Sempre più spesso si sente parlare di green econony, sharing economy, circular economy ed energie rinnovabili, come strumenti sostenibili per un futuro migliore.
Sono tante le iniziative di green economy ed ecoturismo già in attive in vari Stati per la salvaguardia ed il miglioramento delle nostre vite.
Basti pensare ai numerosi tratti ferroviari dismessi trasformati in piste ciclabili o al periodo di grande evoluzione che sta attraversando il mondo delle auto elettriche. In Abruzzo, ad esempio, nei pressi di Montesilvano è possibile pedalare nella linea Pescara-Penne attraverso una bellissima pista ciclabile di 20 km che un tempo era linea ferroviaria, così come anche nella costa dei Trabocchi (a 10 metri dal mare).
O ancora molto utili e sempre più in voga le numerose iniziative di sharing economy, come ad esempio il servizio di Bla Bla Car, che riduce i consumi di gasolio ed emissioni tossiche, ed aiuta anche a risparmiare un bel po’, condividendo la propria auto con altre persone che devono fare la stessa tratta. Io non ho avuto ancora l’occasione di testarla, ma molti miei amici l’hanno già fatto e si sono trovati benissimo.
Anche il riciclo e riuso può essere un ottimo modo per migliorare il nostro futuro attraverso un’idea di circular economy.
Io, ad esempio, ad ogni cambio stagione, porto tutti gli abiti che non metto più al “Mercatino dell’Usato”, la rete di franchising di prodotti usati che regala nuova vita agli oggetti sottraendoli alla discarica, dove sono rimessi in vendita per nuove persone. In questo modo viene ridotto l’impatto ambientale e “salvato” anche il portafogli.
Queste sono solo alcune delle piccole cose che ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare per contribuire ad un futuro migliore.
Poi ci sono aziende come Enel, che si impegnano attivamente per occuparsi di politiche rivolte alla creazione di un mercato unico, volto sia a ridurre i costi dell’energia elettrica, sia a un potenziamento dell’efficienza attraverso il progetto Futur-E.
Futur-e rappresenta un hub di condivisione di informazioni sulle nuove politiche di green e circular economy e sulle iniziative sostenibili a livello nazionale e si appoggia su 3 pilastri: innovazione, efficienza energetica e digitalizzazione.
Con questa iniziativa Enel, attraverso il lancio di un portale dedicato, basato sullo storytelling, propone uno spazio “iniziative” dove mette in evidenza i bandi e i progetti di riqualifica delle centrali elettriche dismesse ora in corso, e la capacità di integrare le tematiche sociali all’ interno delle proprie strategie di business, unendo la sostenibilità ai temi di innovazione e digitalizzazione attraverso un concetto di vicinanza al territorio.
Attraverso il progetto Futur-E, non solo i vecchi impianti dismessi vengono riconsegnati al territorio attraverso bandi di riqualifica architettonica e le centrali elettriche dismesse, come per le centrali di “Porto Tolle”, “Montalto di Castro”, “Rossano”, ma i progetti conclusi, come per la centrale dismessa di Alessandria, generano un nuovo valore condiviso con il territorio e comunità.
In questo modo l’Italia viene posta a un livello internazionale con esempi virtuosi di riqualifica di vecchie centrali elettriche dismesse e trasformate in nuove architetture per la comunità e il territorio. Il progetto di riqualificazione europeo più famoso è sicuramente la Tate Gallery di Londra, trasformata da centrale termoelettrica a museo d’arte moderna.
Enel, attraverso il progetto Futur-E, in linea con le direttive europee, inizia ad occuparsi di politiche rivolte alla creazione di un mercato unico, volto sia a ridurre i costi dell’energia elettrica, sia a un potenziamento dell’efficienza. Proprio come nei Paesi del nord Europa dove la green economy, le energie rinnovabili e l’eco-turismo fanno ormai parte della quotidianità.
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