Il Trend di quest’estate possiamo dire che è determinato da nuovo modo di viaggiare, innanzitutto riscoprendo l’Italia, in tutte le sue sfaccettature, ma non durante le solite vacanze superficiali e lampo.
Proprio per questo vengono denominate mete slow, destinazione da percorrere a piedi, in tutta calma, per apprezzare e guardare in modo diverso i posti in cui ci troviamo.
Quale modo migliore dell’Hiking e del trekking? Nello specifico, oggi scopriremo alcuni percorsi di hiking che offre una delle zone più belle in Italia, ricca di tante meraviglie e perle preziose tutte da scoprire!
Hiking e trekking: la differenza
Prima di iniziare ad illustrare tutti i percorsi e gli itinerari da poter fare in Toscana è importante capire la differenza tra Hiking e Trekking.
Molte volte le due attività vengono confuse, ma in realtà la differenza sostanziale è il modo di affrontare e di approcciare la camminata ed il percorso in montagna, questo implica una preparazione fisica e un equipaggiamento, per quanto riguarda l’abbigliamento e le calzature, preciso e diverso da quello da trekking.
Quindi, in sostanza, che cos’è l’hiking?
L’hiking innanzitutto è un termine inglese, usato per indicare delle passeggiate di breve durata, contenute massimo in una sola giornata, in un luogo ben preciso.
Mentre il trekking, consiste in una sorta di gita, magari in posti diversi tra loro, e che può durare più di un giorno.
Spesso i percorsi previsti dall’hiking prevedono camminate abbastanza impegnative, contenenti tratti in cui sono presenti salite, questo implica la necessità di avere delle scarpe giuste per questo tipo di percorsi.
Ma non esiste un solo tipo di Hiking, ce ne sono 4 tipi, e quindi 4 macrocategorie, il Mountain Hiking, il Nature Hiking, il Fast Hiking e lo Snow Hiking.
In breve, lo Snow Hiking consiste in percorsi sulla neve, mentre le altre categorie di solito vengono svolte in estate e primavera, con sentieri liberi.
Il Fast Hiking, prevede un’attività veloce, di breve durata, che richiede uno sforzo fisico intenso, il Nature Hiking consiste in un’escursione immersi nella natura, non per forza in montagna.
Tra Alpi Apuane e Sentieri di Pace
Il percorso tra le Alpi Apuane è un itinerario all’insegna della scoperta di una parte di storia italiana, dove potrete osservare da vicino delle trincee e dei suggestivi rifugi, tutto questo nell’arco di una giornata, tra salite e panorami mozzafiato.
Questo percorso ha inizio a Levigliani, e sarà segnato tra i sentieri del CAi, nello specifico il numero 9, e termina all’Antro del Corchia.
Il sentiero del CAI numero 9 si sviluppa sul lato meridionale del monte Corchia, e comprende 20 tornanti, uno di seguito all’atro, su un pendio molto ripido, e che si chiama “via delle Volte” o “le Svolte”, oggigiorno è chiamato “le Voltoline”.
Giungerete al Passo dell’Alpino, dove potrete ammirare delle postazioni difensive della divisione alpina Monterosa, sfruttate ed utilizzate nell’inverno del ’45, durante la Grande Guerra.
Proseguiamo poi verso il rifugio numero 1, che potrete ammirare ed osservare solo dall’esterno, quindi proseguiamo per il rifugio numero 2, un rifugio ben conservato che al suo esterno ospita una trincea, che si sviluppa all’interno della montagna, quindi scavata nella roccia, offrendo ai militari protezione e riposo, durante la pausa dai turni di guardia.
Giunti all’ultimo tornante, incontrerete un sentiero che dovrete imboccare per raggiungere il rifugio numero 3.
Seguendo per il nostro cammino, sicuramente noterete delle piccole lapidi di civili dedicate ai caduti nel primo dopoguerra, morti sui campi minati che si trovavano appunto nella zona.
Arriverete poi alla maestà del Monte, fondata dalla Comunità di Levigliani, tappa importante per raggiungere il rifugio numero 4 e numero 5, un punto di osservazione davvero magnifico e simbolico, che si affaccia sulla valle del Canale del Bosco, la zona di Cansoli e i paesi di Basati, Terrinca e Levigliani.
Da qui potrete anche ammirare una croce in ferro, affissa per ricordare i soldati del battaglione “Intra”, che hanno vissuto in questo luogo durante la guerra.
Eccoci finalmente giunti alla parte finale del percorso, dove troverete un bosco di abeti bianchi e faggi, oltre al il Cippo ai Caduti della Guerra di Liberazione e Il Rifugio “Del Freo”, dove termina il percorso.
Isola di Gorgona
Spostiamoci ora su un’isola dell’arcipelago Toscano, l’isola di Gorgona, la più piccola del complesso, oltre che l’ultima isola carcere in tutta Europa.
Qui potrete ammirare ed osservare interessanti aspetti storici, naturalistici e di vita quotidiana del carcere, tutto questo racchiuso in un’escursione e guidati da persone competenti, tutto questo in sole 6 ore.
L’imbarco e quindi la partenza avrà luogo nel porto Mediceo di Livorno, di solito alle 7:45 circa.
Una volta giunti a Gorgona, incontrerete la guida pronta ad illustrarvi tutto ciò che ospita l’isola, tra angoli segreti e natura, che rappresenta la ricchezza dell’Arcipelago Toscano.
Il percorso inizierà con una salita, che passa affianco alla Torre Medicea, e che vi guiderà alla punta più a nord dell’isola.
Proseguendo nel magnifico cammino incontrerete la Torre Vecchia e la punta Gorgona.
Terminate queste tappe ci si fermerà per una piccola sosta, in cui potrete consumare il vostro pranzo al sacco, ricaricandovi per continuare il percorso, che stavolta giungerà fino a Bellavista e alla zona agricola.
L’itinerario è sviluppato lungo delle suggestive strade bianche, che si estendono per circa 10 chilometri.
Il termine di questa camminata è previsto per le 4 di pomeriggio, durante l’attesa dell’arrivo del traghetto potrete avventurarvi nelle spiagge dell’isola.
La durata prevista di tragitto tra il porto Mediceo di Livorno e l’isola di Gorgona è di 1 ora e 20.
Isola del Giglio
L’isola del Giglio offre una vasta rete di percorsi e sentieri, che comprendono chilometri di passeggiate immerse nella natura, l’ideale per tutti coloro che amano il trekking e l’hiking.
Durante la camminata avrete l’occasione e la possibilità di ammirare punti di osservazione straordinari, con calette che fanno da sfondo a meravigliosi panorami.
È possibile avventurarsi in numerosi sentieri su quest’isola, ma quelli più conosciuti e apprezzati sono essenzialmente 5: faraglione (sentiero n. 15), Cala dell’Allume (sentiero n. 16), Punta del Capel Rosso (sentiero n. 28a), Caldane e cannelle (sentiero n. 23) e Poggio della Pagana (sentiero n. 20).
Faraglone, percorso numero 15
La Punta Faraglione, offre una veduta unica e molto suggestiva.
Si parte dalla spiaggia di Campese e dura più o meno un’ora.
Questo cammino si sviluppa lungo la costa, per questo potrete ammirare delle spiagge e recarvici, vi segnalo soprattutto due piccole spiagge, per niente trafficate, cala Pertuso e cala Pozzarelli.
Per arrivarci dovrete cimentarvi in una discesa molto ripida e tortuosa.
La vista è impagabile.
Cala dell’Allume, itinerario numero 16
Anche qui la partenza si trova a Campese, con destinazione Cala dell’Allume, una caletta molto nota che ospita l’isola del Giglio.
Qui troverete un vero e proprio angolo di paradiso, ricco di profumi e colori.
La strada per arrivare alla caletta è molto ripida, verrete sicuramente ripagati dalla bellezza.
Inoltre si possono ammirare alcuni resti di una antica miniera, una caratteristica storica molto affascinante.
Punta del Capel Rosso, sentiero numero 28a
Giglio Castello è un borgo medievale, dove potrete godervi un fantastico tour alla scoperta della Rocca Aldobrandesca, imbattendovi in piccoli vicoli e casette variopinte.
Questo è anche un punto di partenza per molti sentieri, tra cui quello di Punta del Capel Rosso, dove si trova il famoso faro a righe bianche e rosse.
Un itinerario di circa sei chilometri, che darà libero accesso anche al mare e alle sue spiagge.
Cannelle e Caldane, cammino numero 23
Eccoci giunti ora alla spiaggia delle Caldane e delle Cannelle.
Si parte dal Porto del Giglio, proseguendo sempre dritto verso le due spiagge, e per chi vuole anche a Punta di Capo Marino. Questi luoghi rappresentano delle tappe imperdibili per chi si reca al Giglio.
Poggio della Pagana, passeggiata numero 20
Infine abbiamo Poggio della Pagana, nonché la vetta più alta dell’intero territorio.
Si parte da Castello proseguendo verso Le Porte, uno scorcio unico da dove osservare l’arcipelago, dove potrete apprezzarne la bellezza.
Sappiate che qui in alto il telefono non prende, quindi mi raccomando, attrezzatevi di cartine e mappe, di acqua e le scarpe giuste.