Le città nel periodo natalizio diventano tutte un po’ magiche. Brillano di luci, colori ed emozioni quasi uniche che è difficile trovare in altri periodi dell’anno.
Ci sono poi quelle città che hanno un’aurea di mistero e bellezza a prescindere dal periodo Natalizio, ma che le lucine ed i mercatini contribuiscono solo a rendere più belle, ed una di queste è proprio Cracovia, in Polonia.
Un viaggio programmato da prima dell’estate per il progetto “Polonia Wow” e carico di aspettative, tra cui anche la paura della delusione. Delusione che invece non c’è stata confermando il continuo wow ad ogni angolo.
Ammetto di non aver mai preso in considerazione la Polonia nei miei itinerari di viaggio prima di quest’estate, sbagliando, ed ora che ho avuto modo di conoscere ed amare la bellissima Cracovia, non vedo l’ora di scoprire anche le altre città di questo paese così misterioso ed affascinante.
Cracovia mi ha stregata con la sua bellezza, la sua triste storia legata al nazismo, i bellissimi localini di Kazimierz, i mercatini di Natale della piazza centrale e poi… le miniere di sale!
5 giorni intensi, ma durati troppo poco che mi hanno fatto vivere tutta la magia del Natale in una città davvero bellissima.
Ve lo riassumo in pochi semplici punti, racchiudendovi tutto ciò che non può mancare nel vostro itinerario invernale.
Kazimierz, il quartiere ebraico
Il mio viaggio alla scoperta di Cracovia è iniziato proprio da Kazimierz, il quartiere ebraico, ricco di storia, dove era collocato il mio hotel, il Golden Tulip Kazimierz.
Questo quartiere, insieme al centro storico di Cracovia, Stare Miasto e al Castello, situato sulla collina del Wawel, nel 1978 sono entrati a far parte della lista del Patrimonio Culturale e Naturale UNESCO, negli anni in cui ne facevano parte solo 12 meraviglie in tutto il mondo.
Kazimierz, dove sono state girate molte scene del film The Schindler’s List, fu istituito nel XIV secolo da Casimo il Grande e fungeva da città a se stante in cui si sviluppava la vita sociale e culturale degli Ebrei intorno a Piazza Nowa ed a Via Szerowa. Per anni abbandonato, solo agli inizi del XIX secolo venne assorbito da Cracovia diventandone un dei 28 quartieri da cui è costituita la città e ritornato al suo antico splendore diventando oggi uno dei quartieri più eclettici e vivi della città, pieno di artisti, musica e localini alla moda.
Nonostante ciò, Kazimierz continua a mantenere un fascino tutto suo, rimanendo ancora oggi, il secondo quartiere ebraico in tutta Europa (dopo Praga) a vantare tanti meravigliosi monumenti giudaici.
Passeggiare per Kazimiers, se di sera è un grande spettacolo per la grande movida ed i numerosi localini dove è possibile fermarsi a bere della buona birra e mangiare la tipica zapiekanka, un panino aperto condito con funghi bianchi, formaggi e talvolta altri ingredienti, tostato fino a quando il formaggio si scioglie e servito caldo con ketchup.
Di giorno, invece, assume un tono più austero, ricordandoci il periodo buio e triste della seconda guerra mondiale, quando Cracovia divenne il quartier generale dell’intelligentia nazista e da Cracovia furono deportati numerosi ebrei, ma proprio per questo motivo non fu bombardata.
Il ponte dell’arte Kladka Ojca Bernatka
Nel film The Schindler’s List, il ghetto ebraico era ambientato nel cortile dove però in realtà non c’era il ghetto perchè questo è al di là del ponte Kladka Ojca Bernatka, un ponte bellissimo pieno di sculture che vale davvero la pena attraversare e visitare.
Di sera è davvero molto suggestivo, con le sculture d’arte rappresentanti giocolieri e trapezisti illuminati che, insieme allo spettacolo del riflesso della città sul fiume Vistola, rendono il luogo davvero magico.
Di giorno, invece, è possibile ammirare meglio le sculture lungo il ponte, come se si visitasse un museo a cielo aperto, mentre dall’altro lato, si trovano numerosi lucchetti simbolo di promesse di amore di fidanzati giunti a Cracovia pieni d’amore.
Le sculture sul ponte furono messe qualche anno fa in occasione di una mostra d’arte e poi lasciate lì.
Attraversando il ponte si giunge al quartiere di Podgórze, dove c’era il ghetto ebraico.
Il castello del Wawel
Assolutamente da visitare il maestoso Castello del Wawel che sovrasta la città dall’omonima collina.
Il castello, più volte ristrutturato ed ampliato, presenta numerosi stili architettonici: romanico, gotico e rinascimentale. Molto belle le sale reali al suo interno (che purtroppo non ho potuto fotografare). Sicuramente la più suggestiva è la sala delle 100 teste (sala Poselska), con 100 teste degli abitanti del Wawel appese sotto il soffitto, di cui una sola bendata. Molto bella anche la sala dei pianeti. Mentre la sala più grande è quella dei Senatori dove si tenevano gli incontri del senato, balli e feste. Qui troviamo anche il baldacchino reale, che sostituisce il trono. In questa sala sono presenti molti degli arazzi che troviamo lungo tutto il palazzo reale e che rappresentano la più grande collezione di arazzi fiamminghi della Polonia.
All’interno de Castello del Wawel, oltre al palazzo reale, troviamo anche la bellissima cattedrale di Cracovia, all’interno della quale sono stati incoronati molti sovrani (ben 37 incoronazioni). e dove oggi riposano le spoglie di quasi tutti i sovrani Polacchi. Il primo ad essere stato incoronato fu il re Wladyslaw Lokietek nel 1320. La cattedrale di Cracovia a 3 navate, rappresenta la perfetta unione di epoche e stili diversi: dallo scheletro gotico circondato da 19 cappelle di diversi stili: gotico, rinascimentale e barocco. Al suo interno si trovano i sarcofagi reali, il confessionale d’argento di San Stanislao, le arcate tardo rinascimentali ed il crocifisso nero di Santa Jadwiga.
Fuori l’ingresso della cattedrale si trovano delle ossa di animali trovate nel fiume Vistola e si dice che se dovessero cadere verrebbe la fine del mondo.
Davvero molto suggestiva. Da dedicarci almeno una giornata.
Il centro storico Stare Miasto
Per vivere la magia del Natale a Cracovia e respirare tutta la bellezza della città, bisogna fare una bella passeggiata per il suo centro storico, Stare Miasto, Patrimonio Unesco, ammirare palazzi rinascimentali, gotici e barocchi, entrare nelle chiese, ascoltare i musicisti di strada, ammirare le decorazioni natalizie e respirare il profumo di Natale che aleggia nell’aria.
Passeggiando per le vie del centro, si può capire la storia di Cracovia della sua pavimentazione, che cambia a seconda del periodo storico in cui è stata realizzata.
Viene considerato centro storico di Cracovia l’area circondata dal Parco Planty, che fu costruito in sostituzione delle cinta murarie, fino alla collina di Wawel, formando un ovale leggermente allungato in direzione della Vistola.
Si tratta di un’rea abbastanza estesa dove quasi ogni edificio è un monumento, troviamo decine di musei e gallerie, locali storici, oltre dieci chiesa, cinema, teatro, librerie e negozi di antiquariato, Insomma, il posto giusto per perdersi tra strade e viuzze e lasciarsi trasportare dalla magia del luogo.
I mercatini di Natale in Piazza Rynek Główny
Passeggiando per il centro storico, vi ritroverete in Piazza del Mercato, Rynek Główny, la piazza principale della città vecchia, circondata da splendidi edifici con le facciate color pastello, la più grande Piazza Medievale in Europa, larga 200m x 200m, dove in tutto il mese di dicembre si trovano i suggestivi mercatini natalizi e l’albero di Natale della città, rendendo questa piazza, già di per sè bellissima, ancora più bella e suggestiva, regalandoci tutta la magia del Natale a Cracovia.
La struttura della Piazza è rimasta invariata dal 1257, dandole un aspetto e carattere introvabile altrove.
Nel centro della piazza troviamo il Fondaco dei tessuti (Sukiennice), l’edificio che una volta ospitava il mercato dei tessuti mentre oggi è un animato bazar, che con i mercatini esterni alla piazza, rendevano l’aspetto ancora più magico e caratteristico.
Sulla piazza affaccia in tutta la sua bellezza la basilica gotica dedicata all’Assunta (Kościół Mariacki), simbolo di Cracovia, con le sue due torri svettanti e sulle quali troviamo sempre uccelli in volo come se danzassero, regalando uno spettacolo quasi magico. Secondo una leggenda, i piccioni che riempiono Piazza del Mercato non sono affatto comuni piccioni bensì esseri incantati…
Quando, nel XIII secolo, Enrico IV il Probo salì al trono volle riunire sotto il suo regno tutte le terre polacche e incoronarsi re. Vista la mancanza dei fondi necessari si rivolse ad una fattucchiera che trasformò i suoi cavalieri in piccioni. Gli uccelli circondarono la chiesa di Santa Maria e cominciarono a beccarne i muri tanto da far precipitare piccoli frammenti che una volta caduti a terra si tramutavano in monete d’oro. Oggi i cavalieri si aggirano ancora in piazza volando sulle nostre teste…
Dalla torre di sinistra della chiesa dell’Assunta, ogni ora, un trombettiere suona ai quattro punti cardinali l’inno mariano hejnał, 24 ore al giorno in 4 dimensioni. L’unico segnale musicale al mondo che da seicento anni viene eseguito ogni ora.
Giro in carrozza tipica (dorozka)
Immancabile un giro della città in carrozza d’epoca tipica di Cracovia, la dorozka, per vivere la città come delle moderne Cenerentole. Le carrozze le si trova tutte parcheggiate in piazza e pronte a portare in giro i turisti rendendo ancora più suggestiva la piazza tutta addobbata in stile natalizio.
I presepi di Cracovia
Cracovia è famosa anche per i suoi presepi, realizzati in cartone e che riproducono pezzi e scene della città.
Li si trova in delle teche di vetro in punti svariati della città e sono tutti colorati e molto belli da vedere.
Una tradizione che si rinnova dal 1937 e che ogni primo giovedi di dicembre riunisce in piazza del Mercato tutti i costruttori di presepi in occasione del concorso per il più bel presepe di Cracovia organizzato dal Museo Storico della città in una vera e propria rappresentazione teatrale itinerante, con ambientazioni dipinte da artisti popolari e attori accompagnati dai canti natalizi chiamati “koledy”.
In quest’occasione si riuniscono a Cracovia artigiani locali che presentano strutture che talvolta raggiungono dimensioni di alcuni metri, non di rado incorporandovi meccanismi di movimento e impianti d’illuminazione. Le forme dei presepi si ispirano al corredo architettonico tipico di Cracovia.
Il presepe da queste parti non è solo un addobbo. Non è un caso che a Cracovia sia possibile ammirare la più antica rappresentazione della natività di tutta la Polonia, ovvero un presepe che risale alla metà del XIV secolo.
Il quartiere comunista di Nowa Huta
Un tour di Cracovia non può prescindere da una full immersion nei luoghi che hanno visto la storia del comunismo in città.
E così, con un’auto d’epoca, un Trabant verde pisello degli anni ’70 e con la simpatica guida di Crazy Guides, ci siamo diretti a Nowa Huta, il quartiere della città eretto nel 1949 dalle autorità comuniste come colosso metallurgico sui fertili villaggi di Pleszòw e Mogila, che avrebbe dovuto essere il biglietto da visita della Polonia nel mondo. Costruito in modo particolarmente bello perchè era stato progettato per invogliare gli abitanti di Cracovia a sposare la causa comunista.
I percorsi di Nowa Huta si snodano tra la storia più antica e la contemporaneità, tra le riserve naturali e l’industria pesante, tra una storia drammatica ed elementi divenuti comici.
L’esempio più completo ed interessante dell’architettura social-realistica presente a Nowa Huta è il Centro Amministrativo del complesso metallurgico, chiamato anche Palazzo Dogi che inizialmente aveva la scritta “Lenin” poi modificata.
C’è poi Piazza Centralny che rappresenta una sorta di storia dell’architettura degli ultimi 50 anni, dove possiamo ammirare esempi di edilizia social-realistica.
Le miniere di sale di Wieliczka
A pochi km da Cracovia, non può mancare una visita a Wieliczka, la più antica miniera di sale ancora in funzione, dalla bellezza disarmante.
Nel Medioevo questo luogo veniva chiamato Magnum Sal, il Grande Sale, in quanto il sale aveva un valore inesstimabile, veniva usato non solo per arricchire le pietanze, ma anche per conservare i prodotti alimentari e la sua estrazione ha contribuito a sostenere molte famiglie Cracoviane.
Al di là del valore del sale, i giacimenti di Wieliczka, sono oggi un monumento culturale unico al mondo.
La miniera si estende su nove livelli (il primo a 64m sotto terra, il più profondo a 327 m sotto terra) ed è diviso in compartimenti con porte che si aprono e chiudono per evitare il vento.
Man mano che si scende nei vari livelli si rimane affascinati dalla sua bellezza.
Sinceramente, mi aspettavo delle classiche miniere sullo stile di quelle dei 7 nani, invece mi sono trovata di fronte una cattedrale sotterranea di grande bellezza che mi ha lasciata con gli occhi strabuzzati per tutto il tempo!
Sale enormi con lampadari di cristallo, la Grotta di Cristallo, sculture di sale realizzate da tre vecchi minatori con la passione per la scultura realizzati con una precisione tale da lasciarti senza parole, un hotel sotterraneo interno alle miniere, una sala da ballo, e la storia dell’estrazione del sale attraverso le varie epoche storiche.
Un luogo davvero molto suggestivo che vale assolutamente la pena vedere e ringrazio i miei followers che me l’hanno consigliato.
Dove mangiare
La cucina polacca devo ammettere che mi è piaciuta davvero molto, ricca di zuppe e di piatti tradizionali, alcuni rivisitati in chiave moderna, oltre alla grande cultura dello street food.
Vi segnalo i ristoranti in cui ho mangiato:
Ristorante Pod Baranem, nei pressi del Castello di Wawel dal design accogliente di una casa borghese, formato da molte opere d’arte e mobili antichi, che rendono l’ambiente caldo e accogliente.
Specializzato nella cucina polacca con tocchi di cucina europea. Qui ho provato il piatto tipico della vigilia di Natale in Polonia, la carpa (karp po zydowsku);
Ristorante Klimaty Poludnia, in Via Gertrudy, molto carino e accogliente allestito in stile natalizio con Silent Night ed i canti di Natale in sottofondo e le candele sui davanzali delle finestre ed il caminetto accesso. Qui ho provato il tipico Gulaszt.
Ristorante Szara Ges w Kuchni, in Piazza del mercato, un ristorante molto elegante che ha ricevuto numerosi premi per antipasti, main dishes, recensito dalle migliori guide di viaggi ed enogastronomia. Situato in una delle case più antiche di Cracovia dell’inizio del XVII secolo. Gli edifici originali furono eretti poco dopo la fondazione di Cracovia nel 1257 da parte di Bolesław Wstydliwy. Il resto della ricostruzione è della seconda metà del XIV secolo ed è una sala gotica a un piano con un gruppo molto importante di chiavi di volta in legno intagliato.
Mieta Resto Bar, in ul. Krupnicza, che devo ammettere è quello che mi è piaciuto di meno, con una cucina fusion mista tra italiano e polacco, forse proprio perchè non mi piace mangiare italiano e sue declinazioni all’estero.
Ristorante pod Nosem, un elegante e ben progettato ristorante situato al piano terra di un palazzo storico in ul. Kanoniczna 22 in pieno centro, a due passi da Piazza del Mercato. Qui, potete concedervi una cucina polacca tradizionale con un tocco moderno, mentre vi godete l’atmosfera del centro storico.
Ristorante CK Dezerter, in ul. Bracka 6, adiacente a Piazza Mercato, dallo stile più di trattoria, dove è possibile mangiare i piatti tradizionali polacchi.
Preparazione dei biscotti Obwarzanek
Il re indiscusso della cucina polacca è l’Obwarzanek, un biscotto salato rotondo simile al Brezel tedesco, tipicamente venduto lungo le strade e le piazze della città in caratteristici furgoncini di street food. Si tratta di una coroncina di pasta lievitata e intrecciata che prima della cottura viene immersa in un misterioso decotto di erbe e miele, che fa parte della tradizione culinaria cracoviana è protetto dalle food Policy Legacy.
Abbiamo provato anche noi a preparare il nostro Obwarzanek nel Muzeum Obwarzanka e devo dire che il risultato non è stato malvagio.
Degustazione della vodka
La Polonia è la patria della vodka, è qui che è stata inventata e quindi, un viaggio in Polonia non può prescindere da una degustazione di Vodka. Noi l’abbiamo fatta a Dwor Sierakow, una delle aziende produttrici più grandi della Polonia, che ha partecipato anche all’Expo di Milano ed ho scoperto che non solo ci sono diverse tipologie e gradazioni (le mie preferite all’honey e lo cherry), ma anche che la Vodka ha proprio origini polacche!
Purtroppo non abbiamo assistito al processo di produzione della vodka, ma ho trascorso una notte da principessa nella loro tenuta, dormendo in una stanza meravigliosa, rilassandomi con una sauna nella loro SPA e facendo una cena tipica buonissima.