Negli ultimi anni si sta diffondendo sempre più l’enoturismo e, per chi è alla ricerca di un posto insolito in cui dormire, un’idea simpatica potrebbe essere quella di pernottare in una delle casette tipiche vesuviane sparse nei vigneti di Sorrentino Vini a Boscotrecase.
I vigneti, situati sulle pendici del Vesuvio, con una veduta mozzafiato sia sul Golfo di napoli, che di Sorrento con vedute anche su Capri ed Ischia, sia sul cratere, che visto così da vicino è davvero una novità per i turisti abituati all’immagine classica delle cartoline.
L’Azienda vinicola Sorrentino produce da decenni vini di ottima qualità.
I fratelli Giuseppe, Benny e Maria Paola hanno raccolto il testimone da papà Paolo proseguendo in una tradizione di famiglia che ha permesso all’Azienda Sorrentino di diventare una delle più prestigiose nell’area vesuviana. L’eccezionalità del suolo vulcanico conferisce ai vigneti caratteristiche particolari consentendo una variegata produzione di vini dal sapore unico e innovativo.
Fiore all’occhiello dei terreni dell’azienda è Vigna Lapillo, uno dei possedimenti più vicini alla bocca del Vesuvio, che produce un cru di inestimabile sapore come l’esclusiva Lacryma Christi “Vigna Lapillo”.
La conformazione geologica delle pendici vesuviane, le caratteristiche uniche del suolo vulcanico e il microclima incantevole, rendono il territorio dell’Azienda Sorrentino una delle zone vinicole più interessanti d’Italia, con una vocazione viticola dalla grande tradizione e dal potenziale ancora da sviluppare pienamente. Grazie ai benefici del terreno su cui sorge, l’azienda Sorrentino è riuscita in quest’area a realizzare una riproduzione naturale dei vitigni, senza ricorrere a innesti di viti autoctone su piante americane resistenti alla Fillossera.
Dai vini bianchi quali la Falanghina, Lacryma Christi del Vesuvio, Coda di Volpe Vinarium, ai rossi Vesuvio Rosso, Novello Pompeano, Vulcano; dai rosè Lacryma Christi del Vesuvio Rosato e Lacryma Christi del Vesuvio Rosato selezione vigna Lapillo agli spumanti Donn’Angela e Dorè, dalle grappe ai distillati ai vini biologici ai passiti: la produzione delle Cantine Sorrentino è così vasta da accontentare anche i palati più raffinati. Ad arricchire la produzione di vini c’è quella dell’olio Donn’Angela; un olio ideale per insalate, carni bianche, crostacei e pesce, e che riesce a coniugare il sapore e la tradizione della vita contadina.
La loro è un’azienda a conduzione familiare giunta alla quarta generazione. Gran parte dei vigneti ha mantenuto quello che è lo stile familiare tipico dell’area del Vesuvio, ovvero la pergola che dà la possibilità di sfruttare totalmente lo spazio del terreno.
Sotto le pergole di piedirosso in via Fruscio a Boscotrecase hanno sempre coltivato anche i pomodorini del piennolo, questo pomodorino eccezionale che matura su questo terreno vulcanico molto ricco di minerali, molto asciutto, molto drenante ma nello stesso tempo capace di trattenere l’acqua che gli permette di non essere mai innaffiato. Oggi ne sono produttori e li propongono in conserva nel tipico formato a pacchetelle. Questi pomodorini sono grandi protagonisti non solo della cucina napoletana e campana, ma sono utilizzati molto anche nella cucina italiana ed internazionale.
E proprio per questo motivo, venerdi scorso, nel ristorante dei vigneti Sorrentino, in collaborazione con quattro chef, è stata allestita una cena dedicata proprio ai pomodori della Campania dal titolo RE POMODORO, rendendoli protagonisti di un intero menù. Pomodori come il San Marzano, il pomodorino del Vesuvio, il giallo giagù e il corbarino rappresentano una risorsa straordinaria della nostra regione. Il loro sapore e la resa in cucina li hanno eletti da tempo i principali protagonisti delle ricette italiane e di molti paesi esteri grazie alla presenza di chef nostrani in ogni parte del mondo.
Questo il Menù Re Pomodoro della serata
Aperitivo – pizzaiolo Luigi Cippitelli Le Montanarine con impasto alla curcuma e pomodorino del Vesuvio Az Agr Sorrentino; Montanarine con pomodoro corbarino I Sapori di Corbara.
Antipasto – chef Maurizio De Riggi : Il San Marzano dop ; San Marzano Solania ripieno di maionese di pane cafone su terriccio di segale profumato all’origano e cremoso di basilico
Primo – chef Gabriele Martinelli: risotto al pomodorino giallo Giolì, mandorla di mare e polvere di alici
Secondo – chef Giovanni Arvonio: Pummarol: scottata di marchigiana, pomata di pomodori gialli Giagiù, pomodorini del Vesuvio in olio cottura di Az Agr. Giolì, cous cous fatto a mano, aria di cimature di pomodoro.
Dessert – chef patissier Anna Chiavazzo; Fusioni di cuori: parfait, cioccolato fondente pomodorino giallo Giolì candito, pois di concentrato dolce di san marzano Solania
In abbinamento, ovviamente, i vini del Vesuvio Sorrentino: dallo Spumante DOC Lacryma Christi, al lacryma christi vigna lapillo, fino al Frupa Piedirosso.