Carrara è uno di quei posti dove il più delle volte ci si ritrova solo di passaggio nell’attraversare la Toscana, eppure meriterebbe una visita più approfondita.
Io ci sono stata di recente e me ne sono letteralmente innamorata: una città in cui si respira arte e cultura in ogni angolo, dove sono passati geni dell’architettura come Michelangelo Buonarroti e Antonio Canova.
Nota per il suo famoso marmo di Carrara, un marmo bianco molto pregiato che viene estratto dalle vicine Alpi Apuane, che siamo soliti vedere in gran parte delle chiese e dei monumenti in tutta Italia, ha una storia davvero molto affascinante e solo scoprendola si capisce perché Michelangelo Buonarroti ne era così affascinato.
Eh già, perché la storia e la vita di Carrara ruota tutta intorno al marmo ed a Michelangelo, che proprio qui veniva a selezionare i pezzi più pregiati per i suoi capolavori.
La cittadina, si trova a valle nel bel mezzo tra la costa del mar Tirreno e le Alpi Apuane dalle quali viene estratto il pregiatissimo marmo di Carrara. Viste dal mare, le montane di marmo bianco sembrano ricoperte di neve regalando uno spettacolo unico, anche se lo spettacolo più bello è trovarsi proprio nel bel mezzo delle cave di estrazione di marmo: è lì che ci si sente circondati di infinito e di tanti possibili capolavori.
Ma… cosa vedere a Carrara?
Le Cave di Marmo
Sicuramente uno dei motivi che spinge ad una visita a Carrara è la visita alle famose cave di marmo. Ce ne sono tantissime e quasi tutte ancora in attività, nonostante di recente sia stato attuato un piano di regolamentazione per l’estrazione del marmo per la salvaguardia del territorio.
Dal 1751 le cave sono infatti di proprietà del comune, da un editto della duchessa Maria Teresa D’Este.
Ritrovarsi nel bel mezzo delle montagne di marmo è una sensazione bellissima. Fate attenzione, però, che avventurarsi lì da soli è non solo vietato ma anche piuttosto pericoloso dato che sono in piena attività. E’ consigliabile quindi visitarle con una visita guidata organizzata e autorizzata.
Fino agli anni 50/60 i blocchi di marmo venivano trasportati con il sistema della lizzatura (sorta di slitta), di cui è possibile vedere una piccola riproduzione nel paesino di Colonnata. Poi dagli anni 60 il trasporto del marmo è stato sostituito dal trasporto su gomma.
Tutti gli anni ad agosto a Colonnata viene fatta una rievocazione storica del sistema di lizzatura.
Vi consiglio di visitare Cava Gioia dove si trova il murale del David di Michelangelo realizzato da Kobra e Cava Polvaccio, oggi chiamata Michelangelo che è l’unica cava in cui Michelangelo fece degli scritti.
Michelangelo Buonarroti stipulò un contratto per acquisire dei marmi per realizzare la tomba del Papa Giulio II, anche se la sua opera più famosa al mondo è proprio il David considerato canone di bellezza per la figura maschile.
Durante la nostra visita alle cave ci hanno spiegato in che modo veniva estratto il marmo un tempo e come viene estratto ora ed ho trovato il racconto davvero molto interessante.
Fino al 1700, infatti, veniva estratto con le formelle erano delle linee di taglio a V che definivano come doveva essere tagliato il marmo.
Michelangelo veniva nelle Cave ad apprendere queste tecniche perchè voleva poi mostrarle nelle sue figure.
Successivamente, nel 1800 si è usata la tecnica delle varate con la polvere da sparo mentre dal dal 1980 si è iniziato ad usare il filo di amantato.
Il murales di Kobra
In alto a Cava Gioia, una delle cave più alte di Carrara attiva da quasi 70 anni sulla cima del Monte Gioia a 820 metri di altezza, si trova il bellissimo murales del David di Michelangelo Buonarroti realizzato dallo street artist brasiliano Kobra, uno degli street artist più famosi del nostro tempo, di cui si trovano opere in tutto il mondo.
Il murales è stato realizzato in una zona in cui c’è un versante che guarda verso Carrara ed un versante che guarda verso Massa per rappresentare l’unione tra i due Comuni.
Il murales di Kobra a Carrara è un inedito anche per lo stesso Kobra che per la prima volta ha dipinto sul marmo. E’ inoltre l’unica opera al mondo di Kobra che è incompiuta perché la mano doveva essere colorata come il volto, invece, a causa di impegni improvvisi dell’artista, è rimasta incompleta.
Sopra il murales, si riesce ad intravedere un puntino rosso che rappresenta il confine tra i comuni di Massa e di Carrara, perché il David deve essere motivo di unione ed è stato realizzato sulla linea di confine.
Si deciso di far raffigurare a Kobra solo il volto del David e non tutta la figura perché la figura intera sarebbe stata poco visibile da lontano, invece il volto può essere visto anche in lontananza.
Lo sguardo del David è inoltre rivolto verso il mare perché è da lì che il blocco di marmo del David è partito per Firenze. Quindi lo slogan è “bentornato a casa”.
Ponti di vara
Molto belli da vedere poi sono i ponti di vara, questi ponti immensi che attraversano i due lati delle montagne che furono fatti costruire nel 1980 a completamento della Ferrovia Marmifera, una rete ferroviaria concepita per trasportare fino al porto di Marina di Carrara il marmo estratto nei bacini marmiferi.
Visitare uno dei laboratori di scultura
Io ho visitato il laboratorio di Michele Monfroni, che scolpisce il marmo da anni. Realizza le sue sculture a partire dalle fotografie, altre invece le fa ad occhio. Quando si lavora ad occhio si lascia sempre un po’ di materiale. Come diceva Michelangelo l’opera è dentro il blocco.
Hanno fatto fare anche a noi una prova di incisione del marmo e devo dire che è stata piuttosto simpatica. Ho scoperto che esistono riversi tipi di marmo e che il materiale più buono è lo statuario.
Accademia di Belle Arti di Carrara
Una visita a Carrara non può prescindere da una visita alla sua Accademia di Belle Arti, nella quale sono conservati ben 8 gessi originali di Antonio Canova. Tante volte il gesso è più originale dell’originale, proprio perché il modello dal quale è partita la scultura.
Io ho avuto modo di visitarla di sera in occasione di una delle serate di visita in notturna dell’Accademia, che si svolgono piuttosto di frequente e che vi consiglio di tenere d’occhio sul sito ufficiale
Questo edificio racconta una storia di tanti strati: della città, dei suoi studenti, di un museo, ecc.
La bellissima sala dei marmi è il posto che racchiude un po’ tutta la storia dell’Accademia e della lavorazione del marmo degli anni 30/40. Qui si possono vedere tutte le tipologie di marmo che negli anni sono state estratte a Carrara, tra cui alcuni marmi antichi che sono andati completamente scomparsi.
Quella dell’Accademia di Belle Arti è la prima marmoteca di Carrara. Le altre 2 marmoteche si trovano nel Museo del marmo in via 23 settembre e nella Internazionale marmi e macchine di Carrara.
All’ingresso dell’Accademia si trova invece una bellissima Scala a forbice barocca come quella della reggia di Caserta.
Nella sala in basso si trova la biblioteca ed alcune sculture realizzate in in parte di docenti ed in parte di studenti dell’Accademia.
Canova ha lasciato qui 8 pezzi perché riteneva che l’accademia di Carrara fosse la massima espressione della scultura e voleva che gli allievi imparassero da Lui.
Sono 8 gessi. Alcuni veri e propri prototipi: 5 gessi di Canova sono nell’ex teatro anatomico oggi adibito a gipsoteca (luogo in cui viene esposta la raccolta dei gessi).
Qui troviamo la Maddalena penitente, la Maddalena addolorata, l’Auto ritratto, il Monumento a Vittorio Alfieri, la Venere e l’Adone e la Danzatrice.
Nella sala al primo piano, invece, troviamo i Pugilatori e la mamma di Napoleone (Letizia Ramolino Bonaparte).
Visita del centro storico di Carrara
Un visita merita anche il centro storico di Carrara, piccino ma molto carino.
La mia visita è partita da Piazza Gramsci nota come piazza d’armi dove Alberico Malaspina veniva qua a tirare di scherma ed oggi polmone verde della città.
Al centro della piazza si trova l’installazione Floating stone realizzata da Kenneth Davis, artista americano, nel ‘73 e rappresenta una sfera rotante che non poggia su niente ma viene trattenuta dal gettito portante dell’acqua della fontana.
Passeggiando per la città, si trova poi la fontana del gigante di Baccio Bandinelli, commissionata da Andrea Doria ma fu rifiutata e quindi fu messa a Carrara;
la casa dove ha soggiornato per qualche mese Michelangelo Buonarroti a Carrara;
il Duomo di Sant’Andrea del 13esimo secolo dall’interno interamente in marmo di Carrara;
Piazza delle erbe dove si trova murales dedicato ad una partigiana. Questa piazza nel ‘44 fu teatro di un’azione di resistenza da parte delle donne che si schierarono in fila per rivendicare il diritto di rimanere nelle proprie case e proprie città, perché stavano avanzando i nazisti. In ricordo della vicenda è stato fatto questo murales.
Museo Carmi
Non può mancare poi una visita al Museo Carmi, il museo in Villa Fabbricotti dedicato a Carrara e Michelangelo inaugurato 2 giugno 2018.
Sono stati documentati almeno 12 viaggi di Michelangelo a Carrara con permanenza di 8 mesi, ed è per questo che è stato deciso di dedicargli un museo che metta in evidenza il rapporto tra Michelangelo e Carrara. La prima volta che Michelangelo arrivò a Carrara aveva soltanto 22 anni.
Prima di essere un museo era una villa dei signori Fabbricotti, una famiglia ricca produttrice di marmo.
Il museo vuole essere un excurus attraverso le opere di Michelangelo ed il marmo di Carrara: oltre alle varie sale dedicate alle sculture, ce né anche una dedicata alla pittura, perché Michelangelo trattava la pittura nella stessa maniera della scultura. Per lui dipingere era come scolpire, senza mai perdere di vista il suo essere sculture che applicava anche alle altre discipline.
Provare il lardo di Colonnata
Adiacente a Carrara c’è il paesino di Colonnata, noto per il famoso lardo di Colonnata. Se vi trovate a Carrara, quindi, tappa imprescindibile è un pranzo o una cena a Colonnata.
Non troverete grandi ristoranti, ma principalmente trattorie che erano e sono ancora i punti di ristoro dei minatori che un tempo, quando non esistevano le auto, impiegavano ore ed ore per raggiugere le Cave dai paesi limitrofi e quindi si fermavano a dormire lì.
A Colonnata, nonostante sia piccolina, ci sono ben 17 larderie.
Anche il lardo di Colonnata ha una storia strettamente legata a quella del marmo di Carrara.
Infatti, il lardo di colonnata che viene realizzato in ciotole di marmo.
Anticamente veniva prodotto in vecchie conche del marmo svuotate a mano e ricavate da un solo blocco, lasciato lì ad essiccare per 6/7 mesi per essere sufficientemente maturo.
Ciò che lo rende così buono, è la particolarità del micro clima che si trova nel paesino di Colonnata. Già il lardo prodotto a Carrara o a Massa, che sono adiacenti, non ha lo stesso sapore.
Eventi da non perdere: White Carrara Downtown
Se state programmando una visita a Carrara, vi consiglio di farlo nel periodo dal 1 al 9 giugno quando, per il terzo anno consecutivo, si terrà il White Carrara Downtown, la manifestazione organizzata da IMM Carrara SpA in contemporanea con Marmotec_Hub che prevede un ricco calendario di eventi e di iniziative all’insegna dell’arte, della cultura e dell’enogastronomia “Made in Carrara” in un percorso a 360° all’interno della storia e della cultura di Carrara e del suo territorio.
La manifestazione sarà caratterizzata da un percorso museale urbano con installazioni, opere in marmo e mostre di arte contemporanea, fra le quali anche due esposizioni di artisti internazionali a cura dell’associazione Vôtre. Fra le iniziative più attese in ambito artistico anche le lezioni di scultura a mano “En Plein Air” con gli studenti dell’Accademia di Belle Arti che scolpiscono all’aperto davanti ai visitatori.
Nelle giornate di White Carrara Downtown, in occasione della ricorrenza dei 250 anni dalla sua fondazione, dentro l’Accademia di Belle Arti saranno inoltre organizzate speciali visite (eccezionalmente anche in notturna) con spettacoli di Balli in costume, Rinascimentali e Ottocenteschi, grazie alla collaborazione degli “Amici dell’Accademia”.
Per i visitatori sono stati previsti anche speciali pacchetti turistici con numerose proposte per la scoperta della città e del territorio circostante a base di tour alle cave in 4×4, urban trekking, cicloturismo e degustazioni.
Il White Carrara Downtown chiuderà in grande stile con un bellissimo concerto nel bel mezzo delle cave di marmo l’8 giugno alle 21,00 dove in Cava Lazzareschi si esibirà The Legend of Morricone con un tributo alle grandi musiche del maestro Ennio Moricone.
Info e aggiornamenti costanti sul sito www.whitecarraradowntown.it
*Articolo scritto in seguito alla partecipazione al Blog Tour organizzato da IMM Carrara