Le Isole Canarie, tutte diverse tra loro, sono delle isole vulcaniche dall’energia incredibile. Tra tutte, Lanzarote è l’isola in cui si avverte maggiormente la sua origine vulcanica, tra spiagge nere, lava solidificata, grotte e paesaggi lunari davvero mozzafiato. Ma Lanzarote è anche l’isola più artistica, in cui è possibile trovare tantissimi musei e opere culturali perfettamente integrati con il paesaggio circostante, che mi hanno lasciato davvero senza fiato.
L’isola, infatti, è caratterizzata dalla forte influenza dell’architetto Cèsar Manrique, un eclettico architetto di Arrecife che ha creato dei veri e propri capolavori nei luoghi più impensabili dell’isola, senza stravolgerne la bellezza dei paesaggi, ma anzi, rendendo il tutto in perfetta armonia. Le sue opere, infatti, sono integrate così perfettamente con il paesaggio circostante, che diventano un tutt’uno con l’isola ed esprimono il cuore di Lanzarote.
Dal Jameos De Agua al Jardin de Cactus, sono tanti i capolavori di Manrique, che rendono Lanzarote davvero unica.
E se vi trovate a Lanzarote per la prima volta, non potete fare a meno di visitare almeno una di queste meravigliose opere artistiche che hanno reso quest’isola famosa in tutto il mondo.
Consiglio quindi di dedicare almeno una giornata alla scoperta delle creazioni di Manrique con un itinerario preparato ad hoc, perchè sono certa che vi lascerà senza fiato.
E’ possibile acquistare il biglietto combinato rilasciato dal CACT, che permette di vedere con un unico ticket dalle 3 alle 5 opere (a scelta) ad un prezzo scontato. A quel punto, non vi resta che noleggiare un’auto (trovate qui le migliori compagnie di noleggio auto alle Canarie) e andare all’esplorazione dell’isola. Lanzarote non è molto grande, e potete tranquillamente girarla in gironata da nord a sud.
Qualora abbiate bisogno di una guida, potete acquistare qui un tour organizzato tra le opere di Cesar Manrique della durata di 10 ore con guida in italiano.
Ma quali sono le opere di Cesar Manrique che non bisogna assolutamente perdere? Vediamole qui nel dettaglio.
Casa Museo Cèsar Manrique
Consiglio di iniziare l’itinerario dalla Casa Museo di Cèsar Manrique, la casa dove ha vissuto il noto architetto di Arrecife e dove tutto ha avuto inizio. La si trova a nord dell’isola, nel caratteristico paesino di Haria, in un paesaggio davvero bucolico, circondato dalla valle delle mille palme.
Qui è vietato scattare foto, ma io ho avuto un permesso speciale da parte dell’ente del turismo di Lanzarote, quindi le foto che vedete sono state tutte autorizzate (ma protette da copyright).
Ad Haría, l’artista trovò la tranquillità e il contatto con la natura che tanto amava.
Manrique iniziò i lavori di questa casa nel 1986 ristrutturando una masseria in rovina e ci visse fino al 1992, anno della sua morte. Nel 2013 è stata aperta al pubblico come Casa-Museo e permette di osservare le camere della residenza e l’atelier nel quale il pittore lavorò e trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Attraverso due cortili, si accede al mondo eclettico di Cesar Manrique fatto di beni personali, utensili, oggetti ritrovati e pezzi di artigianato ai quali Manrique diede una funzione estetica. Tutto lo spazio è caratterizzato dalla nobiltà dei materiali e dalle caratteristiche tipiche del buon gusto e vi farà capire tanto del noto architetto e delle creazioni che ha realizzato nel resto dell’isola.
Fundation Cèsar Manrique
Consiglio poi di spostarvi a Tahiche a la Casa del Vulcano anche conosciuta come Fundation Cèsar Manrique, situata nella singolare e spettacolare dimora costruita da César Manrique dopo il suo ritorno da New York, quando decise di stabilirsi definitivamente a Lanzarote. Ubicata nel mezzo di una colata di lava, originata dalle grandi eruzioni che colpirono l’isola tra il 1730 e il 1736, è la casa nella quale Manrique trascorse la maggior parte del tempo, dal 1968 al 1988.
Ed è proprio qui, circondati da lava e vulcani, è possibile rivivere la vita eclettica e di eccessi dell’artista tra stampe e proiezioni che danno l’idea di ritrovarsi lì in quegli anni in cui c’era l’architetto.
In questa struttura, che occupa 3.000 metri quadrati, all’interno di una proprietà di 30.000, risalta il dialogo tra l’edificio e la natura, in una fusione tra il vulcano e l’architettura che rispecchia un rapporto di rispetto permanente, proprio come per tutte le altre sue creazioni sull’isola.
Il piano superiore è ispirato all’architettura tradizionale di Lanzarote, alla quale aggiunge elementi funzionali di concetti moderni (ampie vetrate, spazi generosi, illuminazione zenitale, etc.), mentre al piano inferiore, la dimora sfrutta cinque bolle vulcaniche naturali, in comunicazione tra loro attraverso dei tunnel scavati nella lava che rendono gli ambienti davvero incredibili, dove arte e natura convivono in perfetto equilibrio.
Jameos De Agua
Tra le opere più belle di Manrique c’è lui, il Jameos De Agua, un ristorante-bar all’interno di un tunnel vulcanico prodotto dalle eruzioni del vulcano La Corona. Data la sua vicinanza al mare, presenta un lago interno originato da infiltrazioni marine che compongono una formazione geologica davvero unica. La parola “jameo” è di origine aborigena e si riferisce ad un foro che si produce a causa del crollo del tetto di un tunnel di lava.
Un posto quasi magico nel quale restare estasiati. Io ci sono tornata ben due volte ed ogni volta è stata una grande emozione.
E’ stato il primo Centro di arte, cultura e turismo creato da César Manrique e rispecchia uno dei suoi pilastri creativi: l’armonia tra la natura e la creazione artistica, che è alla base di tutte le sue opere. L’artista, infatti, da questi tunnel vulcanici, ha tirato fuori una vera e propria gemma, con lo scopo di mostrare ai visitatori uno spazio per la contemplazione della natura.
Nel lago interno, inoltre, vive una particolare specie di granchio fluorescente, che è una specie protetta. Assolutamente da vedere!
Jardin De Cactus
Assolutamente da non perdere poi il Jardin de Cactus, realizzato nel villaggio di Guatiza, in un’antica cava dove veniva estratta sabbia vulcanica per cospargerla su aree coltivate per trattenere l’umidità. Oggi è una delle principali attrazioni turistiche dell’isola e ospita al suo interno circa 4500 esemplari di 450 specie diverse da 13 famiglie di cactus provenienti dai 5 continenti. Il Jardin de cactus è l’ultima creazione di Manrique a Lanzarote e anch’esso rappresenta un perfetto intervento di creazione architettonica integrata nel paesaggio.
Cueva de Los Verdes
Poco distante dal Jardin de Cactus e dal Jameos de Agua, troviamo la Cueva del Los Verdes, un’altra affascinante grotta, creata dall’eruzione del vulcano La Corona. Fa parte di un tunnel vulcanico il cui percorso si estende fino alla sua foce nel mare ed è considerato uno dei tunnel più estesi e interessanti del pianeta.
Si accede solo con visita guidata in inglese o spagnolo ed è consigliabile prenotare la visita perchè l’accesso è consentito a piccolo gruppi ristretti di persone. Si attraversa tutto il tunnel fino ad arrivare in un punto quasi magico, dove si trova un gioco di specchi e riflessi incredibile.
Casa Monumento al Campesino
Altro posto assolutamente da visitare è la Casa Monumento al Campesino, una bellissima casa rurale disegnata da Manrique nella quale è mostrata la vita rurale di Lanzarote. E’ adiacente al monumento alla fertilità costruito da Manrique nel 1968, l’ingresso è gratuito ed è un omaggio dell’artista ai “campesinos” (i contadini) ed il loro duro lavoro nei campi. Merita assolutamente una visita perchè anche qui è possibile vedere come le opere d’arte sono perfettamente integrate nel paesaggio circostante.
Mirador del Rio
Uno dei posti più belli in cui vedere il tramonto a Lanzarote è il Mirador del Rio, con una veduta speciale su La Graciosa. Anche in un luogo strategico come questo, Manrique è riuscito a creare una vera e propria opera d’arte senza stravolgere il territorio: un ristorante panoramico in una grotta con vista su La Graciosa.
Il ristorante però è aperto solo fino alle 17:00, quindi in estate bisogna andarci in giornata e poi eventualmente ritornare sul mirador per il tramonto.
Lagomar Museum
Tra i luoghi meno conosciuti ma non per questo meno belli c’è il Lagomar Museum a Nazaret, anche noto come la casa di Omar Sharif.
Costruita anch’essa dall’architetto Cesar Manrique, LagOmar deve il suo nome e la sua fama all’attore Omar Sharif il quale la acquistò nel 1973 perdendola poco dopo durante una partita a bridge. Nel 1989 la villa venne acquisita dall’architetto Dominik von Boettinger che la trasformó in un luogo di incontri culturali ed in un ristorante gourmet, tuttora aperto. Dal 1997 è diventato un museo visitabile da tutti. C’è persino ancora la sala con le carte vincenti della famosa partita a bridge. Lo stile di Manrique è inconfondibile! Io vi consiglio assolutamente di visitarla perchè ve ne innamorerete: attraverserete un corridoio sull’acqua e vi ritroverete in stanze incredibili.
Altre opere da non perdere
Lo stile eclettico di Cesar Manrique ha sicuramente dato il suo tocco artistico a Lanzarote, trasformandola in un’isola che attira artisti e creativi da tutto il mondo.
Proprio per questo, sulla scia di Manrique, nella zona di Playa Blanca, a sud dell’isola, qualche anno dopo, è stato realizzato il primo museo sottomarino d’Europa: il Museo Atlantico, nel quale possibile ammirare le impressionanti sculture dell’artista Jason deCaires Taylor, noto per le sue creazioni subacquee. Il museo, inaugurato nel 2016, si trova a 12-14 metri di profondità. È stato sviluppato come un’enorme scogliera artificiale a zero impatto ambientale e racconta la storia dell’immigrazione attraverso oltre 300 sculture distribuite in dieci diverse installazioni.
Lo si può visitare facendo immersioni in apnea o con le bombole, ma sempre e solo accompagnati da istruttori esperti. Io sono riuscita a visitarlo solo nella mia terza visita a Lanzarote, ed è stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita.
E che dire? Lanzarote mi ha rubato il cuore per la sua bellezza e i suoi paesaggi quasi lunari!
E voi siete mai stati a Lanzarote? Cosa vi è piaciuto di più dell’isola?
Leggi anche:
La mia esperienza al Museo Atlantico di Lanzarote.
Dove dormire a Lanzarote
Qui un pò di info utili aggiuntive.
Assicurazione di viaggio
Prima di partire per qualsiasi viaggio all’estero, anche in Europa, è consigliabile stipulare sempre un’assicurazione di viaggio, che vi tuteli in caso di necessità, infortunio o imprevisti.
Generalmente si tende a farla solo per i viaggi oltreoceano, ma in realtà sarebbe buona norma stipularla anche per i viaggi in Europa, perchè non sempre la tessera sanitaria italiana copre le eventuali spese mediche e non solo.
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Informazioni utili
Qui di seguito trovate anche una lista di tour, biglietti e informazioni utili per visitare al meglio Lanzarote:
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