Viaggiare è anche scoprire i gusti ed i sapori di una cultura, solo in questo modo si può entrare nel vivo del paese che si sta visitando.
Ed è il motivo per cui in ogni viaggio mi piace sempre provare i piatti tipici locali e mangiare come un local.
Ci sono poi cucine che si avvicinano di più ai nostri gusti ed altre un po’ meno, ma io preferisco sempre provare i piatti tipici locali, perché ogni piatto racconta una storia e racchiude tanto della cultura di un popolo ed è il modo migliore per conoscere un paese.
E così, anche nel mio recente viaggio in Giordania ho provato ad assaggiare tutti i piatti tipici locali ed ho scoperto come le tradizioni culinarie variano molto da nord a sud del Paese.
Nel mio viaggio ho avuto la fortuna di avere con me una guida che, oltre a raccontarmi tantissimi aneddoti interessanti sulla Giordania, ha saputo anche consigliarmi su cosa e dove mangiare.
Ma cosa mangiare in Giordania?
I meze (gli antipasti)
Come in tutti i paesi del mondo arabo, anche in Giordania ogni pasto è preceduto dai meze (gli antipasti), che vanno serviti a centro tavola e condivisi tra tutti i commensali prima dei piatti principali. Sono quasi tutti di consistenza cremosa e vanno mangiati con le mani con l’accompagnamento del pane arabo.
Tra i meze più famosi (e più buoni) troviamo sicuramente:
l’’hummus di ceci, che è una crema a base di ceci presente in quasi tutto il mondo arabo;
il Mutabbal (O Baba Ghanouch) che è una crema di melanzane simile all’hummus di ceci (qui la ricetta del Mutabbal);
il Tabbouleh, un meze principalmente estivo. Una sorta di insalata preparata con bulgur (grano spezzato), prezzemolo, cipollotti, menta, pomodoro e cetrioli tutti tritati a pezzettini piccolissimi;
il Souvlaki, uno spiedino di carne (pollo, agnello o manzo) marinata in una miscela di succo di limone, olio d’oliva e spezie.
C’è poi il Kofta, che sono delle polpette di carne, con cipolla, prezzemolo e spezie ed i buonissimi falafel, polpette di legumi speziate e fritte.
Piatti di pesce
Come vi accennavo, la cucina varia abbastanza da Nord a Sud.
Nella zona di Aqaba e del Mar Morto è possibile mangiare piatti di pesce fresco.
Noi ne abbiamo mangiati sia ad Aqaba che ad Amman, che non è troppo distante dalla Valle del Giordano e dal Mar Morto.
Al Ristorante Mirwas di Aqaba ho provato una Tajina di pesce fresco molto buona. Mentre ad Amman ho mangiato in un ristorante-pescheria dove ho provato una frittura mista di pesce, pesce alla griglia ed una zuppa di gamberi.
Piatti di carne
La cucina tipica giordana è però principalmente a base di carne.
Assolutamente da provare il Mansaf, un piatto unico tipico dei matrimoni a base di carne di montone, mandorle tostate e yogurt mangiato in un Caravan Serraglio sull’autostrada del deserto che porta da Amman ad Aqaba. Lungo la strada ce ne sono 3 dove puoi mangiare e fare shopping.
Di solito il pranzo è a buffet, ma andando con una guida e telefonando con anticipo, si può chiedere di preparare il Mansaf.
C’è poi il Mashuai, la loro carne mista alla griglia, avvolta dal pane arabo, da mangiare abbinata a tutti i loro appetizer a base di hummus di ceci, insalatine, mutabbal (o Baba Ganush), che ho avuto modo di provare al Ristorante Geen Valley a pochi metri dall’uscita del sito archeologico di Jerash
Quasi tutta la loro carne è cucinata alla griglia in abbinamento a patate o insalata. Ne abbiamo mangiata di buonissima anche a Petra da My Mom’s Recipe, un localino tipico, a pochi passi dall’ingresso del sito archeologico, dove è possibile mangiare cucina tipica locale come se fosse cucinata dalla mamma.
I dolci
Per quanto riguarda i dolci, non ne ho mangiati molti, diciamo quasi per niente.
Tra i dolci tipici troviamo però:
Il Knafeh, un dolce caratterizzato da strati di pasta fillo farciti con un mix di formaggi freschi e cotti in un mix di burro dolce, molto simile ai dolci che si è soliti trovare nel vicino Egitto.
Il Basbousa, un dolce a base di pane tostato, latte e riso che ho avuto modo di provare nel ristorante a buffet a Petra e poi ad Aqaba l’ultima sera. E’ molto molto dolce ed infatti io, nonostante ami i dolci, ne ho mangiato solo metà.
Il caffè
Assolutamente da provare poi il caffè giordano che viene preparato in modo molto particolare.
In Giordania si trovano due tipologie di caffè: quello beduino e quello turco.
Il caffè beduino è quello tostato, amaro, poco speziato, tenuto in infusione per sei ore e bollito più volte che è possibile assaggiare nel deserto del Wadi Rum o a Petra sulla strada acciottolata che porta verso il Monastero. Il risultato è una specie di decotto chiamato khamìr, sinonimo di accoglienza e di ricchezza, che viene offerto agli ospiti secondo la cerimonia della jaha, la preparazione del caffè. La jaha si conclude con tre assaggi, simbolo di ospitalità, benvenuto e allegria.
Il caffè turco, invece, è possibile provarlo ad Aqaba o ad Amman e viene realizzato in un pentolone di rame e fatto girare più volte fino a quando non esce fumante pronto per essere bevuto.