Oggi voglio parlarvi di uno degli eventi più attesi dagli appassionati di vela (e non solo) di Napoli: le regate eliminatorie per la classificazione alla finale dell’America’s Cup.

Per il secondo anno consecutivo è stata scelta la bellissima Napoli con il suo golfo incantevole a fare da cornice all’evento. Napoli come ultima tappa europea del circuito 2013 prima del gran finale in California a settembre.


Otto i team in gara, tutti a bordo di catamarani ad ala rigida classe AC45, ovvero imbarcazioni a vela multiscafo con profili idrodinamici ed aerodinamici. Gli americani di Oracle sono i fuoriclasse nonché vincitori dell’edizione 2012, poi ci sono i francesi di Energy, gli svedesi di Artemis, il China Team, i neo zelandesi di Emirates, i britannici di Ben Ainslie, il team Korea e naturalmente gli italiani di Luna Rossa Challenge.

Tutte o quasi le vele sono sponsorizzati da brand di alta moda. Indissolubile ad esempio il legame tra Luna Rossa e Prada, al punto che mi è capitato più di una volta di sentire urlare “vai Prada vai” oppure “prada sta prendendo piede” dalle persone che stavano assistendo alle regate sul lungomare Caracciolo invece di usare il nome “luna rossa”. Inoltre, non a caso, una delle fasi della competizione è stata per anni la “Louis Vuitton Cup” in onore del brand francese amato in tutto il mondo, che, da sponsor, la introdusse nel 1983 per premiare il vincitore delle regate di selezione tra gli sfidanti (challengers) del detentore della Coppa America.


L’evento partenopeo, inaugurato la sera del 13 aprile con la presentazione delle squadre ed un bel concerto in Piazza del Plebiscito, durante il quale hanno cantato i Negrita ed Emma, termina oggi 21 aprile.

 

Due le tipologie di sfida che si sono seguite in questi giorni: le regate di flotta, che impegnano tutti i team contemporaneamente, ed i cosiddetti match race, ovvero i classici duelli uno contro uno.

 

Le gare si sono tenute su un campo di regata breve e stretto dell’estensione del lungomare di via Caracciolo, a pochi metri dalla riva. Pertanto, è stato molto facile seguire le competizioni dal lungomare, senza aver bisogno di un binocolo.

Per l’occasione, tutta la zona Chiaia di Napoli, già dalle competizioni dell’anno scorso, è stata resa ztl.
 
 

 

 

 

 
Quest’anno l’organizzazione é stata sicuramente migliore. Per tutta la settimana hanno allestito degli stand di gadgets e sponsor per tutto il lungomare, hanno innalzato delle transenne per evitare che la folla di curiosi si riversasse sugli scogli ed in mare ed hanno allestito un villaggio della salute in viale dhorn, proprio dietro il palco degli eventi, con visite mediche gratuite da parte di medici volontari a chiunque si prenotasse.
Tantissima la folla riversatasi sul lungomare in questi giorni, in parte dovuta anche al caldo ed alle belle giornate di sole.
 
 
 
È stata davvero una bella esperienza che per il secondo anno consecutivo ha portato Napoli sotto i riflettori per una cosa positiva piuttosto che per le solite notizie di cronaca e malavita e poi, come recita lo stesso slogan dell’ America’s Cup “Napoli ha il mare dentro” è noto in tutto il mondo l’amore incondizionato che i napoletani, me compresa, hanno per il mare e la loro bellissima città!
 

 
Voi avete mai assistito ad una regata? Vi appassiona la vela?