Nel 2013 Chiara Montanari, un ingegnere del Politecnico di Milano, torna per la quarta volta in Antartide, alla stazione Concordia, questa volta come responsabile della logistica. Vi trascorre i tre mesi dell’estate australe, quando il sole non tramonta mai.
Concordia è la base di ricerca italo-francese situata sull’altipiano antartico a 3300 m di altitudine e a 1200 km dalla costa: un luogo isolato da tutto, un ambiente ostile, gelido, dove le condizioni climatiche impediscono qualsiasi tipo di vita. Ricercatori, biologi, climatologi di tutto il mondo vi studiano lo stato dei ghiacci e del pianeta.
Per tutta la sua permanenza Chiara ha tenuto un diario, riproposto in forma narrativa nel suo libro “Cronache dai ghiacci: 90 giorni in Antartide”, dove racconta la sua esperienza di vita in condizioni estreme. Come si vive a -50 °C?

 


 

Organizzare la vita quotidiana a Concordia non è semplice: l’approvvigionamento in viveri, materiali, carburante dipende dall’arrivo del convoglio via terra – la “traversa” – ma in Antartide nulla è più imprevedibile del meteo, e l’attesa può essere snervante e trasformarsi in un incubo. La gestione dei rapporti personali in un microcosmo asfittico, dove non vi è la possibilità di isolarsi né di allontanarsi, è l’altra dura prova cui sono sottoposti gli abitanti della base, resa ancora più delicata dalla presenza di solo 6 donne tra 60 uomini. Ma c’è anche la lontananza da casa e dagli affetti, la gestione delle emergenze logistiche e sanitarie e l’inevitabile conflittualità che esse generano.
Nella sua cronaca puntuale, avvincente, ma anche autoironica, Chiara Montanari regala al lettore uno squarcio di vita davvero fuori dal comune, dove solo determinazione, disciplina e mente fredda permettono di portare a casa la pelle.
PREFAZIONE: CONCORDIA STATION
La geografia del luogo:
– la base Concordia è una stazione di ricerca internazionale
– si trova in cima alla calotta polare, a 3.300 m di altitudine
– all’interno, a 1200 km dalla costa, vicino al Polo Sud geografico.
Le basi che ci riforniscono sulla costa sono:
– la base italiana Mario Zucchelli (MZS)
– e quella Francese di Dumont d’Urville (DDU)
Praticamente è come avere una base a Milano e il supporto a Londra o Barcellona, in mezzo c’è solo il deserto di ghiaccio. Diario dal 17 Novembre 2013 al 5 Febbraio 2014
CHAPTER 1. IL VIAGGIO
Come si arriva in Antartide? il mio viaggio dalla Nuova Zelanda alla base americana di Mc Murdo e i vari trasferimenti sulla costa.
Quali le ricerche sulla costa e il senso del tempo in Antartide?
Finestre temporali: la gestione dell’imprevisto, uno degli elementi principali in Antartide.
CHAPTER 2. L’impatto con la base
Condizioni Climatiche:
Cosa significa vivere a – 50°C, con un “freddo aggressivo” e la mancanza di ossigeno?
La Base Concordia: come è nata la base? l’accordo internazionale e gli anni della costruzione la sua struttura e le diverse funzioni per ogni spazio.
Cosa significa vivere confinati in spazi ristretti e affollati?
Scienza: glaciologia per il clima
Le carote di ghiaccio estratte sotto il ghiaccio di Concordia contengono l’atmosfera di 800.000 anni fa!
CHAPTER 3. Lavorare a Concordia
L’arrivo dei rifornimenti: carburante e viveri
La protezione ambientale: come gestiamo il nostro impatto sull’ambiente?
Vivere a Concordia: come è guardare la distesa di ghiaccio in silenzio?
CHAPTER 4. Sentirsi su Marte
Le ricerche dell’ESA: L’agenzia Spaziale Europea ci studia perché Concordia è il posto sulla terra più simile ad una base spaziale.
Scienza: le ricerche in Astrofisica (telescopi a infrarosso)
Vivere a Concordia:
La spedizione, i racconti di chi ha vissuto l’inverno polare e la mia esperienza nella gestione della base.
Le attività nei giorni di riposo: la piscina all’aperto …
Sfide: i passeggeri bloccati dal maltempo
CHAPTER 5. Natale con l’SOS
Vivere a Concordia: la gestione dei Conflitti; il Natale, la lontananza da casa; il Capodanno nel sole di mezzanotte
La gestione delle emergenze e il patto di mutuo soccorso tra le basi: la logistica Australiana ci aiuta
Sfide: l’SOS della Nave russa (Akademik Shokalskiy) rimasta bloccata tra i ghiacci e la nostra nave richiamata in soccorso
Scienza: Goedesia (GPS) le ricerche sui movimenti della calotta polare e i cambiamenti climatici
CHAPTER 6. Gli abitanti di Concordia. Tra conflitti e relax
Vivere a Concordia:
Come si vive in 60 di cui solo 6 donne?
Il Fattore di Rivalutazione Antartico: le relazioni uomo donna
La nostra discoteca si chiama spaccaossa!
Si mangia ma non si ingrassa!
Sfide Logistiche:
Il Ruolo del Capo Spedizione e quello del Technical manager
Lavorare in Antartide è come suonare in un quartetto jazz
Siamo in emergenza carburante!
Un problema nel team tecnico
CHAPTER 7. La gestione delle emergenze
L’emergenza carburante continua!
I rischi a Concordia
Il tragico incidente di MZS
CHAPTER 8. La preparazione della base per resistere all’inverno
Sfide:
La winterizzazione
La staffetta del passaggio di consegne
Gli australiani ci chiedono aiuto
Un guasto alle telecomunicazioni
Emergenza: siamo ancora senza carburante
Scienza: la ricerca di micrometeriti.
Vivere a Concordia: La convivenza multiculturale
CHAPTER 9. La Spedizione è finita
Vivere a Concordia:
Il White Out
Il congedo da Concordia
Prologo – Dicembre 2014
Il libro si chiude con il racconto di come è andata la spedizione, di cosa fanno oggi i vari personaggi e cosa faccio io: utilizzare l’Antartide, come metafora del periodo storico turbolento in cui viviamo.
Vivere in Antartide significa gestire l’incertezza, presidiare il cambiamento, valorizzare l’ambiente e la diversità, saper cogliere le opportunità e agire con lucidità fronteggiando le emergenze. In sintesi: sviluppare resilienza in armonia con l’ambiente. In chiusura è l’augurio che questo libro possa stimolare i lettori a cercare altre informazioni sull’Antartide.