Affrontare un trasloco è sempre difficile. Si lasciano alle spalle anni ed anni di ricordi per iniziare una nuova vita.
All’inizio sembra tutto bellissimo, ma poi, iniziano a subentrare i ricordi. Impacchettando ed inscatolando vestiti ed oggetti, saltano fuori cose che avevamo quasi dimenticato di avere, pezzi della nostra vita passata che a volte vorremmo solo lasciare relegati al passato ma che tornano nel presente, con forza e prepotenza.
A volte un trasloco può essere terapeutico. Aiuta a darci quella forza e coraggio di buttare cose che non usiamo più e che quasi avevamo dimenticato di avere, rimaste sepolte per anni in un armadio.
Liberandosi del superfluo si lascia spazio al nuovo ed a tutto ciò che di bello è pronto ad accoglierci.
Diventa un fattore quasi psicologico, un po’ come il “magico potere del riordino”.
Anche se ci sono degli ottimi servizi per dei traslochi in tempi rapidi, in grado di trasferire l’intera casa da un quartiere all’altro o da una città all’altra, è sempre utile sbarazzarci del superfluo.
Buttando oggetti, è un po’ come se buttassimo via anche le emozioni non sempre positive legate ad essi.
E’ ciò che ho fatto anche io quando mi sono trasferita a Milano e, credetemi, mi sono sentita rinata!
E’ stato come lasciarmi alle spalle una grande zavorra di ricordi, alcuni positivi, altri un po’ meno, per dare nuovo spazio al nuovo ed a tutto ciò che di bello una nuova città era pronta ad offrirmi.
Sono abituata a vedere il bicchiere sempre mezzo pieno ed è così che ho affrontato anche il mio trasloco.
Certo, no è stato facile portare da Napoli a Milano scatole e scatole di vestiti, scarpe attrezzature fotografiche e accessori vari, ma per fortuna una mia amica che stava per traslocare a Roma mi ha consigliato un ottimo servizio di traslochi e così ho racchiuso la mia vita in scatoloni ed iniziato una nuova avventura, che state seguendo giorno per giorno sui miei social e qui sul blog J