Il resoconto di una notte magica al cospetto della Sibilla Cumana!
La notte di San Giovanni a Napoli è ricca di rituali magici e cerimoniali segreti, sin dalla notte dei tempi! Si narra infatti, che proprio in questa particolare notte, streghe (e janare) si riunissero intorno al famoso “Noce di Benevento” per la cerimonia considerata tra le più antiche nel mondo dell’occulto: “Il sabba”, strano rituale in cui donne devote al demonio ungevano il proprio corpo con unguenti a base di grasso animale in grado di conferire loro il potere di librarsi nell’aria.
Ed è proprio in occasione della notte di San Giovanni, che nella foresta di Cuma è tornata la Sibilla per offrire il suo responso a tutti coloro che sono accorsi per vederla!
Incuriosita, sono andata a vederla ed ho vissuto una notte davvero magica!
L’ ANTRO a lei dedicato negli scavi di Cuma è da tempo inaccessibile, il collegamento tra Foresta e l’ Acropoli di Cuma è impedito ed attualmente è in parte uno sversatoio abusivo, il mare è inquinato da oltre cinquant’anni per la presenza del Depuratore, ma nonostante tutto il posto mantiene viva la sua sacralità, il senso del passaggio della storia. Il luogo é davvero sacro é va rispettato questo sembra ricordarci la Sibilla.
Si dice che in luoghi che in passato sono stati ricchi di sacralità, continuino a mantenere una forte energia al loro interno.
L’ho avvertita a
Delfi, quando sono andata a visitare il luogo in cui si trovano i resti del tempio dell’Oracolo e l’ho avvertita anche nella foresta di Cuma, al calar della notte, dove ad illuminarci c’era solo la luna e le lanterne posizionate lungo il percorso che portava alla sibilla!
Sono arrivata alla foresta di Cuma abbastanza presto, ancora con la luce del giorno e ne ho approfittato per fare un giro di perlustrazione, dato che non c’ero mai stata prima.
Ho così scoperto che lì, nel bel mezzo della foresta, sono conservati gli scavi del Tempio di Iside, riportato alla luce grazie al gruppo archeologico Kyne. Si tratta dei resti di un Iseo su 480 mq al centro del canale individuato in passato come quello del porto greco-romano della città. Si tratta di un basso podio rettangolare formato da quattro ambienti voltati contigui orientati all’incirca Est-Ovest. L’iseo, oggetto di culto privato, era parte di una villa marittima, appertenuta forse ai Symmachi, fautori della resistenza pagana contro i Cristiani.
Proseguendo nel mio percorso, ho attraversato i binari abbandonati del treno che prima collegava Cuma a Torregaveta, per poi giungere nella parte più riservata e nascosta della foresta, dove poi ci sarebbe stato l’incontro con la Sibilla.
Districandomi tra i rami, sono giunta fino al vecchio faro, di cui ora restano solo le fondamenta, dal quale è possibile ammirare il panorama circostante: il monte di Cuma, il mare e la foresta e godere di un bellissimo tramonto!
Ma giusto un pò, perchè poi mi sono diretta alla stazione dei treni da dove sarebbe partito il percorso!
Lì ad aspettarci c’erano delle strane figure mitologiche: Bacco ed i suoi seguaci che hanno dato il via alla serie di rappresentazioni allestite nella foresta in omaggio alla Sibilla dalla compagnia “Lo Sguardo che trasforma”!
Tra gli artisti “ispirati” che hanno portato omaggi alla ritrovata Pizia… Michele Jodice, Bostik, Amelia De Feo, Arash Radpour, Lucia Vitrone, Maurizio Esposito, Sasi Menale, Massimiliano Mirabella, Ornella Siciliano, Gisa Bruno, Bruno De Luca, Cinzia Mirabella, Anita Pavone, Livia Berté, Tiziana Tirrito, Agnese Viviana Perrella, Marta Michetti e altri.
Preso un bicchiere di vino e fatto amicizia con gli altri partecipanti al tour, tra cui una simpatica cagnolina che è diventata subito la mia migliore amica, mi sono diretta lungo il percorso della foresta al calar della sera.
Seconda tappa è stata una flautista che ci ha allietato con musiche e canto di una sinfonia del I sec. a.c. rinvenuta tra gli scavi.
Continuando nel percorso della foresta, ci siamo poi imbattuti in una danza del ventre ed in un altro gruppo di seguaci di Bacco che ci hanno offerto da bere!
E’ stata poi la volta di una scena recitata. Questa volta proprio sulle fondamenta del Tempio di Iside! Si sono rievocate miti e leggende dell’antica Grecia, prima di attendere sui binari l’arrivo delle tenebre per poter aver accesso all’ala adibita alla Sibilla.
La seconda parte del percorso è stata la più suggestiva. Si entrava uno per volta lungo un percorso di lanterne e lumini in piena notte, accompagnati da ancelle con fiaccole.
Divieto di fotografare per non perdere l’alone di magia e devo ammetter che è stato davvero molto suggestivo.
Mi hanno fatto prima purificare le mani in una vasca di acqua (e credo incenso) per poi condurmi al cospetto della Sibilla!
Lì ho avuto un minuto di tempo per farle la mia domanda e ricevere il responso su un foglietto!
Che dire, tutto il resto è stata magia e solo chi l’ha vissuto con me può capirlo!
Il bello di questi eventi? E’ che si conoscono persone nuove con il tuo stesso spirito di avventura e curiosità per il mondo! Peccato che nessuno mi ha voluto accompagnare, ma le esperienze più belle si fanno da soli! Aiutano a crescere, a maturare ed a rinascere!