Sono da poco tornata dal mio viaggio in Tunisia dove fumare il naghilè è una pratica tanto antica quanto radicata nella cultura di questo popolo al pari della Turchia, così come il sigaro cubano a Cuba ed il calumet ad Acapulco.
Ho così pensato di documentarmi sull’origine e la storia di questi strumenti e proporvi un itinerario di viaggio fuori dagli schemi tra storie, leggende e vizi di popoli antichi e moderni in giro per il mondo.
Un tour appassionante che toccherà il sud America, il nord Africa e tanti luoghi esotici che vi permetteranno non solo di conoscere posti meravigliosi, ma anche strumenti utilizzati per fumare, soprattutto se siete dei fumatori ed appassionati di sigari, sigarette ed affini. Sappiamo bene che fumare fa male e che il fumo contiene nicotina, ma è anche vero che quello che oggi viene definito come uno dei vizi peggiori che potremmo avere, in passato aveva tutt’altro significato, emblema di vizi, lusso e sfarzo. Non siete curiosi di sapere qual è l’origine delle sigarette che siete soliti fumare nella società odierna?
La sigaretta ha origine proprio dal Medio Oriente e dal Narghilè. La sua nascita ha una dimensione “Misteriosa” si dice fosse inventata dai soldati musulmani che, durante l’assedio di San Giovanni d’Acri (nell’odierno Israele) del 1831-2, pare sostituissero al narghilè i tubetti di carta svuotati della polvere da sparo con del tabacco sminuzzato manualmente, fino a diventare tanto in voga nei paesi occidentali.
Con il passare degli anni nel mondo del tabacco sono cambiate molte cose ed oggi, durante un aperitivo con un amico, non ci stupiremmo di vederci offerto un kit di sigaretta elettronica piuttosto che un lussuoso scrigno contenente sigari di Vuelta Abajo, ma è invece interessante sapere quali erano i vizi dei popoli antichi e la storia di questi prodotti, alcuni diffusi ancora oggi.
Se poi si ha la possibilità di visitare la Turchia, il Messico o Cuba, ben venga anche una serata tra narghilè, sigari e pipe di ottima qualità.
Se, ad esempio, avete occasione di andare in vacanza ad Istanbul, città che io adoro e di cui ho parlato spesso sia sul mio blog che su Primaradio Piemonte, non potete non trascorrere almeno una serata a fumare narghilè a Cihangir, pittoresco quartiere bohémien, dove potrete trovare diversi locali in cui bere del tè, ammirare scorci meravigliosi della città su terrazze colorate e ovviamente rilassarvi fumando il caratteristico narghilè.
In passato quest’oggetto veniva costruito utilizzando una noce di cocco, canne di bambù e tubi e fumarlo era un rito comune che simboleggiava unione, condivisione, amicizia e fratellanza. Oggi il narghilè viene fumato in quasi tutti i Paesi Medio orientali, oltre che anche in molti locali occidentali. Anche io, che generalmente non fumo, a volte mi concedo una serata in stile orientale tra the’ e narghilè. Il fumo del narghilè è prodotto utilizzando solitamente foglie di tabacco Virginia impregnate di melassa, che vengono appoggiate su una brace. Ma è molto famosa anche la versione senza nicotina e arricchita da aromi di diversi gusti: alla rosa, alla mela, alla menta, ecc.
Se invece avete programmato una vacanza di mare ad Acapulco, una delle spiagge più belle del mondo per guardare gli intrepidi tuffatori che si lanciano dalla parete rocciosa di La Quebrada, a picco sul mare, potreste farlo rilassandovi al sole fumando un calumet, la pipa degli indiani dell’America Settentrionale, che erano soliti fumarla soprattutto durante la stipulazione di accordi e la firma di trattati di pace e alleanza, come simbolo di condivisione e rispetto.
Se invece preferite un luogo dove oltre a godervi il mare, potete anche ballare salsa, Cuba, è la meta ideale per concludere questo particolare tour, magari assaggiando uno dei sigari di Vuelta Abajo, incontrando i sapienti fabbricanti del luogo e sorseggiando dell’ottimo whisky.
Il sigaro cubano, famoso in tutto il mondo, è un cilindro di foglie di tabacco seccate, fermentate e arrotolate, creato solitamente da fabbricanti di sigari con anni di esperienza nella produzione dei sigari. La tipologia più pregiata è proprio quella che troverete a Vuelta Abajo, anche se dopo la rivoluzione del 1959 le manifatture furono nazionalizzate e quindi la produzione si è spostata anche a Santo Domingo, Honduras e Nicaragua.
Che ne pensate? Avete altre mete da aggiungere a questo insolito tour del mondo?
Per avere informazioni sul prezzo sigaretta elettronica, potete collegarvi al sito web GoVype.
Articolo scritto in collaborazione con GoVype, azienda che crea alternative migliori al fumo con la sigaretta elettronica per il futuro e una vasta gamma di aromi di qualità da mixare.