa globalizzazione si nota principalmente avvicinandosi al centro, ovviamente zona molto visitata dai turisti. Le periferie riportano alla memoria il periodo sovietico, sia per architettura che per abitudini. Non è raro trovare piccoli mercatini dove le donne vendono prodotti casalinghi, tipo torte o pesci essiccati.
E’ ancora un po’ difficile trovare cartelli ed indicazioni che non siano scritti in cirillico, come non è scontato riuscire a comunicare in inglese, ma la giovialità dei cittadini e dei commercianti aiuta ad abbattere le barriere linguistiche.
Va ricordato che l’Ucraina è da sempre un paese “borderline” tra il mondo orientale e quello occidentale e questo ha sempre influito molto sulle abitudini degli ucraini. Anche dal punto di vista religioso i praticanti si dividono quasi equamente tra cattolici cristiani e cattolici ortodossi. La moneta locale è la Grivna. Al cambio con Euro e Dollaro risulta davvero debole e questo rende molto favorevole viaggiare in Ucraina per noi che utilizziamo queste valute. Cenare abbondantemnte in un ottimo locale può costare dai 4 agli 8 Euro a persona. Una notte in un hotel tre stelle può costare dai 10 Euro a persona sino a 35 Euro circa. (Attenzione però, non aspettiamoci le stelle a cui siamo abituati in Italia. La classificazione degli hotel non è come quella europea. Le stelle vengono usate a scopo puramente indicativo. A Kiev è davvero facile passare da vere e proprie “bettole” tre stelle a hotel super lusso quattro stelle.)
COME MUOVERSI A KIEV
Anzitutto Kiev è dotata di un efficientissimo aeroporto internazionale, che dista dalla città circa 40 minuti di auto.
La metropolitana è in assoluto il mezzo più utilizzato in città ed il più economico. Un gettone costa circa 24 centesimi di Euro. Fu la prima ad essere costruita nelle repubbliche della Ex URSS e vanta la stazione più profonda al mondo: Arsenal’na che si trova a 105 metri di profondità. E’ una rete solo parzialmente sotterranea. Copre tutto il territorio della capitale ed è di facilissimo utilizzo. Inoltre offre copertura di rete telefonica su tutte le tratte. (ovviamente si parla di operatori telefonici locali)
Anche i taxi coprono tutto il territorio, ma attualmente stanno subendo la grande concorrenza di Uber. Quest’ultimo funziona molto bene a Kiev e permette di spostarsi a costi davvero bassi.
COSA VEDERE A KIEV
E’ d’obbligo entrare in qualsiasi chiesa ortodossa incontriate sul vostro cammino ed assistere anche a qualche funzione religiosa! E’ uno spettacolo che toglie il fiato. Le donne non si dimentichino di coprirsi il capo con un foulard prima di entrare in una chiesa. Questo è molto importante e rispettoso delle abitudini locali.
Volendo citare solo alcune tra le chiese più famose, nonchè più belle, di certo quella di San Michele merita una visita. Detta anche “monastero dorato” per via delle sue cupole d’oro, domina il quartiere storico Podil. Costruita nel 1713, fu demolita dalle autorità sovietiche nel 1930 durante una campagna di pulizia di simboli religiosi, poi ricostruita quando l’Ucraina divenne indipendente, nel 1991, dopo la caduta dell’URSS. Annesso vi è un percorso attraverso un museo di icone ortosse che consiglio vivamente.
Il monastero Pecerska Lavra, detto anche “monastero delle grotte”, merita assolutamente una visita approfondita. Situato sul monte Berestov, appena alla periferia della città, è visibile dalle rive del fiume Dnepr, imponente e meraviglioso. Fu costruito nel 1051 e non ebbe sorte diversa dalle altre chiese durante il periodo sovietico. Oggi è possibile visitarne i sotterranei, formati da un labirinto di grotte, dove “riposano” i corpi mummificati di alcuni monaci. Si può avere la fortuna di essere condotti in visita da qualche monaco ed ascoltare i racconti di come questi corpi si siano conservati negli anni. Non hanno subito alcun trattamento chimico, ma semplicimente il micro clima della grotte è ideale per la loro conservazione. E’ una visita davvero suggestiva, avvolti nel buio. L’unica luce consentita è quella di piccole candele che vengono fornite ad ogni visitatore. Il silenzio è d’obbligo! Le donne devono accedere sempre con il capo coperto ed assolutamente non indossando pantaloni. A tale imposizione si ovvia munendosi di una specie di lungo grembiule da legarsi in vita, disponibile all’ingresso, dove si paga il biglietto. Dal 1990 è stato dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Anche i musei sono tantissimi e tutti molto interessanti. I prezzi di accesso sono davvero bassi e questo proprio per renderli fruibili a tutti i cittadini, non solo ai turisti.
Quello che più mi ha appassionata e che visito ad ogni mio viaggio, con frequenza semestrale, e che trovo ogni volta aggiornato e sempre più interessante è il museo della grande guerra patriottica. Situato sullo stesso colle del monastero Pecerska Lavra, fu realizzato per raccogliere tutto il materiale relativo alla seconda guerra mondiale, soprattutto in merito allo scontro tra Unione Sovietica e Germania Nazista. Il museo si sviluppa anche all’esterno, nell’immenso piazzale antistante, dove sono esposti mezzi militari, aerei ed anche statue commemorative di incredibile fascino.
Negli ultimi anni è stata aggiunta una sezione dedicata alla guerra nelle regioni del Donetsk. Conosciuta come Guerra del Donbass, è purtroppo ancora in corso dal 2014 e per questo motivo la sezione del museo dedicata a questa guerra civile è in continuo aggiornamento. Parte integrante di questo meraviglioso museo è l’immensa statua in titanio che sovrasta l’edificio. Rodina Mat è il suo nome in ucraino. Si tratta di una donna che tiene un braccio alzato con una spada in mano e nell’altra porta uno scudo, è alta 102 metri e rappresenta simbolicamente la madre patria.
Piccolo, ma davvero significativo è il museo dell’Holodomor. Situato sempre nei pressi del monastero delle grotte rappresenta un memoriale dedicato ai circa quattro milioni di morti che causò la grande carestia imposta all’Ucraina, per mano di Stalin ed URSS, tra il ’32 ed il ’33.
Imperdibile anche il museo nazionale di Chernobyl, dove sono esposti cimeli e documenti multimediali che raccontano in modo chiaro e drammatico la storia delle terre colpite dall’esplosione della centrale nucleare.
Per chi è appassionato di letteratura consiglio la visita alla casa natale dello scrittore russo Mikhail Bulgakov, traformata in un museo commemorativo. Nel 2014 è apparsa una targa sulla porta esterna che recita “Tutte le persone che sostengono l’occupazione militare dell’Ucraina sono scoraggiate dal visitare il museo”, questo fa capire bene come il popolo ucraino stia soffrendo questa situazione.
Anche il museo Pirogov val bene una visita. Si tratta di un museo a cielo aperto dove è possibile vivere in prima persona le abitudini popolari ucraine, passeggiando tra architettura tipica ed originali mulini a vento.
COSA MANGIARE
Il piatto tipico in assoluto è il Borsc, una zuppa bollente a base di barbabietole, spesso accompagnata con carne e panna acida. Questa zuppa non conosce stagioni, vi verrà servita anche in piena estate! Pomodori, cetrioli sotto aceto e patate lesse non mancano mai. Okroska, un’altra zuppa a base di verdure, uova e carne, ma che viene servita fredda. I Pil’meni, simili ai tortellini italiani, ripieni di carne di maiale. Difficilmente vi verrà servito il pane e nel caso doveste chiederlo espressamente ricordate di specificare se bianco o nero. Si tratta di due tipi di pane ottenuti da due differenti farine. Infine, gli ucraini non bevono acqua a pasto. Accompagnano le pietanze con thè affumicato, succhi estratti da bacche rosse di bosco o vodka.
TRE PASSEGGIATE IMPERDIBILI
A chi piace passeggiare consiglio tre itinerari che vi faranno vivere appieno la città.
-Discesa di Andriyivskyy.
Conosciuta anche come la Montmartre di Kiev, è una strada lunga circa un chilometro, che collega la città alta al quartiere Podil. E’ una strada in ciottoli, molto antica, totalmente in discesa, ai lati della quale si trovano banchetti di artigianato tradizionale ed è questo che porta alla memoria il più famoso quartiere artistico di Parigi. Lungo questo percorso incotrerete la bellissima chiesa di Sant’Andrea (non visitabile), la casa natale di Bulgakov e tanti carinissimi locali dove gustare cibo locale.
-Maidan
Gli itinerari per raggiungere la piazza centrale di Kiev sono svariati. Si può arrivare dal monastero di San Michele, passando per una visita alla cattedrale di Santa Sofia e poi proseguire lungo le vie fitte di negozi. Oppure dalla parte opposta, partendo dalla fermata della metro Khreschatyk e scendendo verso la piazza attraverso un suggestivo percorso memoriale dedicato alle vittime della rivolta del 2014, avvenuto proprio in piazza Maidan. Nonostante la rapida ricostruzione, i segni di quelle terribili giornate sono ancora evidenti.
Da qui si snoda lo shopping cittadino. Sopra e sotto il livello stradale. Sì perchè proprio sotto la piazza troverete un particolarissimo centro commerciale. Nei week end questa zona si anima di artisti di strada, turisti e residenti di Kiev che trascorrono ore tra chiacchiere in qualche Cafè e shopping anche in negozi di alta moda italiana.
-Un sabato pomeriggio ad Hydropark.
Hydropark è una zona che si sviluppa sulle rive del fiume Dnepr, esattamente nel cuore della città. Si tratta del polmone verde di Kiev, anche se sull’intero territorio non mancano parchi e percorsi ciclabili/pedonali tra la natura. La passeggiata inizia dalla fermata della metro che porta lo stesso nome del quartiere. Incontrerete tantissime strutture che offrono street food e musica ad alto volume. Persone che fanno pic-nic sulle panchine. Zone dedicate ai più anzianotti, dove si balla al suono di musica folk ucraina. Fino ad arrivare alle rive del fiume dove potrete sdrairvi a prendere il sole. Intorno a voi vedrete persone sportivissime che si allenano all’aperto, sia d’estate che d’inverno. E non supitevi se troverete anche qualcuno dedito a godersi il sole totalmente nudo…o a farsi un bagno nelle acque gelate! D’inverno potrete passeggiare sul fiume ghiacciato, districandovi tra i pescatori, vivendo davvero una suggestiva esperienza ucraina! Qui, ad Hydropark, incontrerete i veri cittadini di Kiev!