Se siete amanti del surf (o del kite) e vi piacciono le città dalla storia burrascosa, allora Santander potrebbe fare al caso vostro.

Questa città a nord della Spagna, capoluogo della regione Cantabria, regione autonoma confinante a est con i Paesi Baschi ed affacciata a nord sul Mar Cantabrico, famosa principalmente per l’omonima banca diffusa ormai in tutto il mondo, vi saprà sicuramente stupire.

Santander

Io ci sono stata in occasione del mio viaggio in Cantabria come tappa di partenza per il Camino Lebaniego, il cammino a nord del Cammino di Santiago, che attraversa proprio questa città spagnola e che mi ha portato a scoprire tutta la regione cantabrica, dal mare alla montagna e ne sono rimasta davvero affascinata per l’eleganza, la pulizia ed il suo stile così signorile.

Purtroppo non è molto ben collegata da Napoli, perchè ho dovuto fare scalo all’andata a Madrid ed al ritorno a Barcellona, ma una volta arrivata lì, direi proprio che ne è valsa la pena!

Santander

La regione Cantabria a nord della Spagna è poco conosciuta da noi italiani ed è davvero un peccato.

Ho già avuto modo di parlarvi della sua bellezza in occasione del mio articolo sul Camino Lebaniego, ma anche il capoluogo, Santander nell’immaginario comune considerata solo come una città commerciale e congressuale, merita assolutamente una visita.

Santander

Il nome Santander deriva sia dalla catena montuosa che scorre parallela alla costa lungo tutte e quattro le provincie, la Cordigliera Cantabrica; sia dalla parte di oceano che bagna l’enorme Golfo di Biscaglia, il Mar Cantabrico. Un ambiente che ha affascinato fin dagli inizi del XX secolo i visitatori provenienti dall’esterno, e che ha favorito ulteriormente lo sviluppo economico della città.

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Nel secolo precedente, infatti, Santander aveva visto la nascita di un’alta borghesia in seguito alla crescita dei commerci marittimi con le colonie spagnole, e la città era già benestante. Tant’è che quando nel 1912 il re Alfonso XIII decise di farne la residenza estiva, il comune poté regalargli l’intera penisola della Magdalena, dove il sovrano costruì il famoso palazzo e lo frequentò fino al 1930.

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Se siete alla ricerca di una città ricca di monumenti storici, ahimè, resterete ampiamente delusi.

Purtroppo la città è stata più volte distrutta a causa di alcuni incendi. L’ultimo è datato febbraio 1941 e da allora la città è stata completamente ricostruita.

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L’incendio divampò, molto probabilmente per un corto circuito, il 15 di febbraio in una zona della città chiamata Calle Cadiz e da lì, a causa del forte vento, nel giro di due giorni si estese nell’intera città. I pompieri riuscirono ad arginarlo solo intorno al 17 febbraio, ma purtroppo tutti gli edifici storici, compresa la cattedrale, furono danneggiati.

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Purtroppo quello del 1941 non fu l’unico incendio. Nel 1893 un altro incendio causato dall’esplosione di una nave contenente dinamite attraccata nel porto di Santander, procurò forti danni e numerosi morti nella città. In quell’occasione la città venne anche  invasa dall’acqua spostata dalla forza d’urto dell’esplosione.

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Un anno dopo ci fu una seconda esplosione durante il lavoro di recupero della dinamite che era andata persa sul fondo del mare. Insomma, una città che ha subito tre forti incendi distruttivi, ma che è riuscita a rinascere e farsi conoscere sia per la sua natura commerciale (la famosa Banca di Santander), sia come meta turistica per gli amanti dello sport.  Avendo un clima oceanico, Santander garantisce un’estate fresca  con una medie di 25° e un inverno temperato sui 10°.

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Durante il mio viaggio, infatti, ho trovato una città cosmopolita, moderna ed a misura d’uomo, perfetta per chi ama gli sport d’acqua quali surf, windsurf e kite surf, ma anche per chi adoro fare lunghe passeggiate a contatto con la natura.

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Cosa vedere a Santander

Essendo stata completamente distrutta e poi ricostruita, Santander non presenta numerosi monumenti storici da vedere.

Sicuramente va’ vista la Banca di Santander, che da’ il nome alla città.

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Poi non può mancare una passeggiata sul lungomare, dove è presente anche una pista ciclabile.

Lungo la strada, noterete varie statue e monumenti a ricordo dei tragici incendi. In particolare, nei pressi del port, noterete delle statue rappresentanti dei bambini in posizione per tuffarsi a mare, chiamate “Los Raqueros“, per raccogliere ciò che gettavano in acqua le navi di passaggio.

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Non perdetevi poi una visita alla  Cattedrale de Nuestra Señora de la Asunción, nei pressi della quale si trovano anche i giardini cittadini, i Jardines de Pereda e la moderna opera di Renzo Piano il  Centro Botín, inaugurata a giugno di quest’anno.

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Dai giardini, proseguendo verso il centro storico, vi imbatterete in altre sculture molto suggestive che ricordano i tragici avvenimenti degli incendi che hanno distrutto la città.

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Il centro storico non è molto grande, quindi potete visitarlo tranquillamente in una giornata passeggiando a piedi facendovi conquistare dalla sua signorilità e dalla bellezza delle facciate dei palazzi e delle banche, molto importanti per Santander. Se percorriamo via Hernán Cortes, raggiungeremo la piazza Porticada, uno dei posti più vivaci e con un grande valore simbolico, perché fu costruita per creare un nuovo centro dopo che un incendio devastò Santander nel 1941.

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L’attrazione principale di Santander, oggi è il Palazzo della Magdalena, costruito dalla famiglia reale nel 1908 come sontuoso palazzo di vacanze sulla penisola di Maddalena.  Tutta la penisola è oggi un immenso parco pubblico di 25 ettari costituito da un bosco di pini, che si può visitare a piedi o in trenino, il Magdaleno. La penisola è un’importante punto strategico sulla baia di Santander, e per questo regala un’incredibile panorama: da qui si possono ammirare le varie isolette di los Ratones, Pedroda, la Torre e la Horadada. All’interno del parco troviamo un piccolo zoo gratuito popolato di animali marini come foche, pinguini e otarie che nuotano nell’acqua che proviene direttamente dal mare. Tre caravelle particolarmente somiglianti a quelle di Colombo furono il dono di un marinaio al sovrano e sono tutt’ora visibili.

Ma sicuramente il lato più interessante della penisola sono le sue spiagge. La Playa de los Peligros, a cui si accede dal promontorio di San Martin. La Playa de los Bikini, chiamata così perché diventata celebre negli anni Settanta tra gli studenti europei e americani che venivano a studiare nella vicina università per stranieri, per poi riversarsi in costume sulla spiaggia. La Playa de la Magdalena che ospita una scuola di vela. La baia presenta un mare tranquillo e piatto, per niente interessato dalle onde.

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Fare sport a Santander

Come già detto, Santander si trova sull’oceano, in una profonda insenatura del Golfo di Biscaglia (la baia di Santander), fra i contrafforti dei Monti Cantabrici e il mare, a 108 km da Bilbao e 197 da Oviedo. Grazie alle sue belle spiagge e all’ottimo clima, riparata dai venti dai monti della Catena Cantabrica è anche un importante centro turistico – balneare. 

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Trovandosi sull’oceano, Santander è molto ventosa, attirando surfisti da tutto il mondo. Non a caso, il surf è proprio lo sport più praticato in Cantabria. Le spiagge sono tutte vicinissime, alcune proprio in città, anche se la spiaggia più attrezzata per gli sport d’acqua è Playa de Somo, a soli 30 minuti di macchina o di barca dal centro, raggiungibile con un traghetto che attraversa la baia. Qui è possibile praticare surf  tutto l’anno, ed è uno dei pochi posti al mondo dove si può andare a sciare la mattina sui Pico De Europa, la catena montana più alta della Cantabria, e fare surf il pomeriggio.

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Non solo surf, ma anche vela. Santander ha infatti una grossa tradizione velica e nel 2014 ha ospitato i mondiali di vela. Senza contare che sulla piccola Isla de la Torre al centro della baia, si trova la sede del Circolo Velico de Cantabria.

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Le spiagge

Le spiagge più belle di Santander si trovano nel barrio di El Sardinero. Si tratta di una sorta di enclave turistica che costituisce una città nella città.

Se invece cercate una spiaggia suggestiva da fotografare, dirigetevi a Baia del Cammello verso la penisola della Maddalena, si tratta di una piccola spiaggia bandiera blu tra le spiagge più popolari della città.

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Dove dormire

Io ho pernottato in mezza pensione all’Hotel Santemar, un quattro stelle ubicato nella zona delle spiagge di Santander, perfetto per fare una passeggiata o farsi il bagno nelle famose spiagge di El Sardinero, se il tempo lo consente. L’hotel è a circa una mezzoretta di cammino a piedi dal centro storico, ma è perfetto per chi predilige una vacanza di mare. La passeggiata per raggiungere il centro comunque è abbastanza piacevole perchè costeggia il lungomare e la pista ciclabile.

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Dove mangiare

La Cantabria è rinomata per l’ottima qualità dei prodotti locali, il cui assortimento è molto vasto e spazia dai formaggi, alla carne più selezionata (quale quella di mucca, capriolo o cinghiale), dai prodotti in conserva ai pregiati pesci e frutti di mare dell’oceano Atlantico.

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Inoltre, in Cantabria, a differenza del resto della Spagna dove c’è l’usanza delle tapas, si è soliti fare apericena con i “pinchos”. Secondo la Real Academia Española de la lengua, la tapa è una piccola porzione di un alimento che si serve accompagnata ad una bibita ( birra, vino,etc.) mentre il pincho è una porzione di cibo usata come aperitivo che comunemente viene attraversata ( pinchada) con uno stuzzicadenti.

Noi abbiamo fatto tre fermate gastronomiche a base di pinchos e vino per il centro di Santander.

La prima fermata gastronomica è stata al Restaurante El Machi, specializzato in pesce fresco; la seconda al Ristorante Bodega El Riojano, davvero molto bello e suggestivo caratterizzato da tante botti di vino decorate come se fossero dei quadri; e la terza al Ristorante Dias de Sur.

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