Che cos’è il Metaverso? Sicuramente ne avrai sentito parlare tante volte, ma sai realmente che cos’è?
Se n’è parlato in questi giorni a Firenze alla BTO (Buy Tourism Online), la manifestazione di riferimento per travel e innovation, con dei panel molto interessanti che hanno spaziato dalla realtà aumentata ai social media.
Perché in realtà il Metaverso non è uno ma ce ne sono tanti e sono già realtà. Non è solo il mondo dei videogiochi, ma è lo spazio virtuale che noi tutti già abbiamo sullo Smartphone o sul computer e chi più e chi meno fruiamo tutti i giorni.
Ma vediamo meglio tutto nel dettaglio.
Definizione e significato di Metaverso
La parola Metaverso ha origine dalla letteratura fantascientifica e viene ricondotta al celebre romanzo cyberpunk Snow Crash di Neal Stephenson, pubblicato nel 1992.
Il romanzo racconta la storia di un hacker di nome Hiro, che per vivere lavora come fattorino delle pizze per l’azienda che domina il mercato delle consegne a domicilio in una Los Angeles futuristica, dove le istituzioni sono state sostituite dalle grandi corporazioni internazionali che governano le porzioni di territorio che hanno conquistato. In questo contesto, le persone, per sfuggire alle imposizioni, hanno costruito un mondo parallelo fatto di avatar dove poter avere uno spazio aperto e libero che si contrappone ad una vita reale claustrofobica. In questo spazio, la differenza tra le classi sociali è rappresentata solo dalla risoluzione del proprio avatar e dalla possibilità di accesso a luoghi esclusivi.
Da qui deriva il Metaverso, inteso come uno spazio tridimensionale all’interno del quale le persone fisiche possono muoversi, condividere e interagire.
Già nel 1995 Bill Gates, invitato ad un noto talk show, parò di una “big new thing” spiegando che era disponibile già da qualche anno una nuova tecnologia capace di rivoluzionare per sempre le nostre esistenze e che nel giro di pochissimo tempo sarebbe stata usata al pari di radio e televisione. La big new thing di cui Gates parlava già nel 1995 era internet. Esattamente 26 anni dopo, l’uomo più ricco della terra, Elon Musk, ha ripubblicato su twitter proprio quell’intervista di Bill Gates al David Letterman Show ponendo un nuovo quesito ai suoi milioni di followers: “pensate che il metaverso sarà the big new thing o solamente una trovata marketing?“.
Io penso che già tutto ciò che stiamo vivendo ora sia “una big new thing“.
Se ci pensate, solo qualche anno fa tutto ciò sembrava fantascientifico, così come sembrava fantascientifico il libro “1984” di Orwell.
Ricordo come se fosse ieri quando nel 1993, ancora bambina, visitai il parco giochi del futuro “Epcot Center” negli Stati Uniti con i miei genitori e ci fu una scena che mi rimase molto impressa. In una di quelle attrazioni che si attraversano con il trenino che ti portano a scoprire stanze concatenate, ce ne fu una in cui c’era una ragazza che parlava con un ragazzo all’interno della televisione. Il trenino cambiò stanza e nella stanza successiva c’era il ragazzo che parlava con la televisione, all’interno della quale c’era la ragazza di prima. Nel 1993 tutto ciò mi sembrava fantascienza, solo qualche anno dopo era già realtà, oggi le videochiamate, o video-call, fanno parte della nostra quotidianità.
Il mondo della comunicazione evolve a vista d’occhio, ed anche il Metaverso, che per alcuni è considerato ancora uno sconosciuto ed un nemico, fa già parte delle nostre realtà.
A oggi sono già oltre 40, i mondi virtuali in cui (secondo stime) vivono circa 350 milioni di persone.
Anche se il Metaverso, che ha la traduzione simultanea in 14 lingue integrate, non è nient’altro che un’applicazione che nasce dal mondo militare.
Quando parliamo di Metaverso tendiamo ad associare tutto ciò che è virtuale, ma in realtà esistono diversi Metaversi: i social network, i visori, la realtà aumentata, realtà immersiva, ecc.
Il termine, al singolare, intende un mondo virtuale in cui ogni persona può entrare ed esplorare ambienti e attività sotto forma di avatar. Ma dobbiamo fare molte distinzioni. Esistono infatti metaversi in 2D e metaversi immersivi in 3 e 4D, dove è possibile accedere con i visori.
Se ci pensate anche gli stessi social network fanno parte del Metaverso, rappresentando una realtà parallela. Ed è il motivo per cui il gruppo Facebook da qualche tempo è diventato “Meta”.
Ma cosa c’entra il Metaverso con il turismo?
Metaverso e turismo
Il bello del viaggiare è quello di scoprire posti e luoghi lontani, immergersi nella cultura locale e nei suoi sapori e profumi. Cosa c’entra in tutto questo il Metaverso?
Dall’avvento della pandemia, è sicuramente cambiato il modo di viaggiare e fare turismo.
Innanzitutto le persone sono diventate più consapevoli, hanno iniziato ad informarsi maggiormente in rete prima della prenotazione di un viaggio e spesso fatto anche esperienze immersive.
In un periodo in cui non è stato possibile uscire dalla propria casa e dalla propria città, è stato il mondo virtuale la nostra finestra sul mondo.
Se ricordate, io stessa vi avevo condiviso un articolo con “le 10 app di realtà virtuale per viaggiare da casa durante la quarantena” e uno sulle “live cam per vivere il safari in Africa direttamente da casa“.
Dal panel di Emma Chiu, Global Director Wunderman Thompson Intelligence, in fiera è emerso che “molte sono le persone che sono attratte da una vacanza virtuale: entro il 2026 molte città avranno una versione propria nel Metaverso. Virtualmente è possibile scoprire sia i posti che non abbiamo ancora visto, ma anche quelli che abbiamo già visitato e rivivere l’esperienza. Immaginare ciò che vogliamo visitare: il turismo virtuale può essere un modo per incrementare il turismo in persona. Nel futuro c’è l’obiettivo di creare un metaverso in cui si possano utilizzare anche i propri sensi, in cui le cose con cui interagiamo si possano assaggiare, se ne possa sentire il sapore, per esempio nel caso della Coca Cola”.
Sostenibilità, nomadismo digitale, experience, anche in chiave di ricerca interiore, da fare in solitaria sono alcune delle tendenze che guidano le prenotazioni dei viaggiatori da dopo il 2020, portando alla luce nuove forme di turismo, tra Metaverso, mete insolite e permanenze di medio-lungo periodo.
Il Metaverso può essere utile ad esempio per sostituire dei “fam trip” prima della prenotazione di un viaggio, portando virtualmente gli agenti di viaggio a visitare i resort da proporre poi in vendita ai clienti, o invitando i clienti stessi a fare un tour virtuale degli hotel o dei residence in cui vorrebbero andare in vacanza prima di effettuare una prenotazione, diventando una versione più evoluta delle foto che attualmente si vedono su portali come Booking.
O ancora, nel mondo del turismo, social come Tik Tok e Instagram si sono ormai sostituiti alle guide di viaggio, dando consigli sulle cose da vedere e visitare in determinate destinazioni.
Begli ultimi anni è cambiato molto il modo di fruire le informazioni, io stessa ho riscontrato come i lettori di fascia d’età più bassa cercano le informazioni sempre più solo sui social piuttosto che sul blog. Tanti preferiscono andare a guardarsi gli highlights dei viaggi su instagram piuttosto che cercare il reportage di viaggio sul blog.
Ciò in alcuni casi ha determinato l’over tourism, ma in altri ha portato alla scoperta di luoghi che altrimenti sarebbero rimasti sconosciuti.
Da Millennial (e anche un pò nerd) non posso che confermare ciò che è emerso in alcuni panel della BTO.
Ossia che il Metaverso ha grosse potenzialità, ma deve essere usato nel modo giusto.
Potrebbe portare grandi benefici portandoci a visitare un hotel dall’altro lato del mondo prima di prenotarlo o aiutarci a scegliere un itinerario di viaggio, così come entrare in contatto con persone lontane.
E dato che siamo ancora in una fase iniziale, sta a noi decidere come creare il Metaverso e come far sì che possa diventare uno strumento utile per il mondo del turismo e non solo.
Perchè come ha detto qualcuno, il Metaverso potrebbe essere maledetto portandoci verso una disumanizzazione, ma potrebbe essere anche grandioso.
Sta a noi decidere come usarlo!
Secondo alcuni, nel 2030 il 25% della popolazione trascorrerà almeno 1h al giorno nel metaverso e il PIL del metaverso supererà quello del mondo fisico, mentre Apple rimpiazzerà gli Iphone con i device AR. Chissà.
Quante ne sapevi sul Metaverso?
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Qui il mio reel riassuntivo della fiera (lo sapete che sono instagram addicted):
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