Vi ho parlato tante volte di Napoli, la mia città, ma avete mai pensato di girarla in e-bike?
Negli ultimi anni a Napoli sono state costruite numerose piste ciclabili, volte ad agevolare la mobilità sostenibile. La principale è proprio quella che attraversa tutto il lungomare di Mergellina regalando panorami mozzafiato sul famoso skyline della città.
E così oggi, in collaborazione con Ford Italia, porteremo a Napoli il progetto #aperibici ed andremo alla scoperta della città partenopea in un bike tour in due tappe, nell’ambito della campagna #sharetheroad per sensibilizzare ad una corretta convivenza e armonia tra automobilisti, pedoni e ciclisti.
La campagna Share The Road di Ford nasce dall’osservazione dello scenario metropolitano, che spinge sempre più alla ricerca da parte degli utenti di soluzioni di mobilità alternativa rispetto alle auto, soprattutto in un periodo come questo di distanziamento sociale.
Gli incontri-sconti tra automobilisti e ciclisti sono sempre più frequenti sulle strade delle città europee. E mentre le infrastrutture non sempre sono in grado di sopperire prontamente alle esigenze dei diversi utenti della strada che si trovano quasi a lottare per mantenere i propri spazi, Ford ha scelto di lanciare questa campagna pensata per contribuire al miglioramento della sicurezza, ridurre l’impronta ambientale e la congestione dovuta al traffico.
E allora, perché non calarsi nei panni dei ciclisti per vedere in che modo affrontano le auto nella loro quotidianità?
Ed è così, che dopo il successo delle tappe di Milano e Torino, nasce #aperibici Napoli, un tour in e-bike per portare alla scoperta della mobilità sostenibile, dei monumenti più famosi e dello street food della città partenopea, il tutto su 2 ruote ed in perfetta convivenza con le auto!
Il tour di oggi, che ho rinominato “Castelli e Mare” partirà dal lungomare di Mergellina di Napoli e dallo storico caffè Ciro, fino ad arrivare aPiazza Municipio passando per il Maschio Angioino ed attraversando 3 dei 7 castelli di Napoli.
E allora, mettetevi il caschetto ed iniziamo ad esplorare la città in e-bike in un tour tutto da scoprire e da gustare, al profumo di mare.
1) Chalet Ciro a Mergellina
Partenza da Mergellina dallo Chalet Ciro per ricaricare le energie con caffè, sfogliatelle e babbà.
Lo Chalet nasce nel 1952 ed è il punto di riferimento per la comunità cittadina e per i turisti.
Prodotti come le torte artigianali, il caffè preparato con grande abilità e la graffa “fritta e mangiata” attirano quotidianamente migliaia di persone che vogliono deliziare il proprio palato, dinanzi ad un panorama affascinante, quello di Mergellina e del Golfo di Napoli, stimato e riconosciuto a livello mondiale.
2)Lungomare di Mergellina
Ed ora pronti a mettersi in e-bike ed attraversare tutta la pista ciclabile del lungomare di Mergellina lunga 2,9 km.
Il lungomare di Mergellina è il punto di passeggio preferito dai Napoletani, quasi interamente pedonale, lungo il quale c’è la prima pista ciclabile della città. Molti Napoletani sono soliti andare a passeggiare, pattinare o prendere il sole sugli scogli del lungomare già a partire dal primo sole di inizio aprile. Qui ci sono gli scorci più belli della città: il Vesuvio, il Castel dell’Ovo ed il tipico skyline di Napoli c he incanta i turisti di tutto il mondo.
3) Rotonda Diaz
Prima sosta quasi obbligata è alla rotonda Diaz, punto panoramico del lungomare di Mergellina, nel bel mezzo del primo tratto pedonale dove in estate si svolgono molti concerti. Da qui c’è una bellissima veduta del Vesuvio, del Castel dell’Ovo, del Castel Sant’Elmo, di Capri e della Collina di Posillipo.
Immancabile tarallo e birra da gustare vicino al mare in uno da prendere in uno dei caratteristici chioschetti del lungomare.
4) Castel Dell’Ovo
Ma rimettiamoci in sella, attraversiamo la zona pedonale del lungomare di Mergellina, dove si affacciano molti ristoranti e pizzerie ed arriviamo al Castel Dell’Ovo, il castello più antico della città di Napoli nonché uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del golfo.
Il Castel Dell’Ovo è situato sull’isolotto di tufo di Megaride unito alla terraferma da un sottile istmo di roccia, raggiungibile dal lungomare di Mergellina, dove si narra che venne a morire la sirena Partenope da cui poi è nata la città Partenopea.
Fu fatto costruire dal re normanno Guglielmo I, detto il Malo, ed ha la forma di una fortezza, con le guglie in pietra di tufo, i sotterranei profondi, ed i cannoni puntati ai quattro angoli.
Dalla sua sommità è possibile vedere tutta la città di Napoli: da Posillipo al Vesuvio fino alla collina di Capodimonte dove è possibile scrutare il Castel Sant’Elmo.
Secondo una leggenda, ai sotterranei del Castel Dell’Ovo è legata la magia nera del Mago Virgilio, che usava pozioni magiche ed incantesimi per proteggere la città.
5) Borgo Marinaro
A ridosso del Castel Dell’Ovo c’è il Borgo marinaro, piccolo borgo di pescatori molto pittoresco nel panorsma partenopeo, in cui c’è una combinazione di barche galleggianti, ristoranti e cocktail sul mare.
La leggenda del Borgo Marinaro dice che proprio qui la sirena dal cuore spezzato Partenope si suicidò dopo aver fallito nel sedurre Ulisse con la sua canzone. È anche il luogo in cui i Greci si insediarono per la prima volta nel VII secolo a.C., chiamando l’isola Megaris.
Qui ci sono i principali ristoranti di pesce della città, ma anche alcuni cocktail bar come il Barcadero, dove consiglio di fermarsi a prendere uno spritz vista mare 😉
6) Borgo di Santa Lucia
Dopo aver ricaricato le energie, proseguiamo lungo il Borgo di Santa Lucia per arrivare a Piazza del Plebiscito.
La storia di Santa Lucia si identifica con la storia di Napoli. Parthènope fu fondata sul Monte Echia dai Cumani nell’VIII secolo a.C.
In epoca romana preimperiale, qui vi si sarebbe trasferito il generale romano Lucio Licinio Lucullo, che avrebbe innalzato la sua imponente e sfarzosa villa, conosciuta come Oppidum Lucullianum, dove poi avrebbe terminato i suoi giorni l’ultimo imperatore romano Romolo Augusto.
7) Piazza del Plebiscito
Piazza del plebiscito è tra le Piazze più grandi della città dove ogni anno si svolge il concerto di capodanno. E’ circondata da 4 monumenti: la chiesa di San Francesco De Paola, la prefettura, il palazzo Reale di Napoli e Palazzo Salerno che oggi è la sede dell’esercito italiano.
Piazza del Plebiscito può essere suddivisa in due parti distinte: la prima è ai piedi della Basilica e segue una conformazione semicircolare, mentre l’altra – al di sotto dell’asse di chiusura dell’emiciclo – ha una forma rettangolare, determinata nei lati brevi dalle cortine dei palazzi gemelli e nel lato lungo dal profilo del palazzo Reale.
Al centro della piazza troviamo due statue equestri di Carlo III di Borbone (iniziatore della dinastia borbonica) e di suo figlio Ferdinando I; la prima realizzata da Antonio Canova, mentre la seconda, iniziata dallo stesso Canova e completata con l’inserimento del cavaliere dallo scultore napoletano Antonio Calì.
Secondo una leggenda popolare, bisogna provare ad attraversare la piazza bendati per riuscire a camminare in mezzo alle due statue, ma nessuno ci riesce.
8) Palazzo Reale Napoli
Di fronte Piazza del Plebiscito troviamo il Palazzo Reale di Napoli, che è stato sede dei vicerè Borboni per oltre 150 anni. Ancora oggi è possibile vedere le statue della dinastia Borbonica sulla facciata. Ad oggi sono visitabili le stanze reali ed è sede della Biblioteca Nazionale.
Il Palazzo Reale di Napoli, che si affaccia su Piazza del Plebiscito, fu costruito a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858.
Fu la residenza storica dei viceré spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta solamente per un decennio all’inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, e, a seguito dell’Unità d’Italia, dei Savoia. Ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, oggi è adibito a polo museale ed è sede della biblioteca nazionale.
9) Piazza Trieste e Trento per Pizza fritta da zia Esterina Sorbillo in Piazza Trieste e Trento
La classica pizza realizzata secondo la tradizione napoletana con cigoli e ricotta.
10)Galleria Umberto I
Di fronte al Teatro San Carlo, costruito nel 1737 e definito il teatro più grande e più bello d’Europa, troviamo la Galleria Umberto I, costruita alla fine del 1800 come omaggio al Re Umberto I d’Italia per la sua generosa presenza durante l’epidemia di colera del 1884, che mostrò l’esigenza di un “Risanamento” della città.
La Galleria Umberto I di Napoli è identica a quella di Milano.
Venne costruita negli stessi anni in cui, a Parigi, Gustave Eiffel realizzava la sua famosa Torre Eiffel.
In poco tempo la Galleria divenne il centro “mondano” di Napoli, anche grazie alla vicinanza ai luoghi più importanti della città.
La Galleria Umberto fu costruita affinché nel centro cittadino ci fosse uno spazio pubblico abbastanza grande e al riparo dalle intemperie. La Galleria non aveva solo un importante funzione commerciale e sociale, ma anche monumentale.
11)Maschio Angioino
Il Maschio Angioino, anche chiamato Castel Nuovo, è il più imponente tra i 7 castelli di Napoli. Fu costruito in posizione strategica nell’area oggi denominata Piazza Municipio: il suo profilo domina la parte occidentale della zona portuale e la veduta verso il mare. La sua costruzione iniziò durante il XIII secolo ed è densa di fatti documentati e leggende suggestive che la ammantano di fascino.
Alla fine dell’Ottocento, i sudditi decisero di chiamarlo Maschio Angioino, per rimarcare la potenza delle sue torri (maschio, ovvero torrione), e l’incisività che la casata dei D’Angiò ebbe nel tessuto politico e culturale napoletano, soprattutto per aver raccolto presso la residenza pensatori e artisti di prim’ordine del panorama italiano.
12) Piazza Municipio
Chiudiamo il tour in uno dei baretti situati in Piazza Municipio, la Piazza in cui ha sede Palazzo San Giacomo, un palazzo storico napoletano stile neoclassico in cui oggi ha sede il Comune di Napoli. E’ una delle più grandi d’Europa e una delle più importanti della città.
Dallo scorso 14 novembre la piazza si è trasformata in un museo a cielo aperto grazie all’installazione dell’artista cinese Liu Ruowang intitolata ‘Wolves coming’.
Chi attraversa la piazza si imbatte in un branco di lupi in ferro, ognuno del peso di 280 kg, che minaccia un imponente guerriero. L’opera è l’allegoria con cui l’artista rappresenta la dura risposta della natura alle devastazioni compiute dall’uomo.
Questa zona è quasi tutta ciclabile ed è perfetta da percorrere in e-bike.
Se vi è piaciuto questo itinerario, la prossima settimana pubblicherò un nuovo itinerario in e-bike per il centro storico di Napoli. Stay tuned!
*Articolo scritto in collaborazione con Ford Italia per il progetto #sharetheroad