Lourdes non ha bisogno di molte presentazioni, è un luogo di culto famoso in tutto il mondo che ogni anno attira milioni e milioni di pellegrini.
La sua aurea un po’ magica, un po’ mistica e spirituale, la si avverte già dall’arrivo alla stazione e man mano che ci si avvicina al luogo di culto.
Io ci sono arrivata da Tolosa con un autobus partito di buon’ora. Non c’era nessun pellegrinaggio ed anzi, a dirla tutta, gennaio non è proprio il mese più adatto per andare a Lourdes, dato che si trova tra le montagne, le temperature sono piuttosto rigide ed i negozietti tutti chiusi, ma era solo a 2 ore e mezzo da Tolosa e… non si può andare a Tolosa e non allungarsi fino a Lourdes!
Ci sono pellegrini che fanno giorni e giorni di viaggio, altri che pagherebbero oro per andarci e così, mi sono svegliata di buon’ora ed ho preso l’OUIBUS delle 8:15 da Tolosa per Lourdes, che parte tutte le mattine e riparte da Lourdes alle 17:30 con arrivo a Tolosa alle 20:30
L’autobus era comodissimo: poltrone più larghe del normale, riscaldamento e Wi-Fi. Durante il tragitto ho dormicchiato un po’.
Sono arrivata nel piccolo paesino di Lourdes intorno alle 11:00 e tutto intorno a me era quasi aulico.
Non c’erano molti pellegrini sul mio autobus ma non ho avuto difficoltà a raggiungere la grotta.
Lungo la strada era segnato il sentiero blu del giubileo di Lourdes, un po’ come il percorso del Cammino di Santiago e del Camino Lebaniego.
È bastato seguirlo e mi sono ritrovata di fronte la chiesa più bella che abbia mai visto!
Così bella ed immensa da sembrare quasi un castello delle fiabe.
In realtà non è solo una chiesa ma ne sono due, una sull’altra costruite proprio sopra la grotta di Massabielle dove avvenne l’apparizione della Madonna a Bernadette Soubirous nel 1858.
Il Santuario di Lourdes è il terzo santuario cristiano al mondo per numero di pellegrini all’anno, dopo la basilica di San Pietro in Vaticano e la basilica di Nostra Signora di Guadalupe.
L’esterno della prima chiesa, quella in basso, è tutto ricoperto di mosaici d’oro meravigliosi, tanto da renderlo un luogo da vedere almeno una volta nella vita, anche se non si è credenti ma solo appassionati d’arte.
Di fronte due porte (porta della Vie e porta della Lumiere) e poi una lunga rampa di scale a destra e sinistra per raggiungere la cripta e la seconda chiesa. La facciata principale si presenta, così come tutto il resto dell’edificio, in stile neogotico: il portale d’ingresso è sormontato da un mosaico che raffigura la proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione da parte di papa Pio IX nel 1854, mentre in entrambi i lati si apre una trifora; la facciata si completa con una torre alta circa settanta metri, che termina a cuspide, utilizzata anche come campanile, con all’interno quattro campane.
Come vi dicevo è un luogo mistico in cui si avverte subito una forte energia.
È un luogo di quelli che ti entrano dentro e ti sconvolgono l’anima, che ti fa riaffiorare lacrime, paure, dolori ma anche speranza. Uno di quei luoghi che bisogna vivere per capirlo. Sinceramente non era in programma in questo viaggio, ma a volte sono proprio gli imprevisti a rendere la vita più entusiasmante lasciando un ricordo indelebile!
Sono entrata nella prima chiesa e l’ho trovata meravigliosa per la sua struttura, i suoi dipinti…
Poi sono uscita ed ho preso le scale per raggiungere la seconda.
Prima di arrivarci uno spiazzale con una cupola che rappresenta una corona con una veduta magnifica sul fiume e su tutto il paese di Lourdes.
Entrata nella seconda chiesa, doveva essere appena finita la messa perché era vuota e dopo un po’ hanno spento luci.
Sono quindi scesa nella cripta, dove sono conservati anche i resti di Bernadette ed è lì che l’energia di Lourdes ha iniziato a fare effetto.
C’era un gruppo di italiani che diceva il rosario e mi sono unita a loro per un po’, poi un lungo corridoio che mi ha condotto nella sala del silenzio. Una sala meravigliosa dove c’erano molte persone di culture e paesi diversi, tutte in preghiera.
Dopo aver trascorso qualche ora nella cripta immersa tra i miei pensieri e facendo entrare tutta la magia di Lourdes dentro me, mi sono incamminata verso la grotta, situata sul lato destro della chiesa, sulle sponde del fiume.
Non so descrivere di preciso le emozioni che ho provato quando l’ho vista, ma era come se la statua della Madonna posta al suo ingresso mi chiamasse, come se avesse voluto lei che io fossi lì e che avesse messo insieme tutti i pezzi ed imprevisti del mio viaggio per fare in modo che io giungessi a Lourdes.
Dopo un po’ ha iniziato a piovere e non c’era molta gente. Ho avuto così modo di prendermi del tempo da trascorrere li, sotto la grotta, facendo in modo che l’acqua benedetta che scorre dalle sue viscere mi bagnasse il viso, la mano, i vestiti…. È stato forte, intenso… avrò parlato a lungo, o forse poco, ho perso la cognizione del tempo ed un pianto liberatore si è impossessato di me.
A volte cerchiamo di essere tanto forti, ma non c’è nulla di male nel mostrare le nostre debolezze….
purtroppo le piscine di acqua benedetta nelle quali fare il bagno erano chiuse, e sarà quindi l’occasione per ritornarci.
Ho avuto modo, però, di prendere l’acqua benedetta che sgorgava dalle fontane (che scusate, ho dimenticato di fotografare) e portarne un po’ con me in delle piccole boccettine da viaggio che era possibile prendere da una teca lì vicino con una donazione di €2,00.
Sull’altra sponda del fiume, invece, c’erano dei luoghi di preghiera nei quali poter accendere delle candele per far durare più a lungo la preghiera.
Ero quasi imbambolata in questo luogo così mistico che non volevo più andare via, ma avrei rischiato di perdere il treno delle 14:48 che doveva riportarmi a Tolosa.
Sicuramente ci tornerò, anche perché, come vi ho accennato, gran parte dei negozi del paese erano chiusi, il che da un lato è stato un bene, perché la strada per raggiungere il santuario ne è piena distraendo dall’obiettivo reale della visita a Lourdes. Ciò che mi è dispiaciuto, invece, è stato trovare chiuse le piscine e la casa di Bernadette, che avrei voluto visitare.
L’esperienza, nel complesso, è stata però più che positiva.
Al ritorno non ho aspettato l’autobus delle 17:30 (anche perchè ha iniziato a piovere e faceva piuttosto freddo) ma ho preso un autobus per Boussens e poi da lì il treno per Tolosa.
Qui il mio video: