Più passa il tempo e più mi innamoro della Sicilia. Oltre alle bellissime cittadine turistiche, ormai super instagrammate, ci sono piccoli angoli di Paradiso immersi nel verde come l’agriturismo Kapuhala Sicily , il primo eco bio Resort d’Italia completamente eco sostenibile e ad impatto zero. Un luogo quasi magico dove rilassarsi e lasciarsi alle spalle le preoccupazioni della vita quotidiana tra aromaterapia, yoga e contatto con natura!
L’ho scoperto per puro caso e me ne sono subito innamorata.
Il Resort Kapuhala Sicily, situato a soli pochi km dal magico borgo di Marzamemi, nell’incantevole Valle di Noto, vuole essere il punto di riferimento per chi ama il contatto con la natura senza rinunciare ai comfort del lusso, riproducendo un po’ quello che è lo stile di vita delle Blue Zone, le zone del pianeta in cui vivono gli ultra centenari.
Il concept, già collaudato nel Resort Kapuhala Koh Samui (della stessa proprietà) è sicuramente vincente ed ha avuto subito un ottimo riscontro da parte della clientela, me compresa.
Mi sono ritrovata un un angolo di paradiso dice rilassarmi e non pensare a nulla, il tutto a pochi km da alcuni dei luoghi più belli della Sicilia occidentale.
Il nome kapuhala deriva dall’albero che si trova nel bel mezzo del Resort, che rappresenta protezione e forza.
Il Resort è interamente eco sostenibile. L’energia viene prodotta con pale eoliche e pannelli che fanno uso di energia solare, il risultante prepara solo piatti realizzati con prodotti a km0 della loro terra o dei fornitori locali.
Eh già, perché il Resort, esteso su 50 ettari di terreno, quasi tutti coltivati, prepara solo piatti con i prodotti del suo orto a metro 0!
Kapuhala Sicily si compone di 8 appartamentini immersi nella natura, di cui 4 “casa aromi” con una capienza massima di 4 persone in ciascuna di essa, che erano le ex case dei pastori, e 4 case “palmento” in cui è ancora possibile vedere dove veniva preparato il vino. Queste ultime hanno anche accesso per i disabili e possono ospitare massimo 2 persone. La struttura può ospitare un massimo di 30 persone.
E, come se non bastasse, ogni appartamentino ha il suo orto privato dal quale poter attingere per la propria cucina.
L’aria salutare e rilassata del Resort la si respira già appena parcheggiata l’auto all’ingresso, quando per giungere alla propria camera, bisogna attraversare un corridoio olfattivo fatto di salvia, menta, rosmarino e lavanda.
La struttura è stata ricavata da un antico palmento che declina il concetto di sostenibilità in diversi aspetti, dalla riduzione dei consumi energetici alla ristorazione a chilometro zero, alla valorizzazione del territorio e della comunità.
C’è poi un’area dedicata allo yoga, che viene svolto ogni pomeriggio alle 18:00 su un manto di verde con vista, che uniscono yoga e aromaterapia, per una nuova e unica esperienza al profumo di timo, salvia bianca, citronella e rosmarino.
Come se non bastasse, è possibile fare l’aperitivo al tramonto con vista sui vigneti al bar “Vini Vinu”, che unisce la passione del vino della Sicilia ad un modo di dire siciliano.
Il ristorante, invece, aperto anche agli ospiti esterni, prepara piatti vegetariani con i sapori autentici e tradizionali della zona, con un menu stagionale basato su prodotti a chilometro zero, prodotti nella struttura o acquistati da coltivatori locali, dalla colazione alla cena, tra cui alcune etichette a marchio Kapuhala, tra cui vino e olio.
Io ho cenato al loro ristorante per tre sere consecutive ed ho trovato tutti i piatti davvero ottimi.
Prodotti semplici del territorio preparati in modo gourmet dallo chef Ettore Moriteo del Joia di Milano.
Tra le specialità della casa i ravioli ripieni di melanzana, la parmigiana di melanzana al formaggio di anacardi, il tiramisù di fichi d’india, il pesto di avocado. Buonissima poi la serata di pizze gourmet realizzate con impasti particolari.
La carta dei vini è composta da vini prodotti sotto la guida del famoso enologo Salvo Foti, usando solo uve autoctone dell’isola raccolte dal vigneto di Kapuhala Sicily e lavorate secondo la tradizione siciliana. I tre vini ad etichetta Kapuhala sono: Aru, l’urlo di Battaglia degli Spartani (100% Nero D’Avola dai vitigni più giovani di Kapuhala), Polyphemus che deriva dal nome dei Polifenoli (100% nero D’Avola dai terreni più antichi), Principi (50% Nero D’Avola, 25% Tannà, 25% Cabernet Sauvignon).
L’agriturismo è la destinazione ideale per amanti del fitness, podisti, imprenditori e tutti coloro che tutto l’anno lavorano per raggiungere i propri obiettivi e hanno bisogno di rilassarsi e ricaricarsi, all’insegna di un benessere sostenibile. Tale stile di vita applicato all’esperienza del viaggio si converte nella scelta di una destinazione che riconnette gli ospiti alla natura, riequilibrando ritmi circadiani, alimentazione, tecniche del bio-hacking e altro.
Altra particolarità del resort è che la sera si cena tutti insieme alle 20:30, proprio per garantire il corretto ritmo circadiano, dopo una giornata di relax e attività fisica.
Il Resort siciliano, ancora in divenire (perchè ci sono ancora algtre zone e progetti ambiziosi che saranno realizzati a breve), è l’ultimo nato di un format già consolidato in Thailandia nella bellissima isola di Koh Samui.
Come arrivarci:
Per arrivare al Kapuhala Sicily, ho preso volo diretto easyjet Napoli-Catania. Ho poi noleggiato un’auto per spostarmi internamente alla Sicilia. Quest’anno, a causa del Covid, all’aeroporto di Fontanarossa non sono arrivate molte auto e, quelle poche disponibili, avevano prezzi eccessivi. Ho così noleggiato un’auto in centro città a Catania, che ho raggiunto con autobus di linea che collega l’aeroporto alla stazione di Catania città ogni 25 minuti ed il cui biglietto costa € 4,00.
Da Catania, mi sono retta verso Marzamemi, che è circa ad 1 ora di auto. La strada che da Catania porta a Marzamemi è piuttosto semplice. E’ quasi tutta autostrada. Sul navigatore potete inserire proprio “Kapuhala Sicily” e vi condurrà direttamente al Resort.