La mia Milano Fashion Week si è conclusa con la sfilata di Angelo Marani nella bellissima location dell’Hotel Magna Pars in Via Tortona, proprio dove nel lontano 2008 ho organizzato la mia prima sfilata moda milanese!
La collezione Autunno Inverno 2016/17 di Marani, intitolata Chaos to Couture, è riuscita a scorgere la bellezza che si nasconde dietro al dettaglio imperfetto. Lo stilista, proprio come un direttore di orchestra, è riuscito a cogliere tutte le sfumature dell’oggi e le ha armonizzate in un miscela di contemporaneità graffiante e seduzione romantica.
In questa collezione, l’imperfezione non è più vista come un difetto, ma è un particolare da incastonare come un decoro prezioso, Ed è così che troviamo maglioni di lana d’angora, mohair o cashmere dai colli a strisce irregolari con inserti in pelliccia di visione accostati a gonne chiffon. Un mix di materiali, ma anche di colori. Troviamo il rosso, il bluette, il bianco, il nero, i neutri e tessuti come l’organza stampata a pigmento e laminata, i pizzi, la pelle dipinta a mano, le pellicce ed il tulle ricamato con pailettes che, abbinai tra loro in modo apparentemente casuale, creano capi raffinati ed attraenti.
Gli outfit che propone Marani sono stratificazioni che danno vita ad uno stile sofisticato, romantico e seducente.
Ad esempio troviamo gonne con cuciture non complete con tagli che rimandano alle opere dell’artista Lucio Fontana. Camicie oversize di organza stampa pizzo sono sovrapposte agli abiti da cocktail. Mises che giocano con le trasparenze del pizzo o abbinate a cinture di pelle iperlunghe da annodare a colorati stivali dipinti a mano tempestati di borchie. Sorprendono le lunghe scivolate vestaglie stampate e ricamate, indossate come abiti da sera. Insomma, nella nuova collezione di Marani il chaos diventa couture e il “blemish” arte.