La settimana scorsa sono partita da Savona con Corsica Sardina Ferries direzione Bastia per un tour on the road in 4×4 alla scoperta della Corsica del Sud.
E’ stata la mia prima volta in Corsica e ne sono rimasta davvero affascinata.
Avevo già viaggiato con Corsica Sardina Ferries l’anno scorso quando sono partita da Nizza direzione Golfo degli Aranci e si è confermata la mia compagnia di navigazione a stretto raggio preferita per la qualità e servizi offerti a bordo, gentilezza del personale e cucina gourmet.
Bastia
L’arrivo a Bastia è stato molto emozionante. E’ avvenuto alle 7:30 del mattino e, anziché partire subito verso il sud della Corsica, ne ho approfittato per fermarmi la mattinata lì a visitare la città. Ho parcheggiato in un parcheggio coperto (e piuttosto economico) vicino al porto e poi ho girato a piedi tutta Bastia.
Mi sono diretta a piedi verdi la cittadella, la zona più antica di Bastia che merita assolutamente una visita tra palazzi storici e vicoli caratteristici. Purtroppo non sono riuscita a visitare il museo perché c’era una manifestazione privata, ma già solo passeggiare per i suoi vicoli è una bellissima esperienza. Ho visitato però la cattedrale, che mi è piaciuta molto ed il porto vecchio sul quale affaccia una delle numerose chiese della città rendendo il paesaggio davvero da cartolina!
Dopo aver mangiato un’insalata al volo a Bastia, mi sono diretta verso porto Vecchio facendo però alcune soste lungo la strada, dato che il percorso era piuttosto lungo ed impegnativo.
Aleria
La prima sosta è stata Aleria sulla costa est, dove c’è un bellissimo museo e parco archeologico nel quale sono presenti tracce degli antichi Etruschi in Corsica e fondamenta di una necropoli neo romana dalla quale ancora oggi è possibile vedere parte del pantheon, di un tempio, il foro ed il Campidoglio.
Ghisonaccia
Poi da lì mi sono diretta verso Ghisonaccia dove ho fatto una sosta alla Tour de Calzarellu, un’antica fortezza interamente dipinta di murales che affaccia sul mare della spiaggia omonima. È facilmente raggiungibile con auto, superando di poco il paese di Ghisonaccia ed è presente un ampio parcheggio non custodito tra le pinete.
Tappa successiva è stata la Marina de Solaro nei pressi di Solenzara, dove io e la mia amica Martina ci siamo fermate a fare un bagno nelle bellissime acque della Corsica.
Sono stata poi a visitare il porto di Solenzara per concludere la giornata a Porto Vecchio, dove ho pernottato al Residence Luna a Lecci, con casette separate sullo stile di un villaggio turistico, ma situato in un luogo tranquillo ed isolato a 15 minuti da Porto Vecchio. La sera ci siamo dirette a cenare a Porto Vecchio ed abbiano notato, con grande piacere, che essendo località turistica è possibile cenare anche alle 22,00 in uno dei ristorantini tipici del paese.
Il giorno successivo l’abbiamo impiegato per esplorare le spiagge nei pressi di Porto Vecchio.
Porto Vecchio
La costa della Corsica del Sud, ed in particolare quella nei pressi di Porto Vecchio, infatti, ricchissima di calette e spiagge caraibiche, adatte per diverse tipologie di turisti. Si passa da quelle paradisiache ed isolate adatte per chi è in cerca di pace e tranquillità come quelle nei pressi del faro di Punta Chiappa a quelle altrettanto belle ma servite da lidi e ristoranti come ad esempio la Palombaggia o la Rondinara, due vere spiagge paradisiache dalla forma di conchiglia ed il colore tropicale della baia, sabbia fine, acque turchesi e poco profonde, ed un scrigno di macchia mediterranea preservata ed ornato di roccia rossastra, adatte anche per famiglie con bambini.
Punta Chiappa
Per i naturalisti, c’è inoltre una spiaggia nudisti a Punta Chiappa. Mentre per gli amanti dello sport c’è la spiaggia di Santa Giulia, dove, essendoci abbastanza vento, molte persone praticano il sup (stand up padle), la remata all’impiedi sulla tavola da surf, oppure il windsurf.
Per arrivare alla spiaggia, si costeggia una bellissima laguna e si attraversa una pineta dove ci si può riposare in cerca di un po’ di ombra.
Mentre per gli amanti della natura, nella zona che va da Porto Vecchio a Santa Giulia ci sono numerosi campeggi sul mare per una vacanza in tenda o camper. Alcuni di questi hanno dei bar in mezzo al verde dove è possibile fermarsi a fare colazione, come ho fatto io in un bar carinissimo dove ho ordinato la colazione alla francese e mangiata sotto l’ombra di un bel pino.
Andando più a sud verso Bonifacio, invece, lungo il Golfo di Santa Manza si trovano spiagge di sabbia bianca con qualche scoglio qua e lá, alternate da calette fatte da scogliere come quelle delle bocche di Bonifacio.
La seconda serata sono tornata a Porto Vecchio, dove mi sono dedicata ad una visita più approfondita della città, conclusosi con una cena Corsa.
Il borgo antico è davvero molto bello e pittoresco. È situato in altezza con una vista mozzafiato sul porto grande ed il porto piccolo. Bisogna, però, lasciare l’auto in uno dei parcheggi a valle e salire a piedi. Lo scarpinetto è abbastanza ripido, ma ne vale realmente la pena. Appena arrivati in cima si è ricompensati per tutta la fatica dal panorama che lascia senza fiato!
Per entrare nel borgo ho attraversato la Porta genovese e poi è stato tutto un susseguirsi di negozi, alberghi e ristoranti davvero carini in un tripudio di colori, luci e suoni davvero suggestivi.
Verso mezzanotte la scena cambia ed i ristoranti lasciano spazio a bar all’aperto con musica e cocktail frequentati principalmente da ragazzi.
Assolutamente da non perdere una visita al Bastione dal quale si vede tutto Porto Vecchio dall’alto!
Le Bocche di Bonifacio
La giornata seguente abbiamo lasciato Porto Vecchio con valigie a seguito e ci siamo dirette verso le Bocche di Bonifacio. Sognavo di vederle da anni ed il sogno finalmente si è realizzato lasciandomi a bocca aperta!
Natura e cultura in perfetta simbiosi in uno spettacolo unico nel suo genere!
Una meravigliosa cittadella dai vicoli ripidi e stretti costruita a 70 metri di altezza sulle falesie di pietra bianca modellate dal vento e al mare che lascia senza fiato tutti coloro che ci arrivano per la prima volta.
Il paesino è diviso in due parti: c’è la parte marina intorno al porto con numerosi localini di pesce e la parte alta, alla quale si arriva attraverso una ripida gradinata attraversando Porte de Génes, unico accesso alla città fino al 1854, al quale poi è stato aggiunto anche Porte de France.
Io ho parcheggiato al parcheggio della marina e fatto lo scarpinetto a piedi, ma poi ho scoperto che era possibile arrivare con l’auto fin su alla cittadella. In compenso, mi sono fermata a mangiare cozze e patate (piatto tipico francese) in uno dei localini del porto.
È molto piacevole percorrere i caratteristici e pittoreschi vicoletti del borgo antico, ricchi di colori, profumi ed emozioni.
Se poi avete tempo, vi consiglio di scendere fin giù alle scogliere attraverso la scalinata lungo la roccia del Re D’Aragona (L’Escalier du Roi d’Aragon) con i suoi 187 gradini, che scende per 60 metri fino al mare. Venne costruita per accedere a una fonte d’acqua scoperta dai francescani, anche se la leggenda narra che siano stati scavati in una sola notte dalle truppe del re durante l’assedio del 1420.
Se poi volete vedere il panorama più bello per fotografare la città con uno scorcio da cartolina, vi consiglio di seguire la strada in direzione Piantarella e fermarvi al primo punto panoramico. Sono certa che vedrete un panorama che non dimenticherete più! Io l’ho trovata per puro caso perché mi avevano consigliato di andare alla spiaggia di Piantarella, ma lì non ci sono più arrivata perché sono stata rapita dalla bellezza di Bonifacio!
Propriano
Sarei rimasta ore a Bonifacio avvedere le rocce scoscese sull’acqua. Invece sono dovuta andare via direzione Propriano. Lungo la strada mi sono fermata alla spiaggia di Roccapina, un vero paradiso immerso verde, la cui strada di collegamento è un po’ scoscesa ma ne vale decisamente la pena.
RoccaPina
Arrivare a Roccapina è stata una vera avventura. Essendo la strada piuttosto impervia, la caletta raggiugibile solo in 4×4. Io avevo una Panda 4×4, ma bassa e quindi temevo di romperla. Ho quindi preferito parcheggiarla in alto, dove c’erano altre auto parcheggiate e dirigermi a piedi verso la spiaggia: peccato che la discesa è di oltre mezz’ora a piedi!
Per fortuna è passato un signore gentile in pick up che ci ha dato un passaggio fin giù alla spiaggia ed è davvero spettacolare! Montagne verdeggianti che chiudono il mare in un gioco di colori dal verde al turchese fino al blu profondo che lascia davvero senza fiato!
Ho chiuso la giornata poi finalmente a Propriano nel B&B U Castellu davvero molto carino. Tutto arredato in stile shabby con una vista (ed un tramonto) mozzafiato sulla baia di Propriano. Il luogo ideale per una perfetta vacanza di coppia per chi vuole stare in pace e tranquillità ma a 5 minuti dal paesino, dove la sera sono andata a fare un’ottima cena corsa a base di pesce in uno dei tati localini del porto.
Sartène
La quarta mattinata di tour è iniziata con una visita al piccolo borgo antico di Sartène dove, essendo sabato, c’era il mercato di prodotti tipici corsi: affettati, formaggi, miele e confetture varie.
Questa cittadina dall’aspetto austero e misterioso custodisce da sempre gelosamente le tradizioni isolane al punto da essere definita “la più corsa delle città corse”, motto che ancora accoglie i visitatori inciso all’ingresso del paese.
Dall’alto delle sue mura in granito sorveglia la valle e addentrandosi per i tortuosi vicoli ripidi e lastricati, quasi labirintici, ma davvero molto affascinati, sembra di essere sul set di un film cappa e spada.
Nei dintorni c’è la zona di Figari, famosa per i suoi vigneti DOC e proprio per questo motivo Sartene è piena di enoteche. Ci sono ritornata anche la sera per cena, trovandola però semi deserta. Essendo infatti un paesino molto corso, qui si cena presto ed alle 22,00 chiudono tutti i locali.
Cauria
A Sartène , però, sono stata nel centro informazioni turistiche (a proposito, in Corsica ogni piccolo paesino ne ha uno suo, a differenza dell’Italia) ed ho scoperto che lì vicino c’era un bellissimo sito archeologico, Cauria, estetso su 60 ettari di terreno dove è possibile scoprire 3 siti emblematici della Corsica: gli allineamenti megalitici di I Stantari, quelli di Renaghju e il dolmen della Funtanaccia.
Il sito archeologico dista solo 20 minuti di auto da Sartène e si visita tutto in circa un’oretta. Vi consiglio vivamente di andare a vederlo perché è molto bello, seppur poco conosciuto. L’ingresso è libero ma ben segnalato con cartelli che indicano tutto il percorso.
Si parte con l’allineamento d’i stantari, statue menhir erette tra la fine del neolitico e l’età del bronzo. Si prosegue poi verso l’allineamento di Renaghju per poi concludere con il Dolmen di Funtanaccia, proprio come quelli di Stonehenge, situato in cima ad un promontorio naturale ed è il meglio conservato della Corsica.
Dopo il sito archeologico, nei pressi di Propriano, sono andata alla spiaggia e torre di Campomoro, nel golfo del Valinco. Mi sono così concessa un po’ di relax, additandola la mia preferita, per facilità di raggiungimento, mare cristallino, servizi offerti.
Un mare dalle sfumature del verde acqua ed azzurro cristallino sul quale si affacciano le montagne circostanti e la torre genovese, aperta al pubblico, dalla quale si diparte un magnifico sentiero che si snoda lungo un litorale perfettamente conservato: si tratta di un percorso di una quindicina di chilometri, caratterizzato da cale di sabbia finissima e da un susseguirsi di formazioni rocciose, perfetto per chi è in cerca di solitudine.
Unica pecca della spiaggia è che, arrivando alle 15,00 non è stato possibile pranzare perché troppo tardi. Ho ripiegato quindi su un gelato.
Purtroppo, viaggiando on the road, le distanze tra una località e l’altra sono davvero molto vaste. Il consiglio è quello di fare rifornimento di acqua e panini la mattina in modo tale da essere tranquilli tutta la giornata, anche perché solo alcune spiagge hanno ristoranti e chioschetti, la maggior parte delle spiagge, invece, sono piuttosto isolate, cosa che ho adorato perché le rende dei veri e proprio paradisi.
Ajaccio
Il giorno successivo, ultimo giorno del mio tour in Corsica, ho lasciato Propriano e mi sono diretta verso Ajaccio, prima di ritornare a Bastia a prendere il traghetto, è stata Ajaccio, il capoluogo della Corsica, l’unica vera città dell’isola, dato che le altre possono essere considerate più dei borghi.
Ajaccio è nota principalmente per aver dato i natali a Napoleone Bonaparte ed è infatti possibile visitare la sua casa natale ed il museo.
La visita della città è stata davvero rapida a causa dei tempi ristretti per raggiungere poi Bastia ed imbarcarmi verso Savona, ma ho avuto modo di apprezzare i suoi localini ed enoteche alla moda e la spiaggia del paese dall’acqua azzurrissima e la sabbia bianchissima che non ha nulla da invidiare alle altre spiagge del sud visitate fino ad ora.
Prima di arrivare ad Ajaccio, però, mi sono fermata in un terzo sito archeologico (in Corsica ce ne sono 6), il sito archeologico di Filitosa, considerata la capitale preistorica della Corsica.
Un sito archeologico che racchiude 8000 anni di mistero e storia. Numero le statue menhir ritrovate risalenti all’età del neolitico, che è possibile osservare da vicino. Alcune sono poste in modo circolare intorno ad un ulivo di più di 1200 anni. Poi ci sono antiche capanne di pietra e vari monumenti.
L’ingresso costa €6,00 e lungo il percorso ci sono delle colonnine multi lingue che spiegano man mano i vari monumenti che si incontrano lungo il percorso.
Sulla strada per raggiungerla ho trovato delle spiagge spettacolari come quella di Olmi.
Ma il paesaggio più sorprendente è stato il tragitto interno che da Ajaccio mi ha portato a Bastia. Ho attraversato tutte le montagne ella Corsica, del resto la Corsica viene definita una montagna sul mare, ed alcuni tratti erano molto simili alle Dolomiti, con veri e proprio paesi montani.
Un viaggio meraviglioso che è durato troppo poco ma che mi ha lasciato un mare di emozioni!
Ve l’ho raccontato day by day sul blog di corsicavivilaadesso e qui ho voluto racchiudere tutta la mia esperienza per darvi dei consigli di viaggio ed itinerario.
Ci tornerò sicuramente per visitare il nord dell’isola.
Foto in cui ci sono io by Martina Sgorlon